Non è il momento per il riconoscimento dello Stato di Palestina, né per le sanzioni ai ministri di Israele. Sì, invece, a quelle ai coloni violenti. Il governo italiano mantiene la linea della fermezza sulla crisi in Medio Oriente. Oggi, martedì 16 settembre, il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha ribadito che l’Italia non riconoscerà lo Stato palestinese.
In queste ore Israele sta completando l’invasione di Gaza City, ma Palazzo Chigi non modifica la propria posizione divenendo bersaglio degli attacchi dell’opposizione. In attesa di una dichiarazione ufficiale di Palazzo Chigi e della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, l’offensiva israeliana su Gaza è stata condannata da diversi esponenti della maggioranza. Tra i partiti alleati le critiche più dure arrivano da Forza Italia.
All’attacco il centrosinistra che accusa il governo di immobilismo, di condannare a parole ma di non intervenire con azioni concrete, infiammando ulteriormente lo scontro politico.
In mattinata la linea del governo sugli ultimi sviluppi del conflitto in Medio Oriente l’ha indicata il ministro degli Esteri Antonio Tajani: no al riconoscimento dello Stato di Palestina, che “non produrrebbe alcun effetto perché la Palestina non è unificata” e condanna dell’offensiva su Gaza.
Ha dichiarato Tajani a Skytg24 ribadendo la linea della fermezza e la necessità di "accelerare i tempi per un cessate il fuoco, la liberazione degli ostaggi senza condizioni e la fine degli attacchi”.
Il titolare della Farnesina rilancia la proposta dell’inasprimento delle sanzioni ai coloni violenti in Cisgiordania.
Linea ribadita anche dal responsabile dell’organizzazione di Fratelli d’Italia, Giovanni Donzelli, intervistato dall’inviato di Tag24.it, Lorenzo Brancati.
Ha dichiarato Donzelli che ha chiarito anche come mantenere la calma in questo momento sia necessario per raggiungere l’obiettivo finale:
Giovanni #Donzelli (FdI) sulla crisi di #Gaza:
— Tag24.it (@Tag24news) September 16, 2025
“Il governo italiano segue con attenzione la situazione a Gaza. L'obiettivo di due popoli e due Stati lo possiamo raggiungere con il dialogo con le nazioni arabe moderate dell’area.”#Gaza #Israele #governoMeloni pic.twitter.com/K9DFeOGk8x
Maurizio Lupi, leader di Noi Moderati, ha confermato la condanna all’occupazione di Gaza e la linea ufficiale del governo:
Questa notte i carri armati israeliani sono entrati nella città di Gaza, dove sono state schierate due divisioni operative. La scelta di Israele di portare a termine l’offensiva è stata criticata soprattutto da Forza Italia.
Stefania Craxi definisce “La cosiddetta offensiva finale a Gaza” un “errore umano, politico e strategico del governo Netanyahu” che causerà la morte di “altre migliaia di bambini, donne e uomini innocenti” senza sradicare Hamas, rischiando di isolare Israele e destabilizzare il Medio Oriente.
La senatrice azzurra, Licia Ronzulli invita a fermarsi:
Il portavoce del partito Raffaele Nevi evidenzia “l’impotenza della comunità internazionale” ma ribadisce che “Il governo italiano resta fermo dalla parte del dialogo”.
La Lega non è ancora intervenuta con dichiarazioni su questa vicenda.
Gli eventi delle ultime ore hanno fatto salire i toni dello scontro tra maggioranza e opposizione. Il centrosinistra è tornato all’attacco del governo accusato di stare a guardare senza intervenire.
In particolare il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, ha duramente criticato l’esecutivo affermando che davanti alla distruzione di Gaza e allo sterminio del popolo palestinese “il nostro governo rimane silente: nessuna misura, no embargo delle armi, no sospensione del Memorandum di cooperazione militare, no al riconoscimento dello Stato di Palestina, no a sanzioni economiche e finanziarie. È un totale vergogna”
"La città sta bruciando", dichiarano soddisfatti dal governo di Israele dopo aver invaso Gaza City. Continuano impuniti, non ancora appagati da un genocidio di oltre 60mila palestinesi, di cui 20mila bambini. Dall'Italia e dall'Europa niente sanzioni, niente embargo delle armi,… pic.twitter.com/Iju3gasmVo
— Giuseppe Conte (@GiuseppeConteIT) September 16, 2025
Anche il PD con il capogruppo al Senato Francesco Boccia, ha attaccato duramente la posizione del governo:
Riccardo Magi di Più Europa ha chiesto un immediato intervento in aula della presidente Meloni:
Una richiesta a cui nel corso della mattinata si sono unite tutte le opposizioni. L’inasprimento della polemica politica è netto e concentrato soprattutto sulla critica al silenzio e alla mancata azione del governo, con il Movimento 5 Stelle in prima linea nel denunciare quella che definiscono una “vergogna senza fine”.