Nelle ultime ore la Global Sumud Flotilla ha ripreso il viaggio verso Gaza, dove l'obiettivo è rompere il blocco navale imposto da Israele per consegnare generi alimentari e di prima necessità alla popolazione palestinese stremata dalla fame e dalla guerra.
La missione umanitaria ha subito dei rallentamenti a causa di guasti tecnici, che hanno costretto alcune imbarcazioni (civili e non militari) a una sosta tecnica nell'isola di Creta. Le imbarcazioni, adesso, secondo quanto comunicato dagli organizzatori su Telegram, dovrebbero arrivare a Gaza entro 4/7 giorni.
Una settimana scarsa di navigazione che tuttavia è costellata da insidie e rischi. Nei giorni scorsi, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha lanciato un appello agli organizzatori della spedizione, affinché evitino di forzare il blocco militare e accettino la proposta di canali istituzionali per la consegna degli aiuti.
Un appello che non è stato accolto. Oggi, domenica 28 settembre, la portavoce italiana della Sumud Flotilla ha incontrato il ministro della difesa Guido Crosetto e diversi leader dell'opposizione.
Il ministro della Difesa ha ribadito i rischi a cui va incontro la spedizione e che il governo italiano non sarà in grado di proteggerli una volta che saranno usciti da acque internazionali.
Nel caos di voci e notizie che si rincorrono, qualche informazione certa arriva dal canale Telegram dell'organizzazione umanitaria.
Nelle ultime ore, infatti, le navi Yulara e Catalina hanno ripreso il viaggio verso Gaza, dopo una breve sosta tecnica in Grecia, necessaria per riparare dei guasti meccanici.
Secondo quanto comunicato dagli organizzatori, le imbarcazioni si troverebbero a poco meno di 900 chilometri da Gaza e l'arrivo è stimato tra i quattro e i sette giorni. Gli organizzatori hanno anche comunicato che si aspettano di entrare nella "zona ad alto rischio" entro due giorni.
È stata costretta, invece, a fermarsi la 'Familia', la nave ammiraglia. L'equipaggio è stato trasferito su altre imbarcazioni. Tra loro ci sono anche l'attivista Greta Thunberg e l'ex sindaca di Barcellona Ada Colau.
Le imbarcazioni della Flotilla, quindi, dovrebbero arrivare Gaza entro una settimana al massimo.
Al momento le imbarcazioni navigano ancora in acque internazionali e sono seguite dalle navi della Marina Militare italiana, ma una volta che saranno entrate nelle acque territoriali palestinesi, il governo italiano non potrà più proteggerle.
Si tratta di una missione ad altissimo rischio.
Il ministro della Difesa Guido Crosetto lo ha ribadito anche oggi alla portavoce italiane della Global Sumud Flotilla, Maria Elena Delia.
ha spiegato Crosetto.
L’obiettivo dichiarato della Flotilla, aggiunge, "è quello di aiutare il popolo di Gaza", ma
La mediazione del governo, tuttavia non ha dato i risultati sperati. Maria Elena Delia, infatti, ha confermato ad Adnkronos che la missione verso Gaza prosegue.
Sempre nel pomeriggio, la portavoce della Flotilla ha incontrato anche la segretaria del Pd, Elly Schlein.
Continua anche il viaggio dei parlamentari italiani che si sono uniti alla missione della Flotilla. Nelle ultime ore, i deputati del PD Arturo Scotto e Annalisa Corrado hanno postato un video sui social in cui hanno annunciato che l'imbarcazione su cui viaggiano, la Karma, è partita in direzione Gaza.
Karma è ripartita. La missione umanitaria va avanti verso Gaza. pic.twitter.com/9sXX9IApVK
— Arturo Scotto (@Arturo_Scotto) September 27, 2025
Questa mattina, invece, il deputato del Movimento 5 Stelle, Marco Croatti, è intervenuto in collegamento con Idia 2025. Ad aprire il collegamento è stato il leader dei pentastellati Giuseppe Conte.
Nel suo intervento il parlamentare ha denunciato i continui attacchi subiti dalle imbarcazioni.