Il ricordo di Charlie Kirk divide il Parlamento italiano. Martedì 23 settembre 2025, la Camera dei Deputati, su richiesta di Fratelli d'Italia, ha ricordato l'attivista trentunenne repubblicano americano assassinato il 10 settembre in un campus universitario dello Utah durante un dibattito pubblico.
Un assassinio che ha scosso e commosso il mondo intero e che in Italia è subito diventato motivo di scontro politico, facendo salire la tensione tra maggioranza e opposizione. Le reciproche accuse di alimentare la violenza politica hanno tenuto banco per giorni, polarizzando il dibattito e la discussione.
Un copione che si è ripetuto identico, seppur con toni leggermente meno accesi, anche questo pomeriggio nell'Aula di Montecitorio, dove i parlamentari italiani hanno ricordato la figura del giovane attivista di destra statunitense divenuto il bersaglio dell'odio politico.
Oggi l'Aula della Camera dei Deputati ha ricordato Charlie Kirk alla presenza del ministro per i rapporti con il Parlamento Luca Ciriani (al suo fianco la sottosegretaria Siracusano) e della ministra della Famiglia Eugenia Roccella.
Nel corso della commemorazione si sono susseguiti diversi interventi sia della maggioranza che dell'opposizione, e tutti hanno condannato in maniera netta l'uccisione dell'attivista americano. Gli interventi, tuttavia, hanno evidenziato le differenze già emerse nei giorni successivi all'assassinio.
Il confronto è stato acceso, ma la situazione non è mai degenerata. Ecco cosa è successo:
Il deputato FdI Alessandro Amorese, visibilmente commosso, ha definito Kirk “uomo, figlio, marito, cristiano, ucciso perché aveva in mano un microfono, l’unica sua vera arma”. Ha poi criticato chi avrebbe cercato di giustificare l'accaduto: “in fondo se l’è cercata”.
Il leghista Riccardo Molinari ha parlato di mancata empatia.
Dura la replica dell’opposizione. Riccardo Ricciardi (M5S) ha accusato la maggioranza di cinismo:
Gianni Cuperlo (Pd) ha ribadito la ferma condanna dell’omicidio, ma ha ammonito:
La condanna per l'assassinio di Charlie Kirk è stata unanime, ma le sfumature, già emerse nei giorni successivi all'assassinio, si sono ripresentate dentro e fuori l'emiciclo di Montecitorio in un botta e risposta a distanza tra il deputato M5S, Francesco Silvestri, e quello di FdI, Galeazzo Bignami.
Commenta sarcastico il deputato del Movimento 5 Stelle, Francesco Silvestri, a margine della commemorazione a Montecitorio.
#Silvestri (#M5s): "Nessuno, né destra né sinistra, conosceva #CharlieKirk e ora ha polarizzato le polemiche. Il 99% degli italiani non aveva idea di chi fosse, se dovessimo commemorare tutte le tragedia negli #Usa sarebbe impegnativo" pic.twitter.com/DoWm3FkXUh
— Tag24.it (@Tag24news) September 23, 2025
A Silvestri, e alle accuse di non conoscere chi fosse Kirk prima del suo omicidio, ha risposto il capogruppo alla Camera di Fratelli d'Italia, Galeazzo Bignami, con un commento lapidario.
#Bignami (#FdI) su #CharlieKirk: "Se le opposizioni sono ignoranti ce ne dispiace ma non possono pensare che noi siamo come loro" pic.twitter.com/qtnrdBQy0n
— Tag24.it (@Tag24news) September 23, 2025
Per il deputato di Fratelli d'Italia, Giovanni Donzelli, la decisione della Camera di commemorare un attivista politico ucciso per le sue idee rappresenta un messaggio importante contro l'odio e la violenza.
Poi ha lanciato l'ennesima frecciata al centrosinistra.
#Donzelli (#FdI): "Ricordo esponenti di sinistra inginocchiati in Parlamento...ci sono atteggiamenti delle opposizioni che non sono adeguati. #Gaza? Siamo il governo occidentale che si è più occupato della #Palestina. Il manifestante in #deltaplano? Antisemita e violento" pic.twitter.com/PAxA8qblNI
— Tag24.it (@Tag24news) September 23, 2025