16 Sep, 2025 - 14:59

Israele invade Gaza, il governo tiene la linea della fermezza e zero concessioni alle richieste della sinistra

Israele invade Gaza, il governo tiene la linea della fermezza e zero concessioni alle richieste della sinistra

Non è il momento per il riconoscimento dello Stato di Palestina, né per le sanzioni ai ministri di Israele. Sì, invece, a quelle ai coloni violenti. Il governo italiano mantiene la linea della fermezza sulla crisi in Medio Oriente. Oggi, martedì 16 settembre, il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha ribadito che l’Italia non riconoscerà lo Stato palestinese.

In queste ore Israele sta completando l’invasione di Gaza City, ma Palazzo Chigi non modifica la propria posizione divenendo bersaglio degli attacchi dell’opposizione. In attesa di una dichiarazione ufficiale di Palazzo Chigi e della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, l’offensiva israeliana su Gaza è stata condannata da diversi esponenti della maggioranza. Tra i partiti alleati le critiche più dure arrivano da Forza Italia. 
All’attacco il centrosinistra che accusa il governo di immobilismo, di condannare a parole ma di non intervenire con azioni concrete, infiammando ulteriormente lo scontro politico. 

Israele invade Gaza, il governo condanna ma non cede sullo Stato di Palestina

In mattinata la linea del governo sugli ultimi sviluppi del conflitto in Medio Oriente l’ha indicata il ministro degli Esteri Antonio Tajani: no al riconoscimento dello Stato di Palestina, che “non produrrebbe alcun effetto perché la Palestina non è unificata” e condanna dell’offensiva su Gaza.

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Abbiamo sempre detto di essere contrari all'offensiva su Gaza per i rischi che corre la popolazione civile, non certo per difendere Hamas che usa gli ostaggi come scudi umani”.

Ha dichiarato Tajani a Skytg24 ribadendo la linea della fermezza e la necessità di "accelerare i tempi per un cessate il fuoco, la liberazione degli ostaggi senza condizioni e la fine degli attacchi”.
Il titolare della Farnesina rilancia la proposta dell’inasprimento delle sanzioni ai coloni violenti in Cisgiordania.

Linea ribadita anche dal responsabile dell’organizzazione di Fratelli d’Italia, Giovanni Donzelli, intervistato dall’inviato di Tag24.it, Lorenzo Brancati.

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“Il governo italiano segue con attenzione la situazione a Gaza. La difesa della sicurezza di Israele è comprensibile ma deve essere proporzionata.”

Ha dichiarato Donzelli che ha chiarito anche come mantenere la calma in questo momento sia necessario per raggiungere l’obiettivo finale:

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“Quello di due popoli e due Stati e lo possiamo raggiungere con il dialogo con le nazioni arabe moderate dell’area”.

Maurizio Lupi, leader di Noi Moderati, ha confermato la condanna all’occupazione di Gaza e la linea ufficiale del governo:

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I nemici sono i terroristi di Hamas, non le famiglie palestinesi. Occorre fermare le armi e rilanciare l’azione diplomatica con Usa, Ue e paesi arabi, per arrivare quanto prima al rilascio degli ostaggi e a un cessate il fuoco. 

Gaza, le posizioni di Lega e Forza Italia

Questa notte i carri armati israeliani sono entrati nella città di Gaza, dove sono state schierate due divisioni operative. La scelta di Israele di portare a termine l’offensiva è stata criticata soprattutto da Forza Italia. 

Stefania Craxi definisce “La cosiddetta offensiva finale a Gaza” un “errore umano, politico e strategico del governo Netanyahu” che causerà la morte di “altre migliaia di bambini, donne e uomini innocenti” senza sradicare Hamas, rischiando di isolare Israele e destabilizzare il Medio Oriente. 

La senatrice azzurra, Licia Ronzulli invita a fermarsi: 

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“L’inizio dell’invasione ha portato con sé una scia di dolore e morte” e sottolinea che “La pace non si costruisce con le invasioni, ma con il dialogo”.

Il portavoce del partito Raffaele Nevi evidenzia “l’impotenza della comunità internazionale” ma ribadisce che “Il governo italiano resta fermo dalla parte del dialogo”. 

La Lega non è ancora intervenuta con dichiarazioni su questa vicenda.

Israele invade Gaza, il governo non fa nulla: l’atto d’accusa di M5S e PD

Gli eventi delle ultime ore hanno fatto salire i toni dello scontro tra maggioranza e opposizione. Il centrosinistra è tornato all’attacco del governo accusato di stare a guardare senza intervenire. 

In particolare il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, ha duramente criticato l’esecutivo affermando che davanti alla distruzione di Gaza e allo sterminio del popolo palestinese “il nostro governo rimane silente: nessuna misura, no embargo delle armi, no sospensione del Memorandum di cooperazione militare, no al riconoscimento dello Stato di Palestina, no a sanzioni economiche e finanziarie. È un totale vergogna”

Anche il PD con il capogruppo al Senato Francesco Boccia, ha attaccato duramente la posizione del governo: 

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Di fronte a quanto sta avvenendo a Gaza il governo italiano tace. È invece necessario che il governo Meloni prenda provvedimenti che colpiscano il governo israeliano e che riconosca al più presto lo Stato di Palestina prima che un popolo e un territorio vengano cancellati dalle carte.

Riccardo Magi di Più Europa ha chiesto un immediato intervento in aula della presidente Meloni:

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Dovrebbe spiegare se l’esercito israeliano sta usando armi italiane e sospendere l’export militare, imponendo sanzioni ai ministri di Netanyahu.” 

Una richiesta a cui nel corso della mattinata si sono unite tutte le opposizioni. L’inasprimento della polemica politica è netto e concentrato soprattutto sulla critica al silenzio e alla mancata azione del governo, con il Movimento 5 Stelle in prima linea nel denunciare quella che definiscono una “vergogna senza fine”.

 

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