Alfredo Giovine, vice segretario cittadino di Forza Italia a Bari, è diventato protagonista dell’ultima bufera politica italiana: le sue dichiarazioni contro Laura Boldrini, parlamentare del Partito Democratico, hanno scatenato una polemica nazionale sulla questione degli insulti sessisti nel dibattito pubblico.
Laura Boldrini ha denunciato pubblicamente gli attacchi ricevuti da Giovine, che dopo poche ore si è visto costretto alle scuse formali, fino ad arrivare a dimettersi dalla sua carica.
Alfredo Giovine ha 42 anni ed è attivo nella politica locale barese, ricoprendo il ruolo di vice segretario cittadino di Forza Italia. Laureato in giurisprudenza, è noto per la sua presenza sui social network, dove spesso commenta i temi di attualità in modo diretto e provocatorio.
In passato è stato parte attiva di varie iniziative territoriali, tra associazionismo e campagne civiche, affermandosi tra le nuove leve della destra pugliese. Questa notorietà, però, lo ha esposto anche alle polemiche più recenti, culminate nella vicenda degli insulti rivolti a Laura Boldrini.
Il caso è scoppiato il 25 settembre 2025, quando Giovine ha pubblicato un post social contro una proposta di legge presentata da Boldrini: secondo il testo, in caso di rapporto sessuale senza consenso, vale sempre l’accusa di stupro. Giovine, ironizzando, si è riferito a questa posizione con il termine anglosassone “pussy pass”, commento percepito immediatamente come un insulto volgare e sessista.
Nei commenti successivi, lo stesso Giovine è arrivato a scrivere, rivolto a un esponente locale di Fratelli d’Italia, che Boldrini “buongustaia ha assaggiato il big bamboo”, con il destinatario che risponde con una emoji divertita. Sono proprio queste affermazioni – allusive, offensive e sessiste – ad aver indignato sia la parte politica sia l’opinione pubblica.
Boldrini, già presidente della Camera e da sempre attiva nella difesa dei diritti delle donne, ha reagito pubblicamente attaccando la destra e sottolineando il clima di odio e sessismo che secondo lei viene alimentato proprio da certi ambienti politici.
La parlamentare ha denunciato che questa “volgarità pubblica” non è solo il risultato dell’emotività di singoli esponenti, ma fa parte di una vera e propria cultura politica che nei confronti delle donne diventa subito insulti e sessismo.
Sull’onda della polemica, Forza Italia – per voce del segretario regionale Mauro D’Attis – si è dissociata immediatamente: “Le parole di Giovine non rappresentano la linea e i valori del nostro partito. Toni e contenuti non hanno nulla a che fare con Forza Italia”, ha dichiarato D’Attis, promettendo azioni concrete contro il vice segretario.
Nel frattempo, Giovine si è scusato pubblicamente sia con Boldrini che “idealmente con tutte le donne”, riconoscendo di essere stato inopportuno e spinto dall’emotività. Poche ore dopo, lo stesso Giovine ha rassegnato le dimissioni dalla sua carica.