La partecipazione della premier Giorgia Meloni alla diretta di ieri di Domenica In, su Rai 1, ha innescato una nuova polemica tra maggioranza e opposizione.
“Meloni continua a rifiutarsi di venire in Parlamento per spiegare cosa farà sul riconoscimento dello Stato di Palestina, ma trova il tempo di confezionare spot elettorali sul servizio pubblico”, ha attaccato Elly Schlein, segretaria del Pd, commentando le immagini della diretta dal Colosseo.
Ma perché Meloni era lì e cosa ha detto alla “zia” Mara Venier?
La presidente del Consiglio si trovava al Colosseo per partecipare a Il pranzo della domenica – Italiani a tavola, l’iniziativa promossa dai ministeri dell’Agricoltura, della Cultura e dall’Anci per sostenere la candidatura della cucina italiana a Patrimonio culturale immateriale dell’Unesco.
La manifestazione, che ha coinvolto diverse città italiane, a Roma si è svolta in una cornice d’eccezione: davanti al Colosseo, dove i ministri Sangiuliano e Lollobrigida, insieme al sindaco Roberto Gualtieri, si sono apparecchiati a tavola, celebrando la tradizione italiana del pranzo domenicale.
Presente all’appuntamento dopo aver infiammato la chiusura della kermesse di Gioventù nazionale, il movimento giovanile di Fratelli d’Italia, Meloni si è poi concessa alle domande di Mara Venier che, con la sua Domenica In, ha ieri raccontato le tavolate allestite dai ministeri in tutta Italia.
Avviata la diretta dalla tavolata al Colosseo, Mara Venier ha chiesto a Meloni un ricordo dei pranzi domenicali della sua infanzia. La premier, in piedi tra Sabrina Ferilli e Paolo Bonolis, ha risposto: “Passavo il pranzo della domenica con i miei nonni. Come per molti italiani, il pranzo era legato alle pastarelle”.
Terminato il ricordo, la palla è poi passata al sindaco di Roma Roberto Gualtieri, al quale Meloni ha ceduto il microfono per rispondere alla domanda di zia Mara su quale fosse il suo piatto preferito della domenica.
#Domenicain si apre con il presidente Meloni che celebra la cucina italiana: "Il mio pranzo della domenica è legato alle pastarelle" pic.twitter.com/gQhhgdRtQC
— Il Grande Flagello (@grande_flagello) September 21, 2025
Ma perché, allora, la polemica?
Secondo le opposizioni, l’intervento di Meloni sulla prima rete, in una fascia oraria di grande seguito, rappresenta una violazione della par condicio elettorale, già in vigore in vista delle prossime elezioni regionali.
A spiegarlo, la presidente della Commissione di Vigilanza Rai, la pentastellata Barbara Floridia, che ha denunciato l’abuso da parte della premier, accusandola di fare della Rai un uso spregiudicato.
Una comparsata, quella di ieri, che secondo Floridia è resa ancor più grave dal contesto che da mesi paralizza la Commissione:
“Da dieci mesi non riesco a riunire la bicamerale di controllo sulla Rai perché la maggioranza diserta i lavori finché non verrà eletto il nome indicato da loro. Finché la Commissione resterà ostaggio di questa maggioranza – ha concluso Floridia – non potremo chiedere conto a nessuno di come stiamo scivolando verso TeleRegime”.
Per polemizzare contro l’intervento di Meloni, dal fronte Cinque Stelle è riemerso un vecchio tweet dell’attuale premier, datato 11 settembre 2020.
All’epoca, con un polemico “Benvenuti in Corea del Nord”, Meloni aveva annunciato un’interrogazione parlamentare in Vigilanza Rai e un esposto all’Agcom per denunciare la partecipazione, proprio a Domenica In, dell’allora premier Giuseppe Conte.
Dalla Rai, però, è arrivata la difesa su quella che è stata ritenuta come una “pagina di autentico servizio pubblico" che ha coperto "la manifestazione in dieci città, con amministrazioni di ogni orientamento politico”.
A bollare la polemica come pretestuosa è stata infine la stessa Meloni che, in serata, ha ricordato come il suo intervento sia durato appena 80 secondi: ben poca cosa rispetto ai tempi “in cui un premier del Pd si faceva intervistare per 45 minuti”. Il riferimento è all’ex presidente del Consiglio Paolo Gentiloni.
Oggi Rai Uno ci fa sapere che, domenica 13 settembre (in uno degli orari con più audience), a una settimana dal voto, il presidente del Consiglio Conte rivolgerà un messaggio alla Nazione durante "Domenica In". Benvenuti in Corea del Nord.
— Giorgia Meloni (@GiorgiaMeloni) September 11, 2020
Le polemiche, però, non si sono placate. “Una presidente del Consiglio che da 250 giorni non tiene una conferenza stampa, che rifugge da qualsiasi domanda dei giornalisti, oggi si presenta a Domenica In come se il Paese non vivesse emergenze drammatiche” ha attaccato Angelo Bonelli, ironizzando sull’intervento dedicato a pastarelle e pranzi domenicali mentre si avvicina l’Assemblea generale dell’Onu chiamata a pronunciarsi sul riconoscimento della Palestina.
“L’ipocrisia è servita – ha aggiunto Riccardo Magi, segretario di +Europa – Meloni ha passato tutta la giornata a fare del becero vittimismo e poi utilizza la principale trasmissione domenicale del servizio pubblico per fini elettorali.”
A difesa della premier si è schierata invece compatta la maggioranza. Il capogruppo di FdI in Vigilanza Rai, Francesco Filini, ha puntato il dito contro Elly Schlein che, nel suo “delirio antimeloniano”, sarebbe arrivata a tirare in ballo Gaza, “ormai una bandierina da sventolare a proprio uso e consumo per attaccare il governo”.
Anche Maurizio Gasparri, senatore di Forza Italia, ha difeso la presenza di Meloni: “Promuovere il cibo e le qualità italiane presso l’Unesco è un dovere del governo. Bene ha fatto Giorgia Meloni, insieme al sindaco di Roma del Pd, ad assumere un’iniziativa di cui il servizio pubblico della Rai ha giustamente dato conto”.