01 Oct, 2025 - 21:30

Flotilla, Cgil & Co. bloccano l’Italia: sciopero generale il 3 ottobre per Gaza e contro Meloni. Ecco cosa ci aspetta

Flotilla, Cgil & Co. bloccano l’Italia: sciopero generale il 3 ottobre per Gaza e contro Meloni. Ecco cosa ci aspetta

Nella serata di oggi, mercoledì 1 ottobre 2025, la Global Sumud Flotilla è stata bloccata da Israele a 70 miglia da Gaza. I primi attivisti sarebbero stati fermati. Il Ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha confermato che gli italiani saranno portati in Israele e poi espulsi. 

I sindacati Cgil e Usb hanno proclamato lo sciopero generale per venerdì 3 ottobre 2025. Nel pomeriggio di oggi, Maurizio Landini e i leader dei sindacati di base avevano annunciato l'intenzione di proclamare una mobilitazione improvvisa se Israele avesse bloccato la missione umanitaria per Gaza. 

Nelle prossime ore, il Paese rischia di essere nuovamente bloccato da nord a sud per un nuovo sciopero generale in segno di solidarietà alla missione della Flotilla a Gaza e, soprattutto, contro il governo Meloni.

In questi minuti, intanto, si stanno verificando manifestazioni e presidi di protesta in diverse città italiane.

Al momento, tuttavia, non si conoscono ancora le modalità precise dello sciopero a cui in serata ha deciso di aderire anche la Fiom, il più grande sindacato italiano dei metalmeccanici.

Flotilla, Cgil e Usb annunciano lo sciopero generale 

Subito dopo la notizia del blocco della Flotilla e del fermo degli attivisti da parte delle forze armate israeliane, la Cgil ha proclamato lo sciopero generale per venerdì 3 ottobre 2025,  "in difesa di Flotilla, dei valori costituzionali e per Gaza".

Lo sciopero generale nazionale comprenderà di tutti i settori pubblici e privati per l’intera giornata di venerdì, ai sensi dell’art.2, comma 7, della legge n.146/90. Durante lo sciopero generale, fa sapere la Cgil “saranno garantite le prestazioni indispensabili, come stabilito dalle regolamentazioni di settore”.

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“L’aggressione contro navi civili che trasportavano cittadine e cittadini italiani, rappresenta un fatto di gravità estrema. Non è soltanto un crimine contro persone inermi, ma è grave che il governo italiano abbia abbandonato lavoratrici e lavoratori italiani in acque libere internazionali, violando i nostri principi costituzionali”

Si legge nella nota con cui il primo sindacato italiano ha proclamato la mobilitazione.

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Oggi siamo di fronte alla necessità di ristabilire un diritto alla pace, per questo abbiamo ritenuto necessario, come Cgil con altre organizzazioni sindacali, usare lo strumento del diritto di sciopero.”

Aveva dichiarato nel pomeriggio di oggi il segretario nazionale Landini, a margine della conferenza stampa convocata alla Camera.

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“Di fronte all'eventuale blocco, arresto o sequestro, abbiamo dichiarato e confermiamo che siamo pronti alla proclamazione in modo tempestivo dello sciopero generale.

Stessa posizione dell’USB, che sui social ha scritto:

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 Aggredita la Global Sumud Flotilla: 3 ottobre sciopero generale, Israele attacca il diritto internazionale. Ora e il momento di bloccare tutto. 

Salvini alza il muro: “Non tollereremo che estremisti di sinistra portino in Italia il caos”

Durissima la reazione del vicepremier e ministro dei Trasporti Matteo Salvini, che valuta la precettazione. L’orientamento della Commissione di Garanzia per gli scioperi, infatti, ha già stabilito che la motivazione addotta dai sindacati non rientra nei casi che giustificano il mancato preavviso. 

In questi minuti, dopo la proclamazione dell'agitazione, il leader della Lega ha rincarato la dose attaccando Flotilla e sindacati:

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Irrispettosa la Flotilla, che in un momento decisivo per la diplomazia internazionale sceglie la provocazione. Irresponsabili i sindacati di sinistra, che aizzano le piazze danneggiando gli italiani.

Italia a rischio paralisi: ecco cosa aspettarsi domani

Al momento sappiamo che lo sciopero è stato proclamato per l'intera giornata del 3 ottobre 2025. Interesserà tutti i settori pubblici e privati, ma saranno garantite le prestazioni indispensabili. Non si conoscono ancora le fasce orarie dell'astensione.

Il rischio più evidente è quello di una mobilitazione senza regole, che potrebbe causare gravi disagi ai cittadini e bloccare il Paese. Porti, trasporti, logistica: settori vitali potrebbero fermarsi con effetti a catena.

I primi effetti si stanno riscontrando già in queste ore: la fermata Termini della metropolitana di Roma su disposizione delle forze dell'ordine a causa di un presidio in solidarietà con la Flotilla. Alcuni manifestanti hanno anche occupato le strade circostanti la stazione centrale di Roma, che le forze dell'ordine hanno "cinturato" consentendo il transito solo a chi è munito di biglietto.

A pagare saranno come sempre i cittadini comuni, gli stessi che i sindacati dicono di voler tutelare.

 

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