25 Sep, 2025 - 17:30

Rottamazione quinquies: perché sarà più difficile sanare le cartelle esattoriali

Rottamazione quinquies: perché sarà più difficile sanare le cartelle esattoriali

Sono in arrivo importanti cambiamenti nel sistema di riscossione dei debiti fiscali in Italia. L’Agenzia delle Entrate Riscossione (Ader) sta lavorando a una revisione che prevede la cancellazione automatica di cartelle esattoriali inesigibili per oltre 9 milioni di contribuenti.

Parallelamente, la nuova rottamazione quinquies, la quinta versione della pace fiscale, rischia di escludere più di 7 milioni di debitori. Scopriamo nel dettaglio cosa cambia e quali sono le novità più rilevanti.

In arrivo la rottamazione quinquies

Dopo la Rottamazione Quater, il Governo si appresta a introdurre la Rottamazione Quinquies, una nuova misura di pace fiscale ancora in fase di definizione.

Secondo le prime anticipazioni, questa iniziativa offrirà ai contribuenti un’ulteriore possibilità per regolarizzare i propri debiti con il Fisco in modo più accessibile e sostenibile.

L’obiettivo è rendere più semplice e vantaggioso il percorso di sanatoria fiscale, ampliando così le opportunità di risanamento per un numero sempre maggiore di cittadini.

Cancellazione automatica delle cartelle inesigibili: numeri e benefici

L’analisi aggiornata al 31 gennaio 2025 del magazzino crediti gestito dall’Agenzia delle Entrate Riscossione rivela che il 32% delle cartelle esattoriali, pari a circa 408 miliardi di euro, è costituito da debiti inesigibili.

Si tratta di crediti difficilmente recuperabili o del tutto irrecuperabili, che saranno quindi cancellati automaticamente.

Questa misura coinvolgerà oltre 9 milioni di contribuenti che presto vedranno azzerate le proprie cartelle esattoriali pendenti, alleggerendo così il peso fiscale e burocratico su una vasta platea di cittadini.

La rottamazione quinquies: criteri più severi ed esclusione dei recidivi

La rottamazione quinquies, proposta dal Governo e guidata dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, introduce criteri più restrittivi per accedere alla pace fiscale.

L’obiettivo è escludere i cosiddetti “recidivi”, ovvero contribuenti che negli ultimi tre anni hanno accumulato debiti fiscali e dimostrato una persistente difficoltà nel saldarli.

Ciò significa che circa 7 milioni di debitori rischiano di rimanere fuori dalla rottamazione, riservata invece a circa 2,3 milioni di contribuenti “virtuosi” che non hanno accumulato debiti reiterati o hanno mantenuto un comportamento fiscale regolare. D'altra parte si stanno aprendo le porte anche ai decaduti.

Efficacia della riscossione: azioni mirate e differenziazione dei contribuenti

La relazione evidenzia come solo il 20% delle cartelle esattoriali venga pagato subito dopo la notifica, mentre un altro 25% viene regolarizzato entro 4-5 anni, grazie a rateizzazioni o azioni di recupero.

Il restante 55% rimane irrisolto per tempi più lunghi. Per migliorare l’efficacia del sistema, è necessario adottare azioni di recupero più tempestive e mirate, concentrandosi su contribuenti con reali capacità di pagamento.

Attualmente, l’Agenzia tratta allo stesso modo debitori nullatenenti e soggetti solvibili, rischiando di disperdere risorse su crediti di scarso valore e difficilmente recuperabili.

Prospettive future: riorganizzazione dell’Agenzia delle Entrate Riscossione

Tra le proposte al vaglio del Governo c’è una revisione complessiva del sistema di riscossione. L’obiettivo è concentrare le risorse sul recupero dei crediti di maggiore entità e con maggiori possibilità di incasso.

Tuttavia, questo approccio potrebbe favorire i grandi debitori a scapito dei piccoli, un aspetto che richiede attenzione per garantire un equilibrio tra equità fiscale ed efficacia dell’azione di recupero.

Novità sulla riscossione fiscale: i tre aspetti chiave da conoscere

  • Cancellazione automatica per oltre 9 milioni di contribuenti: circa il 32% delle cartelle esattoriali, pari a 408 miliardi di euro, riguarda debiti inesigibili che saranno automaticamente annullati, alleggerendo il carico fiscale di milioni di italiani;
  • Rottamazione quinquies più selettiva: la nuova pace fiscale esclude circa 7 milioni di contribuenti “recidivi” con debiti accumulati negli ultimi tre anni, riservando il beneficio solo a circa 2,3 milioni di contribuenti con comportamenti fiscali virtuosi;
  • Riorganizzazione e azioni mirate per la riscossione: il Governo punta a rendere più efficiente il recupero crediti, concentrando risorse su debitori solvibili e grandi importi, ma deve bilanciare efficacia e equità per non penalizzare i piccoli debitori.
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