29 Sep, 2025 - 13:13

La Russia usa la flotta ombra per colpire l’Europa? Zelensky accende la miccia con nuove accuse

La Russia usa la flotta ombra per colpire l’Europa? Zelensky accende la miccia con nuove accuse

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha lanciato accuse senza precedenti contro Mosca sostenendo che la Russia starebbe utilizzando la “flotta ombra” di petroliere non solo per eludere le sanzioni internazionali ma anche per lanciare e controllare droni diretti contro le città europee. Le dichiarazioni arrivano mentre le tensioni tra Russia e Nato si fanno sempre più acute, con ripetute violazioni dello spazio aereo segnalate dai paesi dell’Alleanza. Questa nuova accusa, che intreccia la guerra energetica con la minaccia militare, aggiunge un ulteriore livello di complessità alla crisi.

Le nuove accuse di Zelensky

Il presidente Zelensky, nel suo discorso serale del 28 settembre 2025, ha commentato non solo le recenti violazioni dello spazio aereo della Nato da parte di droni e jet russi, ma anche un presunto utilizzo della cosiddetta “flotta ombra” da parte di Mosca.

Secondo quanto riferito, citando fonti dell’intelligence, la Russia starebbe impiegando petroliere per “lanciare e controllare” droni diretti contro le città europee.

“... ora ci sono informazioni di intelligence secondo cui i russi stanno utilizzando le petroliere per lanciare e controllare i droni che lanciano contro i Paesi europei”, ha affermato Zelensky.

Le dichiarazioni del leader ucraino giungono in un momento di tensione crescente tra Mosca e gli stati membri della Nato.

Il 10 settembre, la Polonia ha annunciato l’incursione di oltre 20 droni russi nel proprio spazio aereo. A seguire, anche altri due paesi del fianco orientale dell’Alleanza, Romania ed Estonia, hanno denunciato episodi analoghi.

Sebbene siano ancora in corso verifiche per accertare se si tratti di incidenti o di azioni intenzionali, le preoccupazioni restano alte.

Parallelamente, Mosca continua a intensificare gli attacchi contro l’Ucraina. Kiev, consapevole della necessità di mantenere la pressione su Mosca, ha chiesto al presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, armi più potenti per invertire il corso della guerra e costringere Vladimir Putin ad avviare i colloqui di pace.

Nuove sanzioni e pressione diplomatica

Nel corso del suo discorso del 28 settembre, Zelensky non si è limitato a rivelazioni allarmanti ma ha anche sollecitato l’applicazione di ulteriori sanzioni alla Russia invocando in particolare il 19esimo pacchetto di misure restrittive dell’Unione Europea.

“Questa è un’ulteriore prova del fatto che il Mar Baltico e gli altri mari dovrebbero essere chiusi alle petroliere russe, almeno per quanto riguarda la flotta ombra”, ha dichiarato il presidente ucraino.

Il nuovo pacchetto di sanzioni, approvato il 19 settembre, prevede misure specifiche contro le minacce ibride e si concentra non solo su banche, aziende e compagnie energetiche ma anche sulle petroliere della cosiddetta flotta ombra russa. Per Kiev, colpire questa rete rappresenta un passo cruciale per limitare le risorse economiche che alimentano la macchina bellica di Mosca.

Zelensky, attraverso queste dichiarazioni, prosegue la sua strategia di pressione diplomatica e politica mirando a indebolire il principale sostegno economico del Cremlino: l’export di petrolio.
Ma che cosa si intende esattamente per flotta ombra?

Che cos’è la “flotta ombra” russa

Il termine descrive un vasto network di petroliere private, spesso registrate sotto bandiere di paesi terzi, che la Russia utilizza per esportare petrolio e derivati eludendo le sanzioni occidentali imposte dopo l’invasione dell’Ucraina.

Queste navi, spesso vecchie e con assicurazioni opache, hanno la possibilità di sfuggire al monitoraggio internazionale. Il Cremlino così riesce a mantenere flussi costanti di petrolio verso Asia, Medio Oriente e Africa aggirando non solo le restrizioni europee ma anche il tetto massimo di prezzo.

Secondo analisti del settore marittimo, questa rete consente a Mosca di garantire entrate miliardarie che finanziano il bilancio statale e lo sforzo bellico. La cosiddetta flotta ombra rappresenta dunque una leva economica e strategica fondamentale per il Cremlino, in grado di sostenere la guerra nonostante le sanzioni.

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