22 Sep, 2025 - 18:37

Verona-Juventus: dopo Rapuano retrocesso quale futuro per il VAR Aureliano e l'AVAR Massa?

Verona-Juventus: dopo Rapuano retrocesso quale futuro per il VAR Aureliano e l'AVAR Massa?

Il caso arbitrale di Verona-Juventus non si è chiuso al fischio finale, ma ha lasciato un’onda lunga di polemiche che continua ad alimentare il dibattito. Dopo la retrocessione di Antonio Rapuano in Serie B per una direzione di gara ritenuta insufficiente e segnata da incertezza e scarsa lucidità, l’attenzione si concentra ora sul destino di chi era in sala video: Gianluca Aureliano al VAR e Davide Massa come AVAR. L’AIA ha già iniziato a muoversi, ma restano diversi scenari aperti che tengono alta la curiosità di tifosi e addetti ai lavori.

Verona-Juventus: quale futuro per Aureliano e Massa?

La gestione della sala VAR è finita al centro delle critiche. In particolare, Aureliano non è intervenuto sull’episodio della gomitata di Orban su Gatti, che molti hanno giudicato da espulsione diretta. La scelta di non richiamare Rapuano al monitor ha fatto discutere e ha aggravato il malumore già creato dal rigore concesso al Verona per il fallo di mano di Joao Mario, episodio che ha generato confusione anche per l’annuncio errato del direttore di gara.

Per Aureliano si profila quindi un periodo di stop e il congelamento delle designazioni, misura che consente alla commissione arbitrale di valutare con calma la sua posizione. Non si parla di retrocessione come nel caso di Rapuano, ma è probabile che resti fermo almeno per alcune giornate.

Diverso il discorso per Davide Massa, che nel ruolo di AVAR ha avuto un peso minore nelle decisioni finali. Tuttavia, l’AIA applica spesso una logica di responsabilità collettiva, considerando l’intera squadra arbitrale. Per questo motivo anche per Massa potrebbe esserci un turno di riposo, sebbene senza conseguenze più gravi sul prosieguo della stagione.

Un segnale chiaro dall’AIA

Il caso Verona-Juventus rappresenta un punto di svolta per il mondo arbitrale italiano. La linea dell’AIA è ormai evidente: gli errori gravi che incidono sul risultato non sono più tollerati. La tecnologia VAR deve essere utilizzata con coerenza e trasparenza, altrimenti rischia di diventare una fonte di ulteriori polemiche anziché uno strumento di supporto.

Le decisioni prese nei confronti di Rapuano, Aureliano e Massa sono un messaggio diretto a tutta la classe arbitrale: per arbitrare in Serie A servono attenzione, uniformità di giudizio e capacità di interpretare correttamente i momenti decisivi. Solo così sarà possibile ristabilire la fiducia di società, tifosi e opinione pubblica.

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