01 Oct, 2025 - 18:12

Trump cerca di spaventare Putin e evoca la terza guerra mondiale: ecco cosa è emerso dalla riunione a Quantico

Trump cerca di spaventare Putin e evoca la terza guerra mondiale: ecco cosa è emerso dalla riunione a Quantico

Donald Trump ha parlato a Quantico davanti ai massimi vertici militari, evocando apertamente lo spettro della terza guerra mondiale. Tra avvertimenti a Putin, richiami al nucleare e la nuova linea dura del “Dipartimento della Guerra”, il messaggio lanciato dal presidente americano è chiaro: l’America non farà passi indietro.

La riunione a Quantico 

Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, il 30 settembre 2025, ha tenuto un discorso a centinaia di generali americani a Quantico, Virginia. La riunione è stata convocata dal segretario della Difesa e ha segnato numerosi messaggi che l’amministrazione americana vuole mettere sul campo.

Il cambiamento della linea politica e diplomatica di Trump si fa sentire anche nell’esercito. Il presidente Trump aveva già dato i primi segnali di un approccio più aggressivo quando ha cambiato il nome del Dipartimento della Difesa in “Dipartimento della Guerra”, denominazione che era stata abbandonata negli anni ’40.

Trump tra ruolo di pacificatore e politica muscolare

Durante il suo discorso Trump è passato da un argomento all’altro. Uno dei punti più spinosi è stata  l’escalation con la Russia.

Trump vuole rendere l’America di nuovo grande mettendo il suo paese in primo piano. Questo è stato ciò che ha ripetuto fin dalla campagna elettorale del 2024. Ha anche più volte affermato che non vuole combattere le guerre degli altri. Si è proposto infatti come un “pacificatore” e, da quando ha assunto l’incarico nel mese di gennaio, ha messo sul campo l’impegno diplomatico per porre fine alla guerra.

Nel suo ruolo di pacificatore salvaguarda fermamente gli interessi americani. Trump rivendica di aver risolto 7 conflitti in 7 mesi del suo secondo mandato e sogna di ricevere il premio Nobel per la pace. Allo stesso tempo, però, ha bombardato l’Iran e lo Yemen e ha condotto attacchi contro imbarcazioni nei Caraibi.

Lo scontro con Mosca e le minacce nucleari

Mentre la scena internazionale sembra farsi sempre più tesa, il presidente americano, nel suo discorso a Quantico, ha lanciato un avvertimento a Putin facendo riferimento a bombe nucleari e alle minacce arrivate da Mosca.

Trump ha confermato l’invio di “uno o due sottomarini” verso le coste russe, sostenendo di aver agito “per sicurezza” in risposta alle minacce nucleari avanzate circa tre mesi fa dall’ex presidente russo Dmitry Medvedev.

Il riferimento di Trump risale all’estate. Nei primi giorni di luglio, Trump ha avuto una faida con Medvedev che lo aveva accusato di “gioco dell’ultimatum” dopo che Trump aveva minacciato la Russia di dazi secondari se non avesse raggiunto un accordo con l’Ucraina, salvo poi modificare i termini di scadenza.

Medvedev aveva utilizzato toni aspri, affermando che “ogni nuovo ultimatum è una minaccia e un passo verso la guerra.” Trump aveva quindi avvertito Medvedev di “fare attenzione alle parole”. A quel punto l’ex presidente russo aveva risposto citando “mano morta”, il nome informale di un sistema automatico sovietico di risposta nucleare.

Trump, in seguito, aveva annunciato di aver ordinato il posizionamento di due sottomarini nucleari nelle “regioni appropriate”.

Le rinnovate parole di Trump sono state nuovamente contestate da Medvedev, che ha deriso le dichiarazioni del tycoon definendole “nuovo episodio della serie thriller”.

“Come dice il proverbio, è difficile trovare un gatto nero in una stanza buia, soprattutto se non c’è”, ha affermato in un post su X.

Il discorso di Trump a Quantico non è stato solo un momento di retorica militare, ma un segnale politico preciso a Mosca e al mondo. Resta da capire se la strategia della deterrenza porterà stabilità o se, al contrario, rischierà di avvicinare l’incubo di una nuova escalation globale.

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