La Russia sarebbe pronta a invadere l'Europa con l'appoggio militare della Cina, scatenando la Terza Guerra Mondiale. Una guerra lampo che potrebbe concludersi nel giro di cinque giorni con la resa incondizionata della Nato. Ci sarebbe anche una data zero: il 3 novembre 2025.
Uno scenario inquietante che, tuttavia, non è frutto di ricostruzioni allarmistiche o fantapolitica, ma dell'allarme lanciato dal generale britannico Richard Shirreff in un'intervista rilasciata nei giorni scorsi al quotidiano britannico Daily Mail.
Secondo l'analista di sua Maestà, l'invasione dell'Europa da parte di Mosca sarebbe solo una questione di settimane. Gli eventi delle ultime settimane sembrerebbero, tuttavia, confermare i timori di Shirreff.
Da quando il Daily Mail ha pubblicato l'intervista a Richard Shirreff, in Italia e in Europa non si parla d'altro. La precisione con cui il militare britannico ha delineato la successione degli eventi che porterebbero allo scoppio della Terza Guerra Mondiale sta destando enorme preoccupazione.
Sir Richard Shirreff è un generale dell'esercito britannico oggi in pensione. Dal 2011 al 2014 è stato Vice Comandante Supremo Alleato in Europa, uno dei massimi responsabili militari dell'Alleanza Atlantica in Europa con responsabilità strategiche nella difesa del continente per i rapporti tra NATO e Russia.
Quello tracciato da Shirreff è uno scenario ipotetico nel quale la Russia, con l'appoggio della Cina (che nel frattempo potrebbe attaccare Taiwan), attaccherebbe la capitale della Lituania, Vilnius, con un massiccio blackout volto a paralizzare il paese. Blackout che poi verrebbe esteso alle altre repubbliche baltiche alimentando caos e terrore.
Successivamente Putin oltrepasserebbe i confini Nato con l'esercito russo, costringendo l'Alleanza Atlantica a invocare l'articolo 5 del Trattato che impone a tutti gli stati membri di intervenire in difesa dei paesi attaccati, facendo scoppiare la Terza Guerra Mondiale.
Una guerra che, tuttavia, dovrebbe essere – almeno secondo lo scenario ipotizzato da Shirreff – una guerra lampo, con la NATO costretta a capitolare dopo cinque giorni.
Nella sua intervista, Shirreff afferma che se la guerra dovesse cominciare il 3 novembre 2025 (data ipotetica) si concluderebbe dopo soli cinque giorni, il 7 novembre.
L'Alleanza Atlantica si sgretolerebbe, Mosca estenderebbe la sua influenza sull'Ucraina e i Paesi Baltici, la Cina otterrebbe il controllo di Taiwan e l'ordine mondiale risulterebbe completamente stravolto.
Uno scenario che gli eventi degli ultimi giorni potrebbero essere letti come una sorta di prova generale di Mosca, uno stress test per vedere la reazione della Nato. I continui sorvoli di droni e jet russi – o almeno così affermano i governi UE interessati – rendono la situazione esplosiva.
Dalla provocazione all’incidente il passo è breve e c’è chi non aspetta altro che la scintilla per iniziare un percorso che porterebbe il mondo sull’orlo del precipizio.
Per molti analisti, in realtà, gli eventi si sono già messi in moto: le dichiarazioni rilasciate ieri dall’ambasciatore russo a Parigi sul fatto che l’abbattimento dei jet russi nei cieli dell’UE porterebbe alla guerra fanno presagire il peggio.
L’opinione pubblica in Italia e in Europa è divisa tra chi pensa che la Russia stia cercando il pretesto per invadere le repubbliche baltiche e riportarle sotto la sua influenza, trascinando l’Europa in guerra, mentre altri ritengono che siano alcune potenze europee a cercare a tutti i costi lo scontro con Mosca.
Il momento è delicato e la pace in Europa viaggia su un filo sottilissimo, ma in Italia un dibattito pubblico serio su un possibile scenario bellico è quasi inesistente. L’opposizione chiede da settimane un intervento di Giorgia Meloni in Parlamento. Il 2 ottobre è prevista un’informativa alle Camere del ministro degli Esteri, Antonio Tajani.
Al momento nessuno sa cosa farà l’Italia in caso di guerra in Europa.
Oggi il leader di Azione, Carlo Calenda, ha evidenziato la necessità di un confronto parlamentare urgente.
Ha detto in un video postato sui suoi canali social per poi concludere:
L'ambasciatore russo in Francia ha appena dichiarato che se verranno abbattuti aerei russi, anche se sconfinano nei cieli dei paesi NATO, ci sarà la guerra.
— Carlo Calenda (@CarloCalenda) September 25, 2025
Maggioranza e opposizioni mettano da parte la campagna elettorale delle Marche, il governo convochi tutti i segretari di… pic.twitter.com/bKJZDYARUR
Sempre oggi, il vicepremier e leader della Lega, Matteo Salvini, ha attaccato nuovamente quelle potenze europee che – a suo giudizio – cercherebbero lo scontro con Mosca.