24 Sep, 2025 - 21:18

Macron “gioca” con la terza guerra mondiale: reagire alle provocazioni con fermezza

Macron “gioca” con la terza guerra mondiale: reagire alle provocazioni con fermezza

Negli ultimi giorni, le tensioni in Europa orientale hanno raggiunto nuovi livelli: incursioni aeree russe nei cieli di Polonia ed Estonia hanno acceso l’allerta internazionale, riportando al centro del dibattito la possibilità di un’escalation militare. In questo scenario, il presidente francese Emmanuel Macron ha lanciato un messaggio chiaro e ambivalente: la NATO deve reagire con fermezza alle provocazioni, ma senza precipitare in un conflitto diretto.

La tensione in Europa orientale

Le violazioni degli spazi aerei degli alleati della NATO continuano a far discutere. Il 10 settembre 2025, la Polonia ha annunciato l’incursione di droni russi. Pochi giorni dopo la Romania ha lanciato un nuovo allarme. Successivamente anche l’Estonia ha avvertito della violazione del proprio spazio aereo, con tre aerei da combattimento rimasti nei cieli estoni per dodici minuti.

Il segretario generale dell’Alleanza, Mark Rutte, ha annunciato, dopo l’incursione in Polonia, una nuova missione per proteggere il fianco orientale del territorio della NATO. Alla missione la Francia ha contribuito con i jet Rafale e il Regno Unito con i Typhoon. L’alta tensione però prosegue.

La comunità internazionale si divide: le incursioni in Polonia, Romania e Estonia sono viste come il preludio di una guerra più estesa o come un test per valutare la reazione della NATO.

Macron interviene: tra la guerra e la prudenza

In un'intervista rilasciata a RFI e France 24, il presidente francese Emmanuel Macron ha parlato di diversi temi, dalla situazione in Medio Oriente alla guerra tra Russia e Ucraina. I venti della terza guerra mondiale hanno fatto notizia dopo i recenti episodi di tensione ma le parole di Macron chiariscono la posizione francese.

Secondo Macron, la NATO ha reagito in modo proporzionato, coordinando i paesi membri e rafforzando la difesa. Il presidente francese valuta le incursioni russe come un "test" e aggiunge che "non apriremo il fuoco di fronte a tutto questo".

Ma se gli episodi dovessero proseguire? 

La risposta alle provocazioni

Secondo Macron, quando si tratta di violazioni di spazio aereo o terrestre, "sarebbe importante reagire". Il presidente francese parla di una risposta proporzionata in caso di nuove provocazioni:

virgolette
Se qualcuno ti provoca di nuovo, devi reagire con un po' più di forza. Quindi, non scriverò narrativa politica, perché la capacità di essere credibili in queste questioni sta proprio nel non essere troppo leggibili.

Come ricorda Macron nel suo intervento, la sicurezza europea è in gioco. Non si deve permettere che passi l’idea che i paesi del fianco orientale della Nato siano punti deboli, per evitare che il rischio si estenda ad altri paesi:

virgolette
Non possiamo permettere che prenda piede l'idea che Polonia, Estonia e Romania si trovino in una posizione di debolezza, perché il passo successivo è la Germania, poi la Francia.

Fermezza militare e unità

Il presidente francese auspica fermezza militare e unità per dissuadere ulteriori aggressioni. L’obiettivo è che la Russia comprenda di essere una forza destabilizzante, torni al tavolo dei negoziati e si arrivi ad un nuovo patto di sicurezza per il continente.

Macron afferma che la Francia punta alla pace: fin dall’inizio ha cercato una via diplomatica, ma quando ci si trova davanti a chi sceglie la guerra è necessario “alzare la guardia” e sostenere chi resiste, per non mostrarsi deboli.

Le parole di Macron evidenziano la volontà di non voler “aprire il fuoco” e di mantenere una strategia di deterrenza. Tuttavia, il suo invito a “intensificare la risposta” potrebbe contribuire ad una spirale di mosse e contromosse, anche se l’obiettivo dichiarato è evitare lo scontro diretto. Titoli forti e dichiarazioni di “risposta più decisa” possono alimentare la narrativa di un conflitto imminente, aumentando la pressione sui governi.

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