16 Sep, 2025 - 16:56

Violenta la figlia di 5 anni e condivide foto e video nelle chat dei pedofili

Violenta la figlia di 5 anni e condivide foto e video nelle chat dei pedofili

Abusava della figlia di appena cinque anni, condividendo poi foto e video su Snapchat, a disposizione dei pedofili.

Una storia agghiacciante che arriva dalla provincia di Belluno, dove un 26enne è stato arrestato con accuse pesantissime: produzione e detenzione di materiale pedopornografico e violenza sessuale aggravata dall’età della vittima e dal rapporto di parentela.

Orrore a Belluno, papà violenta la figlia di 5 anni e condivide foto e video su Snapchat

A raccontare questa terribile storia di violenza è Il Corriere del Veneto. Stando a quanto emerso l'uomo, di origini brasiliane ma residente nel Bellunese, avrebbe violentato la piccola, per poi pubblicare sulle chat dei pedofili video e foto degli abusi.

Le indagini sono state avviate in seguito alla segnalazione di un'associazione non governativa anti-pedofilia che monitora la rete. Sulla piattaforma Snapchat sono stati individuati tre video e quattro foto delle violenze, accompagnati dalla didascalia "Non sono riuscito a trattenermi".

Inizialmente il padre orco aveva provato a giustificarsi, affermando che quella bambina era sua nipote, come se in questo caso il reato potesse essere considerato meno grave.

Trovato materiale pedopornografico sul telefonino

Lo scorso agosto le forze dell'ordine hanno fatto irruzione nell'abitazione dell'uomo, trovando purtroppo conferma ai terribili sospetti che la vittima delle violenze fosse proprio la figlia.

Sul cellulare del 26enne, poi sequestrato, sono stati trovati altri video e una decina di immagini, che documentavano ulteriori abusi sessuali sulla piccola.

Gli accertamenti hanno poi rivelato uno scenario ancora più drammatico: nel 2023 il giovane aveva già condiviso materiale a sfondo pedopornografico su un altro social network, ossia Instagram.

Madre e figlia trasferite in una struttura protetta

L'uomo è stato arrestato: nell'ordinanza di custodia cautelare, il giudice ha sottolineato il pericolo concreto di fuga e la necessità di evitare il rischio di reiterazione del reato.

La bimba vittima delle violenze e la madre sono state portate in una struttura protetta, finalmente al sicuro.

Nei prossimi giorni l'uomo sarà sottoposto all'interrogatorio di garanzia.

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