24 Sep, 2025 - 17:30

Global Sumud Flotilla, come si sta muovendo la politica: ecco perchè ci sarà presto un nuovo sciopero per Gaza

Global Sumud Flotilla, come si sta muovendo la politica: ecco perchè ci sarà presto un nuovo sciopero per Gaza

La Global Sumud Flotilla è stata nuovamente coinvolta in un episodio di tensione al largo di Creta nella notte tra ieri e oggi. Diverse persone a bordo hanno raccontato di aver vissuto momenti di paura intorno alle tre del mattino, mentre le navi si dirigevano verso Gaza con aiuti umanitari. Su alcuni social network sono apparsi video che documentano la scena, accompagnati dai commenti degli attivisti presenti. Secondo le testimonianze, circa quindici droni hanno sorvolato le imbarcazioni, creando panico tra i membri dell’equipaggio, seguiti da alcune esplosioni di origine non ancora chiara.

Gli oggetti volanti non sono stati ancora ufficialmente identificati. Alcune ipotesi suggeriscono che possano essere stati impiegati come misura di intimidazione contro la flotta diretta verso la Striscia di Gaza. Non si tratta del primo episodio: anche il 9 settembre scorso le navi avevano subito un attacco sospetto. La vicenda potrebbe avere ripercussioni nei rapporti diplomatici tra l’Italia e Israele, già considerati delicati. Diverse forze politiche hanno espresso sostegno agli attivisti, sottolineando le conseguenze umanitarie e la necessità di attenzione su quanto accaduto.

Il video pubblicato dalla Flotilla mostra un’esplosione al largo delle coste di Creta e il momento in cui una delle navi viene colpita, con le testimonianze dell’equipaggio che raccontano paura e confusione. Nonostante l’allarme, la missione continua verso Gaza. Secondo le ricostruzioni, sono stati impiegati bombe sonore, droni, spray urticanti e altri materiali non identificati, senza causare feriti. L’attenzione resta alta in vista di eventuali nuovi episodi nei prossimi giorni.

Le proteste in Parlamento

In Parlamento, alcune forze politiche hanno chiesto chiarimenti urgenti sulle vicende della Global Sumud Flotilla, sollecitando audizioni e interventi dei ministri competenti. È stata confermata la presenza del ministro della Difesa in Aula per riferire sugli eventi, chiarire la dinamica degli episodi e spiegare le misure adottate per tutelare i cittadini italiani coinvolti. Le opposizioni hanno chiesto un intervento diretto del governo, mentre il presidente di turno ha illustrato le procedure previste per la convocazione e lo svolgimento delle sedute straordinarie.

Le autorità hanno sottolineato l’importanza di tutelare la libertà di navigazione e la sicurezza dei partecipanti a operazioni umanitarie, pur ricordando i rischi legati all’avvicinamento a zone di conflitto. Anche i rappresentanti del governo locale hanno ribadito l’impegno a monitorare la situazione e a coordinare eventuali interventi di emergenza.

L’episodio ha suscitato reazioni anche tra gli esponenti politici a bordo delle navi, tra cui alcuni parlamentari italiani. Pur mantenendo un tono prudente, i rappresentanti hanno segnalato la necessità di chiarire le responsabilità e di garantire la sicurezza dei partecipanti. Le comunicazioni ufficiali hanno confermato che le operazioni continueranno in modo controllato e che le autorità competenti seguono attentamente gli sviluppi, in stretto coordinamento con le forze internazionali presenti nella regione.

Le reazioni del centrosinistra

Al presidio fuori da Montecitorio, il secondo nel giro di una settimana, erano presenti diversi esponenti politici legati al centrosinistra. La portavoce di Sumud Flotilla, Giorgina Levi, ha spiegato che tutti i membri a bordo delle navi stanno bene e ha specificato che ora l'importante è arrivare a Gaza e portare gli aiuti umanitari:

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Tutti gli aiuti sono benvenuti, stiamo valutando i danni delle barche e capiremo se sono ancora in grado di navigare

L'esponente dem Laura Boldrini invoca una protezione antidroni per la missione e sottolinea che quello che è avvenuto nella notte è gravissimo:

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Il governo non può soggiacere per compiacere Trump e Netanyahu, deve tutelare i cittadini

Presenti al presidio anche il senatore M5S Stefano Patuanelli e il segretario di +Europa, Riccardo Magi, che sottolinea l'importanza di un sostegno alla missione umanitaria

Ci sarà un nuovo sciopero?

La Cgil ha espresso forte preoccupazione per gli attacchi subiti dalla Global Sumud Flotilla, sottolineando l’urgenza di garantire la sicurezza delle persone a bordo e il completamento della missione umanitaria. L’organizzazione ha invitato alla partecipazione al presidio previsto oggi a Montecitorio e ribadisce la necessità di un immediato cessate il fuoco, del passaggio sicuro degli aiuti e dell’avvio di un processo di pace:

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Saremo al presidio in programma per oggi a Montecitorio, alle 14, e invitiamo tutte le nostre strutture e le lavoratrici e i lavoratori a partecipare attivamente alle iniziative di solidarietà in programma nel Paese.

Il sindacato chiede inoltre l’adozione di misure secondo il diritto internazionale, inclusi corridoi umanitari, e si riserva ulteriori azioni in caso di nuovi incidenti. Si preannuncia un nuovo sciopero simile a quello del 22 settembre? L'ipotesi avanza anche se una nuova protesta potrebbe arrivare troppo a ridosso del corteo nazionale per la Palestina del prossimo 4 ottobre: per ora non è stato ancora annunciato nulla da parte della Cgil ma la prospettiva preoccupa il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, che ha definito questa ipotesi "pericolosa".

 

La presenza della Cgil alla manifestazione di oggi, tuttavia, non è stata vista di buon occhio: il sindacato infatti non ha aderito allo sciopero del 22 settembre preferendo scendere in piazza il venerdì prima. La conferma di un nuovo sciopero arriva anche da Usb che ha pubblicato un post a riguardo sui social:

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L’Unione Sindacale di Base chiama alla mobilitazione in tutte le città già dalla giornata di oggi. L’enorme riuscita dello sciopero generale di lunedì 22 settembre ci dice che tanta parte del Paese sostiene le ragioni della Global Sumud Flotilla e del popolo palestinese. Alla parola d’ordine “blocchiamo tutto”, che solo qualche giorno fa suonava velleitaria, hanno risposto in tantissimi paralizzando il Paese.
 

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