La Commissione giuridica del Parlamento Europeo si pronuncerà nella giornata di oggi – martedì 23 settembre 2025 - sulla richiesta di revoca dell'immunità parlamentare di Ilaria Salis presentata dall’Ungheria.
È arrivato il giorno della verità per l'attivista italiana, oggi esponente di Alleanza Verdi Sinistra.
La revoca dell'immunità parlamentare porterebbe alla ripresa del processo a Budapest. Il procedimento giudiziario, infatti, è stato sospeso nel giugno del 2024, dopo l'elezione di Ilaria Salis al Parlamento Europeo per effetto dell'immunità parlamentare.
Il parere della Commissione giuridica non sarà quello definitivo, poiché il verdetto finale spetterà all'Europarlamento, che dovrà votare sulla base di quanto deciso dal Juri. Probabilmente il voto finale si terrà il 7 ottobre a Strasburgo.
Oggi il Juri, la commissione del Parlamento Europeo deputata a valutare le questioni relative all'immunità degli europarlamentari, deciderà se accogliere la richiesta del governo di Budapest e revocare la protezione parlamentare a Ilaria Salis, o se confermarla.
La decisione finale, tuttavia, spetterà al Parlamento Europeo che – sulla base dell'indicazione della Commissione Juri – voterà a favore o contro la revoca dell'immunità per l'attivista italiana. Il voto in Commissione è segreto e probabilmente lo sarà anche in plenaria. L'esito finale è tutt'altro che scontato.
Nelle sue decisioni, la Commissione non entra nel merito della colpevolezza, o, meno del deputato. Non si esprime neanche sulla pertinenza del procedimento giudiziario. Il suo compito, infatti, è strettamente tecnico e istituzionale: deve solo valutare se il processo giudiziario in corso potrebbe rappresentare una minaccia per l’indipendenza o il corretto funzionamento del Parlamento Europeo. In tal caso l'immunità viene preservata, in quello contrario non ci sarebbe motivo di confermarla.
La decisione della Commissione giuridica UE sarà determinante per l'immediato futuro dell'attivista italiana.
La commissione Juri nella sua valutazione non tiene conto neanche di presunte carenze dei sistemi giudiziari nazionali, che non possono essere usate per giustificare la decisione di non revocare l'immunità di un deputato.
Al Parlamento Europeo, Salis può contare sul sostegno del suo gruppo - The Left - così come di tutti i gruppi anti-Orban, dai Verdi ai Socialisti. La decisione dei Popolari, il gruppo più numeroso dell'europarlamento, sarebbe ancora in bilico e potrebbe essere determinante per l'esito della votazione
A favore della revoca della protezione parlamentare si sono schierati, invece, i gruppi dell'emiciclo destro del parlamento di Strasburgo: i Patrioti, il gruppo fondato proprio da Orban, una parte dei conservatori di Ecr, oltre i gruppi della destra estrema. Tra i partiti fortemente critici verso l'attivista italiana ci sono anche la Lega e FdI. L'esito del voto, dunque, è tutt'altro che scontato.
Oggi, in difesa di Ilaria Salis, è intervenuta anche la vicepresidente del Parlamento Europeo, Pina Picierno.
In un post su X, l'esponente del Partito Democratico ha scritto:
Domani la commissione JURI del Parlamento europeo sarà chiamata a esprimersi sulla revoca dell’immunità parlamentare di Ilaria Salis.
— Pina Picierno (@pinapic) September 22, 2025
Le accuse che le muove l’Ungheria – lesioni lievi e l’appartenenza a un’organizzazione terroristica antifascista, designazione avvenuta solo dopo… pic.twitter.com/3FjlL9xRCf
Il destino politico e giudiziario di Ilaria Salis resta appeso a un filo.