25 Sep, 2025 - 13:00

Global Sumud Flotilla, l'informativa di Crosetto in Parlamento e la proposta alternativa del centrodestra

Global Sumud Flotilla, l'informativa di Crosetto in Parlamento e la proposta alternativa del centrodestra

"Non siamo alla Knesset, ma al Parlamento italiano: abbiamo preso posizioni nette su quanto accade". Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, è stato senza filtri al suo rientro dalla Lettonia per riferire in Parlamento sull’attacco subito dalla Global Sumud Flotilla nella giornata di ieri, 24 settembre 2025. Crosetto ha preso le distanze dall’operato del premier israeliano Benjamin Netanyahu durante l’informativa, condannando quanto accaduto a largo delle coste cretesi. Ha annunciato che, oltre alla fregata Fasan, si unirà anche la Nave Alpino per garantire la sicurezza dei cittadini italiani coinvolti.

L’intervento del ministro non si è limitato alla condanna a Israele. Crosetto ha proposto che gli aiuti destinati alla Flotilla vengano portati a Cipro, una soluzione condivisa dall’intero centrodestra, che potrebbe ridurre il rischio di nuovi attacchi alla missione umanitaria. Rimane invece in bilico la questione del riconoscimento: Crosetto ha sottolineato che i tempi sono ancora troppo prematuri per modificare la posizione finora adottata dal governo.

In Senato, si è svolto un colloquio a quattro occhi tra Crosetto e il capogruppo del M5S, Stefano Patuanelli, nella sala del Governo del Senato. Patuanelli ha espresso soddisfazione per l’informativa alla Camera, pur criticando l’inazione del governo. Sulla Sumud Flotilla verso Gaza naviga anche il senatore pentastellato Marco Croatti.

Cosa ha detto Crosetto

Il ministro ha aggiornato il Parlamento sull’evoluzione della situazione della Global Sumud Flotilla e sul fronte orientale, sottolineando l’impegno dell’Italia a prevenire incidenti che possano coinvolgere cittadini nazionali. Crosetto ha chiarito che, al di fuori delle acque internazionali, l’Italia non può garantire la sicurezza delle imbarcazioni, ribadendo la necessità di soluzioni alternative per il trasferimento degli aiuti a Gaza, con il coinvolgimento della Chiesa a Cipro.

Ha ricordato che l’azione italiana si limita alla tutela dei cittadini, come avviene in altre situazioni di rischio, ad esempio per i pescatori italiani nel Mar Libico, e che l’obiettivo principale resta prevenire pericoli, indipendentemente dalle intenzioni umanitarie dei passeggeri. Crosetto ha precisato che l’Italia aveva già proposto l’utilizzo di una base israeliana per lo scarico dei beni, soluzione rifiutata dalla Flotilla, e che ora si lavora a un’alternativa con il supporto della Cei e del ministero degli Esteri, ribadendo come priorità la sicurezza dei cittadini italiani e la corretta consegna degli aiuti. Il ministro ha poi spiegato che si lavora affinché gli aiuti vengano portati a Cipro, con mediazione della Cei e del governo italiano:

virgolette
Spero che la Flotilla accetti questa soluzione, che permetterebbe di far arrivare gli aiuti a destinazione senza mettere a rischio le persone a bordo

Infine, ha chiarito che l’Italia non può essere considerata corresponsabile delle azioni militari israeliane, sottolineando il ruolo del Paese come primo fornitore occidentale di aiuti umanitari a Gaza tramite la nave Vulcano.

L’attenzione su Gaza e gli aiuti umanitari

Durante l’informativa, Crosetto ha evidenziato come il governo italiano abbia già fornito assistenza significativa alla popolazione della Striscia di Gaza, evitando rischi per i cittadini nazionali. Ha ricordato risultati concreti ottenuti dalle forze armate, tra cui l’evacuazione di pazienti tramite la nave Vulcano e il trasporto di materiali di soccorso e derrate alimentari con i C-130, coordinando un intervento interministeriale che ha dimostrato una diplomazia umanitaria efficace.

Crosetto ha condannato gli attacchi alle imbarcazioni civili come inaccettabili, riaffermando il rispetto dei principi costituzionali italiani e del diritto internazionale. Ha annunciato l’invio della fregata Alpino nell’area della Flotilla, precisando che la missione non è una scorta militare né una provocazione, ma una misura di protezione dei cittadini italiani, ribadendo che l’Italia interviene solo a difesa di chi si trova in pericolo imminente.

Non sono mancate le critiche dal centrosinistra, non tanto all'indirizzo di Crosetto quanto di Meloni e del governo. La segretaria del Pd, Elly Schlein ha infatti detto:

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Riconoscere lo stato di Palestina non significa riconoscere i terroristi di Hamas. Per Meloni Francia e Gran Bretagna legittimano Hamas?

L'auspicio del centrosinistra ora è che la presidente del Consiglio venga a riferire in Aula e non mandi più ministri oltre a prendere una posizione netta.

Ucraina ed Est Europa

Il ministro ha affrontato il fronte orientale, rilevando recenti sconfinamenti di mezzi russi negli spazi aerei polacco ed estone come segnali preoccupanti, richiedendo risposte coordinate. Ha sottolineato il dispiegamento di forze italiane, tra cui F-35, sistemi di difesa SAMP-T e aerei radar, con oltre duemila militari schierati nel fianco est della Nato, come dimostrazione di impegno serio ma non provocatorio. 

Crosetto ha ribadito che la deterrenza è essenziale per prevenire escalation e favorire il dialogo tra alleati, evitando reazioni impulsive:

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Il nostro obiettivo è che la situazione non degeneri, e per far questo bisogna evitare di cadere nelle provocazioni: chiaramente una escalation avrebbe conseguenze negative per tutti

Le reazioni

Fuori dal Parlamento, Crosetto ha ribadito alla stampa presente quanto già detto durante l'informativa. Il ministro si è soffermato sulla necessità di evitare che la Flotilla si avvicini alle acque israeliane per evitare che vi siano ulteriori problemi e che la vita degli italiani a bordo venga messa a rischio:

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Abbiamo deciso di mandare una nave italiana da Cipro e iniziato un'opera di dissuasione perché non si esca dalle acque internazionali. Vogliamo che gli aiuti arrivino e che le persone partite non rischino

Una linea, quella del ministro, condivisa dalla maggioranza di governo che chiede l'arrivo di aiuti umanitari ma da Cipro verso Gaza. Una deviazione della missione umanitaria necessaria per evitare appunto che possano esserci ripercussioni. Alcuni esponenti del centrosinistra hanno sottolineato l'importanza di tutelare le imbarcazioni, tra questi il segretario di +Europa Riccardo Magi che ha chiesto una posizione più dura nei confronti di Israele da parte di Meloni e del suo governo:

virgolette
Meloni vede tutto come un complotto contro il suo governo. Non sappiamo come voterà il governo sulle sanzioni a Israele...serve che il governo agisca e non balbetti. 140 Paesi nel mondo riconoscono la Palestina e non sono pro-Hamas
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