19 Sep, 2025 - 16:55

Orbán contro Salis: le sue parole sono già una condanna? Ecco cosa ha detto davvero il premier ungherese

Orbán contro Salis: le sue parole sono già una condanna? Ecco cosa ha detto davvero il premier ungherese

Il 23 settembre la Commissione Juri dell’UE dovrà decidere in merito alla richiesta di revoca dell’immunità parlamentare avanzata dall’Ungheria nei confronti di Ilaria Salis.

Oggi, nel suo discorso del venerdì alla radio ungherese, il primo ministro magiaro Viktor Orbán ha attaccato nuovamente l’europarlamentare italiana di AVS. Parole che suonano già come una condanna per Ilaria Salis e destano allarme e preoccupazione in vista della possibile ripresa del processo a suo carico a Budapest.

Il premier ungherese ha definito Antifa un’organizzazione terroristica e ha citato – senza mai nominarla – Ilaria Salis. Solo ieri, il suo portavoce, Zoltan Kovacs, aveva inviato all’eurodeputata italiana un messaggio su X con le coordinate geografiche del carcere ungherese in cui era stata detenuta tra il 2023 e il 2024. 

Le parole di Orbán hanno messo in allarme i legali dell’attivista italiana. Interpellato sulla vicenda, il governo italiano non si è sbilanciato.

Orbán-Salis, cosa ha detto il premier ungherese?

Secondo i legali di Ilaria Salis, le dichiarazioni odierne del primo ministro ungherese Victor Orbán sarebbero già una sentenza di condanna, che non farebbero altro che avvalorare i timori per la sua sicurezza in caso di revoca dell’immunità da parte del Parlamento Europeo.

Ma cosa ha detto Orbán contro Ilaria Salis? Il premier ungherese si è detto d’accordo con Donald Trump sulla messa al bando dell’organizzazione internazionale di sinistra Antifa, considerata un’organizzazione terroristica. Orbán ha anche fatto riferimento all’esponente di AVS, pur senza citarla direttamente. 

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“L'Antifa è una vera e propria organizzazione terroristica. Sono venuti anche in Ungheria, hanno picchiato persone per strada, alcuni li hanno lasciati quasi morti, poi sono diventati membri del Parlamento europeo e da lì ci danno lezioni sullo stato di diritto. Complimenti. Questo è inaccettabile. Penso che sia giunto il momento anche in Ungheria di classificare questi gruppi, come l'Antifa, seguendo l'esempio americano, come terroristici.

Il premier magiaro sembra far riferimento agli scontri verificatisi alla “Giornata dell’Onore” nel febbraio 2023, in seguito ai quali Ilaria Salis venne arrestata e successivamente rinviata a giudizio con l’accusa - da lei sempre respinta -  di aver aggredito due manifestanti di estrema destra. 

Cresce la tensione in vista del voto UE sull’immunità

Al momento della sua elezione al Parlamento Europeo nelle file di AVS, Ilaria Salis era agli arresti domiciliari a Budapest (dopo oltre un anno di carcerazione preventiva). Venne scarcerata in virtù dell’immunità parlamentare garantita dal nuovo status di parlamentare e il processo in corso nella capitale ungherese fu sospeso.

Il governo ungherese ha avanzato richiesta di revoca dell’immunità parlamentare per consentire la ripresa del procedimento giudiziario, dal momento che i fatti che le vengono contestati sarebbero avvenuti prima della sua elezione e non nell’esercizio del mandato parlamentare. 
La Commissione per gli Affari Giuridici dell’UE si esprimerà martedì 23 settembre e il 7 ottobre dovrebbe arrivare il voto in plenaria del Parlamento. Il timore dell’attivista italiana è che in caso di revoca della protezione parlamentare non le venga garantito un processo equo.

I segnali che giungono dall’Ungheria confermerebbero – secondo i suoi legali Eugenio Losco e Mauro Straini – tali preoccupazioni.

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“Ieri il suo portavoce ha postato le coordinate di un carcere di massima sicurezza. Adesso Orban se ne viene fuori con una fantasiosa definizione di terrorismo che coincide con l'antifascismo da applicare retroattivamente al caso Salis. Veramente c'è ancora qualcuno che pensa che ci siano le condizioni per un processo equo contro Ilaria Salis a Budapest?.

Orbán su Salis, ecco come ha reagito il governo italiano

Le parole di Orbán su Antifa e i riferimenti a Ilaria Salis stanno suscitando reazioni contrastanti.

Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, rispondendo a chi chiedeva un commento sulle dichiarazioni del primo ministro ungherese ha risposto:

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“Non devo fare commenti sulle scelte di altri Stati. Non credo che la Salis sia una terrorista. Ha idee molto diverse dalle mie, c'è un processo che la riguarda, ma non mi risulta che sia una terrorista. 

Il responsabile dell’Organizzazione di Fratelli d’Italia, Giovanni Donzelli, interpellato a margine di Fenix, la festa di Gioventù di Fratelli d’Italia, ha detto che Ilaria Salis ha il diritto di esprimere le sue idee, ma anche che Orban è stato ‘eletto dal suo popolo e rappresenta il suo popolo’.

 

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