22 Sep, 2025 - 15:26

Kirk, l’ultimo addio negli Usa. Le reazioni in Italia tra applausi e polemiche

Kirk, l’ultimo addio negli Usa. Le reazioni in Italia tra applausi e polemiche

Il mondo conservatore statunitense ha dato ieri l’addio a Charlie Kirk, l’attivista ucciso durante un comizio alla Utah Valley University, in una lunga cerimonia funebre allo State Farm Stadium di Glendale, in Arizona.

I funerali, dal carattere marcatamente politico e religioso e intrisi di messaggi messianici – lo stesso Trump ha definito Kirk un martire – hanno offerto non solo alla famiglia, agli amici e ai sostenitori la possibilità di salutare l’attivista, ma anche l’occasione politica per rilanciare il progetto di Turning Point.

"Il tiranno muore e il suo dominio finisce; il martire muore e il suo dominio inizia", ha affermato Mikey McCoy, 23enne capo dello staff di Kirk, rilanciando l’impegno di una generazione pronta a raccogliere questo pesante testimone di guerra spirituale, ma soprattutto politica.

L’onda lunga del funerale di Kirk

I funerali di Charlie Kirk hanno dimostrato come l’onda lunga della commozione – ma anche dello scontro – scatenata dall’omicidio dell’attivista sia destinata a tutto, tranne che a spegnersi.

Dall’Italia, dove la vicenda ha alimentato un acceso scontro tra maggioranza e opposizione sul clima di odio politico, i funerali sono stati seguiti e rilanciati anche da esponenti del centrodestra, che hanno commentato l’evento e sottolineato l’importanza del messaggio di Kirk.

Giorgia Meloni rilancia il messaggio di Kirk

A rilanciare oggi le immagini dei funerali di Charlie Kirk è stata anche Giorgia Meloni.

La presidente del Consiglio ha pubblicato oggi un video, sottolineando come la celebrazione, con "le parole di perdono della moglie, la reazione composta di una comunità in preghiera, i canti", abbia lanciato un "messaggio potentissimo al mondo intero: contro l’odio e la violenza politica si può rispondere con la forza dell’amore, della fede e della libertà. Charlie – ha concluso Meloni – continuerà a vivere come simbolo di ciò che ha sempre difeso: il confronto e la libertà".

Il video ha però suscitato critiche da parte di alcuni utenti, che hanno messo in dubbio l’opportunità della pubblicazione proprio oggi, mentre il Paese è attraversato da uno sciopero generale per la Palestina.

In relazione al tema della matrice dell’odio politico, altri hanno invece fatto notare le parole - non proprio distensive -  pronunciate ieri da Trump durante il funerale: "Io odio i miei oppositori, su questo non andavo d'accordo con Kirk, scusa Charlie… magari Erika mi persuaderà". Il riferimento è a Erika Kirk, moglie del fondatore di Turning Point, che ieri ha annunciato il perdono del killer che ha tolto la  vita a suo marito.

Simone Pillon celebra Kirk come eroe evangelizzatore

Proprio il perdono della vedova di Kirk è oggi uno dei video più condivisi su X. A questo si è riferito Simone Pillon, già senatore leghista e cofondatore del Family Day, rilanciando l’intervento della vedova:

"Questo è ciò che il mondo non può fare. Questa è la forma di amore che solo Dio può donare", ha scritto Pillon, sottolineando come Charlie Kirk sia stato "uno dei più grandi ed eroici evangelizzatori dei nostri tempi" e auspicando che egli, dal cielo, preghi "per noi che ancora siamo nella battaglia".

La Lega dedica un minuto di applauso a Kirk 

“La violenza non è mai la risposta” ha scritto anche il vicepremier e leader della Lega, Matteo Salvini, ripostando il perdono di Erika Kirk all’assassino di suo marito.

Proprio la Lega, del resto, ha ieri dedicato a Pontida un lungo minuto di applauso alla memoria dell’attivista, definito simbolo della lotta per la libertà di espressione e contro la violenza politica. Anche Roberto Vannacci, dal palco della manifestazione, ha dichiarato: "Dobbiamo essere gli eredi di Charlie Kirk".

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