29 Sep, 2025 - 13:31

Elezioni Moldavia, vince il partito anti-russo: esulta la politica italiana ma c'è davvero da essere felici?

Elezioni Moldavia, vince il partito anti-russo: esulta la politica italiana ma c'è davvero da essere felici?

Vince l'Europa, perde Vladimir Putin e i suoi fedelissimi in Moldavia. Questo è il messaggio che passa sui principali quotidiani nelle ultime ore, da quando sono stati resi noti i risultati delle elezioni parlamentari che si sono tenute in Moldavia nella giornata di ieri, 28 settembre 2025.

A spuntarla è stato il partito di Maia Sandu, animato da valori europeisti e contrario alle possibili ripercussioni russe sul Paese. 

La Moldavia infatti ospita una grande comunità nella regione più a est, e questo è motivo di preoccupazione a fronte della guerra che da tre anni infuria tra Ucraina e Russia.

La politica italiana, così come quella europea, esulta. La vittoria democratica di Sandu è la dimostrazione che Putin si può battere alle urne e che l'influenza filorussa conosce dei limiti quando si scontra con l'esercizio democratico in Paesi che ambiscono a entrare nell'Ue.

Da Fratelli d'Italia al Partito Democratico, sono tanti gli esponenti di Camera e Senato che si sono congratulati con Sandu.

Tuttavia, ci sono aspetti che vanno considerati prima di esultare. Anzitutto, le contestazioni del partito filorusso, che ha registrato il 24% e che potrebbe, con l’assist di Mosca, rivendicare una presunta vittoria.

Il portavoce del Cremlino, Dmitrij Peskov, ha subito dichiarato – appena reso noto il risultato – che saranno valutate le accuse di brogli. Il secondo punto riguarda proprio l'Ue: la Moldavia ha iniziato un processo di adesione che potrebbe richiedere anni e molto tempo.

La vittoria in Moldavia di Maia Sandu

Piovono congratulazioni per Maia Sandu e per il suo partito. Alle elezioni parlamentari in Moldavia, la Commissione elettorale centrale ha comunicato che il Partito d’Azione e Solidarietà, formazione filo-europea, ha conquistato la maggioranza dei consensi.

Secondo i dati diffusi e ripresi dall’agenzia Tass, il partito avrebbe superato il 50% dei voti con oltre il 99% delle schede scrutinate.

Tra le altre forze politiche, il Blocco Patriottico di orientamento filo-russo si sarebbe attestato intorno al 24%, mentre altre liste, come Alternativa, Il Nostro Partito e Democrazia in Patria, avrebbero raccolto percentuali minori, portando complessivamente l’opposizione a poco meno della metà dell’elettorato.

Sulla scena internazionale non sarebbero mancati i commenti. La presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, avrebbe definito il risultato un passo storico verso l’Europa, sostenendo che i cittadini moldavi avrebbero scelto democrazia, speranza e opportunità.

A queste dichiarazioni si sarebbero aggiunte le congratulazioni del cancelliere tedesco Friedrich Merz, del presidente francese Emmanuel Macron e del premier polacco Donald Tusk.

In un messaggio congiunto, i tre leader avrebbero sottolineato l’impegno della Moldavia per la democrazia in un momento cruciale e ribadito che il Paese avrebbe dimostrato di non voler lasciare alla Russia la possibilità di influenzarne il futuro, orientato a pace e libertà. Non è mancato il commento del presidente ucraino Zelensky:

virgolette
La Russia non è riuscita a destabilizzare la Moldavia anche dopo aver speso enormi risorse per indebolirla e corrompere chiunque potesse

Esulta anche l'Italia

I complimenti dall'Italia non sono mancati. I principali esponenti dei partiti della maggioranza e dell'opposizione hanno esultato per la vittoria contro quello che è stato definito "fronte filorusso". Il copresidente del gruppo Ecr al Parlamento europeo, Nicola Procaccini, ha dichiarato:

virgolette
I moldavi hanno resistito a intimidazioni e disinformazione, scegliendo il percorso europeo contro le intenzioni distruttive della Russia

Il vicepresidente della Commissione europea, Raffaele Fitto, legato a FdI, si è unito al parere di Procaccini:

virgolette
L’esito delle elezioni in Moldavia è chiaro: in un momento cruciale, i cittadini hanno scelto la via dell'Europa. Per un futuro di pace, democrazia e libertà

Commenti positivi sono arrivati anche dal Partito Democratico e da +Europa. Un deputato della formazione europeista ha auspicato che ora la Moldavia possa essere sostenuta nel suo ingresso nell'Ue.

C'è davvero da essere felici?

Democrazia, libertà e un futuro radioso. Sono queste le parole spese oggi per il risultato elettorale in Moldavia. Tuttavia, ci sono degli aspetti da valutare che potrebbero rendere più amaro l'esito delle urne.

Primo fra tutti, la reazione immediata del Cremlino, che ha storto il naso di fronte al risultato elettorale: Mosca è cauta nel valutare l’esito delle elezioni in Moldavia, e le accuse di brogli del partito filorusso sconfitto dagli europeisti sono state rilanciate dal portavoce Peskov nelle scorse ore.

Da quanto riporta il Cremlino, centinaia di migliaia di moldavi sarebbero stati privati della possibilità di votare sul territorio della Federazione Russa, perché erano stati aperti solo due seggi elettorali. Una circostanza che apre a possibili dissapori tra Ue e Russia in un momento già teso.

E il secondo punto? L'ingresso della Moldavia nell'Unione Europea. Il processo si preannuncia molto lungo, soprattutto alla luce dei progressi dei negoziati che già un anno fa non apparivano incoraggianti. In gran parte dei capitoli sono necessari "notevoli sforzi" da parte di Chișinău.

Sforzi che dovranno essere sostenuti dall'Ue e che potrebbero avere ripercussioni nel lungo termine. La Commissione ha approvato per il periodo 2025-2027 un pacchetto di sostegno per la Moldavia del valore di €1,8 miliardi, per facilitare le riforme, migliorare infrastrutture, energia e integrazione nel mercato unico europeo, ma questa cifra potrebbe non essere sufficiente.

LEGGI ANCHE