Forza Italia voterà a favore della revoca dell'immunità parlamentare per Ilaria Salis, l'attivista italiana a processo in Ungheria per una presunta aggressione avvenuta a Budapest nel febbraio del 2023, durante una manifestazione neofascista.
Lo ha annunciato ieri il segretario nazionale degli azzurri, Antonio Tajani, a nome degli esponenti di Forza Italia al Parlamento Europeo, attirandosi critiche e accuse di scarso garantismo.
La decisione arriva dopo giorni di polemiche in Italia e in Europa per il verdetto della Commissione Giuridica dell'UE (JURI), che ha rigettato la richiesta del governo ungherese di revocare la protezione parlamentare per l'esponente di Alleanza Verdi Sinistra.
La parola adesso passa al Parlamento Europeo, che dovrà esprimersi sulla vicenda. Il voto in plenaria, previsto per ottobre metterà definitivamente fine alla vicenda.
Anche Forza Italia, come Fratelli d'Italia e Lega, voterà a favore della revoca dell'immunità parlamentare dell'eurodeputata italiana Ilaria Salis.
Ieri Antonio Tajani lo ha annunciato alla festa del partito a Telese Terme (Benevento), spiegando che la decisione è dovuta al fatto che i reati di cui è accusata l'attivista italiana in Ungheria sono stati commessi prima della sua elezione al Parlamento Europeo.
Al momento dell'elezione, Ilaria Salis era ai domiciliari a Budapest, dove era in corso il processo a suo carico che è stato immediatamente sospeso e le è stato concesso di ritornare in Italia.
Ha spiegato Tajani anticipando il voto di Forza Italia al Parlamento Europeo.
Il leader di Forza Italia, inoltre, ha rigettato le accuse di non essere garantisti anche con gli avversari politici.
Tuttavia, questa lettura strettamente giuridica è stata giudicata – soprattutto a sinistra – come una foglia di fico per mascherare una scelta politica.
Il vicepremier ha anche risposto allo striscione affisso due giorni fa da CasaPound all'esterno della sede occupata a Roma: “Tajani antifascista, amico della Salis”.
Lo striscione è stato esposto dopo il voto in Commissione del Ppe – il gruppo di Forza Italia in Europa – contrario alla revoca dell'immunità per l'attivista italiana.
Ha scandito con fermezza Tajani.
Oggi è arrivata la replica del movimento di estrema destra che in una nota ha scritto:
Storicamente, Forza Italia ha sempre fatto della tutela delle garanzie individuali un proprio vessillo, spesso ponendosi come baluardo contro derive giustizialiste.
Tuttavia, la posizione assunta sul caso Salis ha sollevato dubbi sulla coerenza di questa linea, con molte voci che accusano il partito di adottare un garantismo "a corrente alternata".
La segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, ha evidenziato che:
Ma è tra Benedetto della Vedova e Maurizio Gasparri che lo scontro si è fatto particolarmente acceso, con un botta e risposta a distanza al veleno.
Ha scritto in un lungo post sui social il deputato di +Europa.
In una situazione complessiva che toglie il fiato, ho trovato incomprensibili le posizioni espresse da Forza Italia, sia dall’On. Moratti che dal Ministro Tajani, sulla revoca dell’immunità parlamentare a Ilaria Salis, sui cui deciderà a breve il Parlamento europeo. Che siano…
— BenedettoDellaVedova???????????????? (@bendellavedova) September 27, 2025
Il senatore di Forza Italia ha replicato a stretto giro.
Ha dichiarato Gasparri che poi ha concluso:
In conclusione il caso Salis rappresenta per Forza Italia un banco di prova difficile, che rischia di compromettere la credibilità di un’identità garantista faticosamente costruita in anni di opposizione ai giustizialismi.