19 Sep, 2025 - 16:15

Elezioni in Campania, neanche San Gennaro riesce nel miracolo: cosa (non) è successo tra Fico e De Luca?

Elezioni in Campania, neanche San Gennaro riesce nel miracolo: cosa (non) è successo tra Fico e De Luca?

Nemmeno San Gennaro, nel giorno del miracolo, è riuscito ad avvicinare il candidato alla Regione Campania del centrosinistra, Roberto Fico, e il governatore uscente, Vincenzo De Luca. Eppure entrambi erano nel Duomo di Napoli, oggi 19 settembre 2025, per assistere al rito del sangue del Santo patrono. Sarebbe bastato poco, forse meno di un prodigio divino: almeno un saluto tra i due, un cenno, un segnale che le polemiche sulla nomina del candidato del centrosinistra fossero ormai alle spalle.

Invece no. Nonostante la funzione religiosa e gli occhi di tutti puntati su di loro, Fico e De Luca non si sono scambiati nemmeno un saluto. Un segnale che non sembra preoccupare troppo il centrosinistra campano, convinto di poter vincere queste elezioni regionali quasi senza sforzo – complici le difficoltà della maggioranza nello scegliere il proprio candidato – ma che rappresenta comunque un sintomo di tensione, con il rischio di rendere difficile il lavoro dei prossimi anni alla guida della Regione.

Negli scorsi mesi, infatti, De Luca è stato tra i principali responsabili dei ritardi nella scelta del nome di Fico. Solo tre settimane fa si è giunti a una soluzione: l’ex presidente della Camera potrà correre come candidato del centrosinistra, a patto che Piero De Luca – figlio del governatore – assuma il ruolo di segretario dem in Campania. Un compromesso che ha aperto la strada alla candidatura di Fico, ma che ha probabilmente irritato non poco il centrosinistra nazionale.

De Luca e Fico al Duomo di Napoli

Distanti e freddi, quasi come se volessero ignorarsi. Qualcuno aveva ironizzato sul fatto che San Gennaro potesse compiere un “miracolo” anche in politica, sciogliendo il gelo tra Vincenzo De Luca e Roberto Fico. Ma durante la celebrazione eucaristica in onore del patrono di Napoli il prodigio non c’è stato: i due non si sono né salutati né rivolti la parola.

Fico, ex presidente della Camera e candidato del campo largo, è arrivato in anticipo e ha preso posto in seconda fila, al centro della navata. De Luca, giunto più tardi insieme all’arcivescovo Domenico Battaglia e al sindaco Gaetano Manfredi, si è recato direttamente alla Cappella del Tesoro per il rito legato al sangue del santo, per poi accomodarsi nella zona riservata alle autorità, accanto all’altare.

Il compromesso per la candidatura

Nessuno scambio di sguardi né strette di mano tra i due, neppure al termine della messa. Entrambi si sono intrattenuti con i presenti per qualche foto e breve conversazione, ma hanno lasciato il Duomo da ingressi diversi. Interpellato dai giornalisti sulla distanza con De Luca, Fico ha liquidato la questione con poche parole:

virgolette
Non ci sono problemi

Eppure, l’atteggiamento visto oggi suggerisce tutt’altro. A irritare l’ex presidente della Camera – e gran parte del centrosinistra locale e nazionale – è stato probabilmente il comportamento di De Luca, che ha esitato a lungo prima di dare il via libera alla candidatura per le regionali in Campania. Solo verso la fine di agosto si è arrivati a un compromesso: il figlio del governatore, Piero De Luca, avrà la strada spianata verso la segreteria del Pd regionale.

Un contentino rispetto al terzo mandato, ma per il presidente uscente della Regione sembra essere una soluzione più che accettabile. Proprio questa ipotesi è stata smentita durante la trasmissione "In Onda" su La7 dallo stesso Vincenzo De Luca che l'ha bollata come una "cafonata".

Il centrosinistra verso la vittoria

Lo "scacco matto" di De Luca alla segreteria nazionale del Pd rischia di trasformare la riconferma in Campania del centrosinistra in una vittoria di Pirro? Troppo presto per dirlo. Per ora, poche certezze sul futuro della Regione: nei sondaggi, il campo largo appare nettamente avanti rispetto al centrodestra, che – come già in Puglia e Veneto – fatica a trovare un candidato unitario. Sul tavolo, fino a qualche mese fa, c’era il nome di Edmondo Cirielli, viceministro degli Esteri ed esponente di FdI, ma non sono mai arrivate conferme ufficiali.

In un clima di grande indecisione nel centrodestra, il campo largo vola. Secondo un sondaggio pubblicato da YouTrend, il centrosinistra in Campania gode di un netto vantaggio nelle intenzioni di voto per le prossime regionali. Il consenso supera quasi il 45%, più del doppio rispetto al 21% raccolto dal centrodestra. Non resta che aspettare il voto: si andrà alle urne il 23 e 24 novembre.

 

 

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