29 Sep, 2025 - 17:30

Europa verso l’apocalisse nucleare? Vannacci contro Zelensky: “Così Kiev ci porta sull'orlo del baratro”

Europa verso l’apocalisse nucleare? Vannacci contro Zelensky: “Così Kiev ci porta sull'orlo del baratro”

Zelensky sa di non poter vincere la guerra con la Russia e allora vuole trascinare anche l’Europa e la NATO.

A sostenerlo è Roberto Vannacci, ex generale e vicesegretario della Lega, che ha offerto la sua interpretazione delle recenti dichiarazioni del presidente ucraino, secondo cui l’Italia potrebbe essere il prossimo bersaglio della Russia.

Per l’ex generale della Lega si tratterebbe di un tentativo deliberato di estendere il conflitto con la Russia a livello continentale. Un tentativo che se dovesse avere successo sarebbe il preludio sarebbe il preludio alla Terza Guerra Mondiale.

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Credo che Zelensky stia continuando la sua perfida e pericolosa strategia che si basa sul tentativo di coinvolgimento diretto della Nato e dell'Ue in un conflitto che non riguarda queste due organizzazioni internazionali.

Ha, infatti, dichiarato in un’intervista ad Affaritaliani.

Ecco, allora, come Vannacci ha commentato le parole di Zelensky sull’attacco della Russia all’Italia.

Vannacci contro Zelensky: “Ci porta sull'orlo del baratro della distruzione termonucleare”

Secondo l’ex generale della Lega, il presidente ucraino starebbe cercando di instaurare un clima di paura e insicurezza, con lo scopo di spingere l’Europa verso un conflitto diretto con la Russia. Vannacci definisce ‘irresponsabile’ l’approccio di Kiev perché rischia di ‘portarci sull’orlo del baratro della distruzione termonucleare reciproca’.

L'atteggiamento di Zelensky aumenterebbe il rischio di una guerra nucleare tra potenze, perché cercherebbe un’escalation del conflitto, coinvolgendo anche paesi NATO (come l’Italia).

Un allarme che arriva a distanza di 24 ore dalle inquietanti dichiarazioni del leader ucraino sulla possibilità di un attacco di droni russi all'Italia, sulla falsariga di quanto già sta accadendo nei paesi del fronte est della NATO.

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L'irresponsabile approccio di Kiev si basa su una strategia ben evidente basata su tre principali linee di sforzo.Instaurazione di un clima di terrore e paura: paventando, oltre ogni altra spiegazione razionale, che gli Stati europei siano il prossimo obiettivo militare del Cremlino;propaganda: diffondendo notizie false o dando valore di pericolosità estrema a eventi altrimenti riconducibili alla quasi normalità (sconfinamenti negli spazi aerei);e vittimismo: facendo apparire le attività conflittuali della Russia contro l'Ucraina (solo quelle) come un crimine contro l'umanità intera.

spiega Vannacci.

La Russia attacca l’Italia? L’opinione del vicesegretario della Lega

Lo scopo finale, secondo il vice di Matteo Salvini, non sarebbe la sicurezza dell’Europa, bensì il disperato tentativo di non perdere una guerra che sarebbe consapevole di non poter vincere.

Vannacci crede che l’Ucraina non abbia i mezzi per vincere contro la Russia da sola, e che stia cercando di ottenere un intervento militare diretto dell’Occidente.

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Il fine è chiaro: cercare di vincere una guerra che, nonostante le sue precedenti roboanti dichiarazioni, non potrà mai vincere senza l'intervento diretto di attori esterni.”

Accusa Vannacci che poi critica l’Unione Europea che, nel frattempo “si suicida energeticamente ed economicamente nel promuovere la guerra a oltranza e nel rifiutare ogni approccio negoziale accettabile con la Russia”.

Il generale italiano conclude il suo ragionamento con un monito:

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“La pace di oggi ci costerà sicuramente, ma la pace di domani ci costerà molto di più di quella di oggi.

Un conflitto “a orologeria” che rischia di esplodere in tutta Europa

Per chi condivide la linea di Vannacci, la strategia di Kiev appare sempre più come un’escalation calcolata. L’Ucraina, consapevole dei propri limiti militari e della progressiva erosione del sostegno internazionale, starebbe spingendo i governi europei verso un punto di non ritorno: l’intervento diretto.

Dichiarazioni come quella su un presunto attacco russo imminente all’Italia — prive, al momento, di conferme oggettive — sembrano costruite appositamente per generare allarme nell’opinione pubblica e costringere i vertici politici a schierarsi in modo più netto.

Il rischio, però, è che si cada nella trappola di una guerra nucleare che nessun cittadino europeo ha mai votato né desiderato.

 

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