23 Sep, 2025 - 10:54

Ilaria Salis andrà a processo? Immunità confermata ma non è ancora salva: ecco le prossime tappe

Ilaria Salis andrà a processo? Immunità confermata ma non è ancora salva: ecco le prossime tappe

Il primo round è andato. La commissione giuridica del Parlamento europeo (Juri) ha votato contro la richiesta di revoca dell'immunità all'eurodeputata di Avs, Ilaria Salis. I contrari sono stati 13 e i favorevoli 12. Tuttavia la partita non è ancora chiusa. La votazione finale si terrà in plenaria nella prima settimana di ottobre. L'europarlamentare di Alleanza Verdi Sinistra è stata eletta lo scorso anno durante le elezioni europee e l'approdo in Parlamento l'ha salvata dal giudizio dei tribunali ungheresi dopo un periodo di carcere per accuse relative all'aggressione di alcuni manifestanti di estrema destra.

Intorno all'immunità di Ilaria Salis si è innescato un dibattito più relativo alla politica che alla giustizia in sé. Dopo le elezioni, l'Ungheria si è subito attivata e oggi, 23 settembre 2025, si è tenuto il primo voto decisivo per la revoca dell'immunità: tuttavia il governo ungherese e l'estrema destra sono rimasti a bocca asciutta. Ilaria Salis se l'è cavata con 13 voti contrari e 12 favorevoli e ora dovrà aspettare la prima settimana di ottobre per la decisione della Plenaria.

Non sono mancate le reazioni dall'Italia. Il vicepremier Matteo Salvini, alleato di Orbán e da sempre contrario all'elezione di Ilaria Salis, ha diffuso un post molto polemico sui social contro la deputata di Alleanza Verdi Sinistra. Esulta invece il gruppo The Left al Parlamento europeo con un post pubblicato su tutti i profili social.

Ilaria Salis andrà a processo?

Resta ancora un ultimo passaggio e Ilaria Salis potrà mantenere la sua immunità parlamentare. Nella giornata di oggi, 23 settembre 2025, la commissione giuridica del Parlamento europeo ha votato contro la richiesta di revoca avanzata dall'Ungheria di Orbán. I membri che hanno votato contro sono 13 mentre quelli favorevoli sono 12: un risultato risicato ma che basta per poter arrivare allo step successivo ai primi di ottobre, quando si voterà in Plenaria.

Una mossa utile da una parte a evitare che Salis possa essere processata in Ungheria e che va contro il premier Orbán, voce dissidente all'interno dell'Ue. Se ai primi di ottobre, in Plenaria, la revoca dovesse essere respinta, l'immunità durerebbe per il resto del mandato, ovvero fino al 2029, quando ci saranno le nuove elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo.

Cosa ha detto Salis ieri

Da Bruxelles, alla vigilia del voto del Parlamento europeo sulla sua immunità, Ilaria Salis ha affidato al Corriere della Sera il suo pensiero. L'eurodeputata ha ribadito di non volersi sottrarre a un processo, ma aveva chiesto di essere giudicata in Italia. In Ungheria, ha sostenuto nella giornata di ieri, non esistono le condizioni per un procedimento equo: la magistratura non è indipendente, le condizioni di detenzione rischierebbero di essere disumane e, soprattutto, la sua condanna apparirebbe già scritta.

A supporto di questa convinzione, Salis ricorda come nei giorni scorsi il portavoce del governo ungherese le abbia fatto recapitare persino le coordinate del carcere dove, secondo Budapest, sarebbe destinata a rientrare, mentre lo stesso premier Viktor Orbán l’avrebbe descritta pubblicamente come una terrorista.

Oggi invece, alla luce della decisione della Juri, Ilaria Salis ha commentato sui propri profili social:

virgolette
Difendere la mia immunità non significa sottrarmi alla giustizia, ma proteggermi dalla persecuzione politica del regime di Orbán. È per questo che la sua tutela è essenziale.

Le prime reazioni

Le prime reazioni positive arrivano da parte della sinistra al Parlamento europeo, che ha pubblicato un breve post nel quale scrive: "Ilaria Salis 1 - Viktor Orbán 0". Anche il sociologo Alessandro Orsini ha scritto un post a favore dell'eurodeputata, all'interno del quale fa un paragone con il caso Almasri e parla dell'ambiguità del governo Meloni.

Meno contento il vicepremier Matteo Salvini, che ha pubblicato un post con all'interno scritto "Vergogna, Vergogna" e dove accusa Ilaria Salis di aver perso la dignità con le sue dichiarazioni.

Un commento non troppo dissimile arriva dall'eurodeputato della Lega, Roberto Vannacci, che ha ribadito:

virgolette
La commissione giuridica questa mattina qui a Bruxelles ha votato: non è stata revocata l'immunità a Ilaria Salis. Chi sbaglia paga? Beh, sicuramente non in Europa
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