A Milano, come a Bologna e a Torino, i cortei pro-Palestina sono diventati teatro di violenze e scontri con le forze dell'ordine. Scene di guerriglia urbana hanno offuscato e fatto passare in secondo piano l'originario messaggio di pace e di solidarietà verso il popolo palestinese.
Tanti italiani oggi sono scesi in piazza in maniera pacifica per chiedere la fine delle violenze in Medio Oriente e il cessate il fuoco a Gaza. La loro voce, tuttavia, è stata coperta da chi oggi è sceso in piazza per sfogare la propria rabbia. La condanna del governo e dei partiti di centrodestra è stata immediata. Dopo qualche ora è arrivata anche quella dei principali partiti di centrosinistra.
Il PD e il Movimento 5 Stelle hanno condannato le violenze e i violenti, ma allo stesso tempo hanno accusato il governo di continuare a non prendere una posizione chiara nei confronti di Israele e su quanto accade in Palestina.
Nel tardo pomeriggio, il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle sono intervenuti sugli scontri ai cortei pro-Gaza nelle principali città italiane condannando le violenze.
Si è trattato, tuttavia, di condanna a metà. Dinanzi a quanto accaduto oggi, infatti, non era possibile restare in silenzio, ma, tanto il M5S quanto il PD hanno posto l’accento soprattutto sulla reazione del governo e del centrodestra, accusati di strumentalizzare gli scontri per minimizzare la portata delle manifestazioni e l’ampia partecipazione popolare.
Scrive in una nota il Movimento 5 Stelle.
Per la vice-capogruppo M5s in Senato, Alessandra Maiorino, la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni “si nasconde dietro la scontata condanna delle deprecabili violenze di una insignificante minoranza facinorosa”.
Il Partito Democratico esprime una condanna più netta, accompagnata da solidarietà alle forze dell’ordine. Anche il PD, tuttavia, condanna i tentativi del centrodestra di strumentalizzare la violenza per sminuire il valore della protesta.
Si legge in una nota firmata da Chiara Braga e Francesco Boccia, capigruppo Pd alla Camera dei Deputati e al Senato, e Nicola Zingaretti, capo delegazione dem al Parlamento Europeo.
La dichiarazione congiunta si chiude con la condanna di ogni forma di violenza, ma anche con una critica diretta al governo di Giorgia Meloni:
Senza ma è, invece, la condanna di Azione, Italia Viva e Psi. Una condanna netta e chiara.
Per il leader di Italia Viva, Matteo Renzi:
Chi ha assaltato la stazione di Milano e chi ha seminato paura e distruzione in Italia non è un manifestante: è un teppista. E distrugge i buoni propositi di tanti scesi in piazza pacificamente per passione civile. E quella minoranza della sinistra che giustifica questa gente fa… pic.twitter.com/VaWbzn40yU
— Matteo Renzi (@matteorenzi) September 22, 2025
Per la senatrice renziana, Silvia Fregolent, la violenza non è mai accettabile, “neanche in nome delle battaglie più giuste”.
Altrettanto chiara è la condanna degli esponenti di Azione.
Scrive sui social il vicesegretario di Azione, Ettore Rosato.
Accusa, infine, Enzo Maraio, segretario nazionale del Psi.
Il bilancio dei feriti e dei fermati non è ancora definitivo ma, in base alle notizie diffuse fino a questo momento, ci sarebbero circa 60 feriti tra operatori e forze dell'ordine per gli scontri a Milano.
Scontri per i quali sono stati fermati una decina di manifestanti, ma il bilancio della guerriglia urbana nel capoluogo lombardo sarebbe destinato ad aumentare. Nove manifestanti sono stati fermati anche a Bologna.
La questura ha reso noto di aver fermato quattro persone per resistenza aggravata e lesioni a pubblico ufficiale. Altri due sono stati denunciati per blocco stradale e tre ragazzi per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.