Di nuovo in piazza per la Palestina a quattro giorni dal 22 settembre. Domani, venerdì 26 settembre, si preannuncia complicato per chi ha pianificato di muoversi in aereo. Lo sciopero, indetto da diverse sigle sindacali tra cui Usb, Ugl Trasporto e Anpac, coinvolgerà diverse compagnie e settori del trasporto aereo, creando disagi significativi per i passeggeri. Come conferma una nota dell’Ente nazionale per l’aviazione civile (Enac), il personale di Wizz Air Malta e di Volotea incrocerà le braccia, rispettivamente per motivazioni interne e per 24 ore di agitazione.
Non solo le compagnie aeree, ma anche gli addetti aeroportuali e l’indotto saranno coinvolti nello sciopero per l’intera giornata, mentre il personale delle aziende di handling associate ad Assohandlers sciopererà dalle 10 alle 14. L’intera mobilitazione rischia di rallentare operazioni di check-in, controlli di sicurezza e imbarco dei passeggeri, con possibili cancellazioni e ritardi.
Non mancano le reazioni politiche. Il vicepremier e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, ha definito la protesta “da irresponsabili” e ha sottolineato che non sarà permesso ai sindacati di bloccare il Paese, definendo l’iniziativa un potenziale rischio di caos. Dall’altra parte, i sindacati sostengono che la mobilitazione sia necessaria per rivendicare migliori condizioni di lavoro, salari più equi e diritti sindacali. La protesta arriva dopo le manifestazioni del 22 settembre che hanno visto in piazza per Gaza almeno 500mila persone in tutto il Paese.
Per quanto riguarda Volotea, la mobilitazione è stata proclamata da Uiltrasporti, che denuncia il mancato riconoscimento dei diritti dei lavoratori e della rappresentanza sindacale maturata nel tempo. Nonostante la compagnia riporti risultati economici sempre più positivi in Italia, i dipendenti continuano a segnalare un trattamento ritenuto inaccettabile, caratterizzato da stipendi insufficienti e mancanza di garanzie fondamentali.
La protesta si concentra quindi non solo sulle questioni economiche, ma anche sulla tutela dei diritti sociali dei lavoratori. I sindacati sottolineano che le condizioni contrattuali attuali non permettono di recuperare nemmeno l’inflazione reale, creando un disallineamento tra i profitti aziendali e il benessere dei dipendenti. Questo sciopero rappresenta uno strumento per far sentire la voce dei lavoratori e richiamare l’attenzione del management sulle problematiche interne.
Nonostante la mobilitazione, rimangono attive le fasce orarie di garanzia, durante le quali i voli devono essere effettuati. Sono inclusi i voli charter e quelli di collegamento con le isole, purché con unica frequenza giornaliera, a eccezione del traffico continentale. L’Enac ha pubblicato un documento con l’elenco dei 66 collegamenti garantiti, compresi i voli intercontinentali, consultabile sul sito ufficiale.
Questa misura è pensata per ridurre al minimo i disagi ai passeggeri più vulnerabili, come chi deve spostarsi per motivi di lavoro o di salute, pur consentendo ai lavoratori coinvolti nello sciopero di esercitare il diritto alla mobilitazione. Chiunque abbia pianificato un viaggio il 26 settembre dovrà comunque verificare costantemente lo stato dei voli con le compagnie aeree. E per quanto riguarda autobus e treni? Non sembrano coinvolti, almeno per ora, nella protesta che si terrà nella giornata di domani.
Il sindacato Usb ha annunciato uno stato di agitazione permanente e iniziative pubbliche nelle piazze delle principali città italiane, a partire da venerdì 26 settembre. Roma e Genova saranno tra le città coinvolte, con presidi e accampamenti simbolici per sostenere la causa palestinese e seguire gli sviluppi della Global Sumud Flotilla. La mobilitazione si aggiunge alla precedente manifestazione del 22 settembre, che aveva bloccato temporaneamente la città di Roma.
L’obiettivo dichiarato dai sindacati è creare occasioni di sensibilizzazione e sostegno, pur senza interferire con le attività quotidiane delle città, e coordinarsi con le manifestazioni già programmate, come quella nazionale del 4 ottobre a Porta San Paolo. Le autorità richiamano comunque alla prudenza e alla tutela della sicurezza pubblica, mentre i sindacati confermano la possibilità di ulteriori scioperi se la situazione internazionale dovesse aggravarsi.