Arianna Meloni firma una lettera al Foglio e rilancia la riforma del premierato, proprio nelle stesse ore in cui il Presidente del Senato annuncia l’arrivo, entro la fine della legislatura, della cosiddetta "riforma delle riforme".
Nel lungo messaggio, la sorella della premier, capo della segreteria politica di Fratelli d’Italia, ripercorre la storia politica del partito, celebra le capacità di Giorgia Meloni e lancia una sfida alle opposizioni: "Confrontiamoci sulla riforma del premierato, magari senza i filtri dell’ideologia. Credo sia nell’interesse anche della sinistra", scrive Meloni jr.
Dall’invito al dialogo, il passaggio alla stilettata è però breve: "Purtroppo so che difficilmente ci sarà la volontà di discutere nel merito. L’unico collante che tiene unito il campo largo è la voglia di far cadere il governo di centrodestra".
"Si rassegnino – conclude poi – abbiamo appena cominciato a cambiare l’Italia".
Ripercorrendo la storia di Fratelli d’Italia, che fino a tre anni fa era all’opposizione e a lungo sembrava bloccata in "fasi in cui le percentuali elettorali apparivano insormontabili", Arianna Meloni sottolinea le straordinarie qualità della sorella - caparbietà, visione e tenacia fuori dal comune" - Giorgia Meloni, oggi alla guida del terzo governo più longevo della storia repubblicana.
Non un caso, osserva il capo della segreteria politica di Fratelli d’Italia, considerando che i tre governi più duraturi nella storia della Repubblica appartengono proprio all’area di centrodestra, l'unica coalizione che rappresenta, dopo anni di "governicchi", una "offerta politica credibile".
Dall’altro lato, osserva Arianna Meloni, Partito Democratico e Cinque Stelle, insieme ad altri partiti, si propongono come alternativa all’esecutivo guidato da Giorgia Meloni. "Una bella notizia – commenta – perché la democrazia ha bisogno di un’opposizione capace di offrire un’alternativa concreta a chi governa".
La capo della segreteria politica di Fratelli d’Italia ricorda poi la stagione del 2011, quando il governo Berlusconi cadde "a colpi di spread e speculazioni finanziarie", aprendo la strada a governi "partoriti nei palazzi, incoerenti con il voto espresso dagli elettori".
Una stagione, spiega, finalmente conclusa con il governo Meloni, che grazie alla sua stabilità è riuscito anche a ridurre lo spread, dimostrando come la certezza di governo per l’intera legislatura sia la condizione essenziale perché un esecutivo possa funzionare.
Ed è proprio nel rievocare questa esperienza che Arianna Meloni rilancia l’obiettivo del governo: "portare avanti un processo di riforme in grado di ridisegnare l’architettura istituzionale garantendo stabilità", scongiurando il riproporsi degli scenari del passato.
Il premierato, spiega, serve a correggere una volta per tutte quel "vulnus democratico" per cui le scelte dei cittadini venivano puntualmente "sconfessate da formazioni di governi improbabili", che peraltro "duravano come gatti in tangenziale".
Così tracciato il percorso, Arianna Meloni invita le opposizioni a confrontarsi sul tema, auspicando "che vogliano alzare davvero l’asticella e superare la logica della contrapposizione ideologica alla Meloni".
Un’eventualità, a dire il vero, a cui sembra non credere neanche lei: "Il problema è che non hanno un’idea di Italia definita, chiara e credibile".
Non proprio un invito a collaborare, sembrerebbe, considerando la successiva accusa: le opposizioni si presentano "agli appuntamenti elettorali definendosi campo largo negli slogan, ma vuoti nei contenuti".
Resta allora da vedere se questo invito alla collaborazione istituzionale, espresso in queste modalità, riuscirà a fare breccia. Come reagiranno Giuseppe Conte ed Elly Schlein a queste parole?