Il giorno X è arrivato: le elezioni regionali 2025 sono ufficialmente iniziate. Alle 7,00 di oggi – domenica 28 settembre 2025 – hanno aperto le urne nelle prime due regioni al voto: Marche e Valle d'Aosta.
Tra due settimane toccherà alla Calabria (6-7 ottobre) del governatore uscente Roberto Occhiuto, e tra tre settimane alla Toscana (13-14 ottobre) di Eugenio Giani. Chiuderanno la partita Veneto, Campania e Puglia il 23-24 novembre.
Sette regioni al voto che valgono quanto un'ipoteca su Palazzo Chigi per il quale si voterà nell'autunno del 2027.
Una tornata elettorale che ha fatto venire al pettine tutti i nodi e le contraddizioni delle due principali coalizioni politiche italiane, che usciranno dalle elezioni d'autunno meno unite rispetto al passato.
Alle 7,00 di oggi – domenica 28 settembre 2025 – si sono aperte le urne per le Elezioni Regionali nelle Marche. Si voterà fino alle 23,00 di oggi e poi dalle 7,00 alle 15,00 di domani, lunedì 29 settembre.
Lo spoglio delle schede e il conteggio dei voti, con i primi exit poll, inizieranno subito dopo la chiusura dei seggi.
I candidati alla poltrona di presidente della regione sono sei: Francesco Acquaroli, governatore uscente, sostenuto dalla coalizione di centrodestra (FdI, FI, Lega, Udc-Liste Civiche, Civici Marche, I marchigiani per Acquaroli, Noi Moderati);
Matteo Ricci, europarlamentare dem, è il candidato del centrosinistra (PD, M5S, AVS, Lista Matteo Ricci presidente, Progetto Marche Vive, Avanti con Ricci, Pace, salute, lavoro);
Claudio Bolletta per Democrazia Sovrana e Popolare; Francesco Gerardi per Forza del Popolo; Lidia Mangani per il Partito Comunista Italiano e Beatrice Marinelli per Evoluzione della Rivoluzione.
Le liste in totale sono 18 per 526 candidati ai 30 scranni in consiglio regionale. Si potranno esprimere fino a due preferenze, di genere diverso, e votare anche solo il candidato senza lista. Non è consentito il voto disgiunto.
In totale saranno 1.330.501 i marchigiani chiamati ad eleggere il presidente della giunta e i membri dell'assise regionale.
Seggi aperti anche in Valle d'Aosta, dove si voterà solo nella giornata di oggi, dalle 7,00 alle 23,00, per il rinnovo del Consiglio regionale e di 65 Consigli comunali (tra questi il capoluogo regionale Aosta).
Lo spoglio delle schede per la Regione inizierà domani mattina, lunedì 29 settembre 2025. Martedì lo spoglio per le consultazioni comunali.
Non si vota per il governatore della Regione, ma solo per i 35 consiglieri che successivamente nomineranno il presidente. In totale sono state presentate 9 liste per 300 candidati. Gli elettori potranno indicare fino a tre preferenze nella stessa lista.
Il centrodestra si presenta in coalizione, mentre il centrosinistra corre in ordine sparso. Il Pd con una propria lista, stessa cosa per AVS, mentre M5s è con la lista "Uniti a Sinistra".
Ma i principali attori di queste elezioni sono le liste autonomiste, "Autonomisti di Centro" e "Unione Valdotaine", che solitamente primeggiano nelle consultazioni.
Sono 103.223 gli aventi diritto di voto per le elezioni regionali e 97.402 per le comunali. Per il rinnovo del Consiglio comunale di Aosta gli elettori sono 28.590.
Nelle Marche e in Valle d’Aosta si vota già oggi, ma lo scenario nazionale è tutt'altro che definito con le due principali coalizioni di centrodestra e centrosinistra in evidente difficoltà.
Il centrodestra, teoricamente più compatto, si è impantanato in Campania, Puglia e Veneto, dove ancora non si riesce a trovare un accordo sui nomi dei tre candidati presidenti di Regione. L’unità della coalizione di Meloni rischia di uscire ammaccata sotto i colpi dei personalismi locali.
Non va meglio sul fronte opposto, dove il centrosinistra ha almeno scelto i candidati. Ma il prezzo da pagare è stato alto soprattutto in Campania e in Puglia. Al momento il campo largo sembra più una tregua armata che un progetto politico condiviso.
In questo teatrino, il dibattito sui contenuti è stato il grande assente insieme a una discussione seria su sanità, lavoro, autonomie e fondi europei.