Un enorme striscione con sopra scritto "Fermiamo il massacro", affiancato da una bandiera palestinese e con dietro diversi esponenti del Partito Democratico e delle sue giovanili, i Giovani Democratici. Alcuni sono stesi a terra, quasi a simulare i civili caduti durante gli assedi israeliani a Gaza negli ultimi giorni. Altri tengono in mano cartelli che invocano sanzioni nei confronti dello Stato ebraico per le continue violazioni del diritto internazionale. Il flash mob si è chiuso al grido di "Palestina libera" da parte del gruppo di presenti.
Si è fatta poi avanti la deputata del Pd, Laura Boldrini, che in un intervento ha ribadito l'urgenza di riconoscere ciò che sta accadendo a Gaza e ha invitato il governo Meloni a mantenere una linea simile a quella dell'Unione Europea sulla questione palestinese. Tuttavia, sottolinea Boldrini, la presidente del Consiglio sembra non volersi esporre: una mossa che, a detta della deputata, potrebbe consegnare l'Italia a una tacita complicità con il governo israeliano di Benjamin Netanyahu.
Le mancate risposte di Meloni, spiega Boldrini, sono alla base della manifestazione odierna.
Meloni accetterà le sanzioni nei confronti di Tel Aviv? Questa è la domanda che in molti si pongono dal momento in cui la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha annunciato che ci sarebbero state conseguenze per le azioni di Netanyahu. Per ora, la premier sembra voler evitare l'argomento.
Questo pomeriggio, davanti a Montecitorio, si sono radunati alcuni deputati del Partito Democratico e diversi esponenti delle giovanili dem per condannare le azioni militari israeliane a Gaza delle ultime ore. Un'iniziativa che vuole spingere il governo Meloni ad allinearsi alla richiesta di sanzioni nei confronti di Israele. Le misure erano state annunciate già da qualche giorno dalla presidente della Commissione von der Leyen e, a seguito degli ultimi avvenimenti, sono diventate un'urgenza.
Nel corso del flash mob, alcuni presenti hanno mostrato cartelli con slogan come "No armi a Israele" e "Stop al genocidio". Alla fine della protesta, i partecipanti hanno gridato più volte "Palestina libera".
Manifestazione per la #Palestina a Montecitorio, #Boldrini (#PD): "Non possiamo rimanere a guardare, Meloni venga in #Parlamento a farci capire come il governo voglia affrontare questa situazione: non si può trascinare il Paese nella vergogna della complicità con #Netanyahu" pic.twitter.com/IfLF3sO9Xy
— Tag24.it (@Tag24news) September 17, 2025
Protagonista del flash mob è stata l'ex presidente della Camera, Laura Boldrini, oggi deputata del Partito Democratico. L'esponente dem ha tenuto un breve discorso sull'urgenza di intervenire in difesa del popolo palestinese e ha condannato l'inazione del governo Meloni che, a suo dire, consegnerebbe l'Italia a una tacita "complicità con Netanyahu":
Boldrini ha sottolineato quanto siano terrificanti le immagini dell'occupazione militare di Gaza e delle persone in fuga, evidenziando poi l'importanza degli aiuti umanitari che la Global Sumud Flotilla sta portando nei territori palestinesi. Infine, rivolgendosi alla stampa, ha dichiarato:
Da quando von der Leyen ha parlato di sanzioni nei confronti di Israele, Meloni non si è ancora espressa. Oggi, la Commissione europea ha presentato un pacchetto di misure che prevede la sospensione delle disposizioni commerciali dell’Accordo di associazione Ue-Israele, nuove sanzioni contro Hamas e contro alcuni ministri israeliani di estrema destra e coloni violenti, oltre al congelamento di programmi di cooperazione bilaterale.
Meloni, per ora, non si sbilancia e non risponde agli appelli delle opposizioni in Aula. In gioco ci sono i rapporti con Tel Aviv e con Washington, che non ha mai smesso di appoggiare i progetti del governo israeliano. Una situazione che, per certi versi, ricorda le giornate d'estate in cui si chiedeva a Meloni di prendere posizione sui dazi: allora si scelse di trattare come Ue. Questa volta la premier si schiererà ancora dalla parte di Bruxelles?