03 Oct, 2025 - 07:00

Meloni è irraggiungibile, vince anche i sondaggi: settimana da dimenticare per il PD e la sinistra

Meloni è irraggiungibile, vince anche i sondaggi: settimana da dimenticare per il PD e la sinistra

Fratelli d'Italia vola nei sondaggi e guarda tutti dall'alto, alleati e avversari politici.
Tra meno di 48 ore – domenica 5 e lunedì 6 ottobre – apriranno le urne in Calabria per l'elezione del nuovo presidente della Regione.

Centrodestra e centrosinistra ci arrivano con stati d'animo molto diversi. La coalizione di maggioranza è galvanizzata dalla riconferma di Francesco Acquaroli nelle Marche e dai sondaggi nazionali che certificano il dominio stabile di Giorgia Meloni.

Quello del centrodestra guidato da Giorgia Meloni è un trend positivo che non conosce battute d’arresto, quasi irraggiungibile con il suo 30% dei consensi.

A certificarlo in questi giorni è l'ultima Supermedia YouTrend/AGI sulle intenzioni di voto degli italiani a livello nazionale. Se si votasse oggi, non ci sarebbe partita per il centrosinistra: Fratelli d'Italia trascinerebbe ancora una volta il centrodestra a Palazzo Chigi.
 
Ecco allora cosa emerge dall'ultimo sondaggio politico sul gradimento dei partiti italiani

Meloni irraggiungibile: Fratelli d'Italia domina i sondaggi e trascina Lega e FI

I dati dell'ultimo sondaggio di YouTrend certificano il momento estremamente positivo del partito di Giorgia Meloni. Rispetto a due settimane fa (rilevazione del 18 settembre), Fratelli d'Italia sale al 30% (+0.2%), mantenendo un ampio vantaggio sul PD al secondo posto nelle preferenze degli italiani. 

A notevole distanza anche gli alleati di governo: Forza Italia sale all'8,9% (+0.3%), mentre la Lega arriva all'8,6%. Stabile Noi Moderati a 1%. 

In totale la coalizione del centrodestra resta stabile al 48,5% delle preferenze, un risultato che le consentirebbe comodamente la riconferma a Palazzo Chigi.

La matematica condanna (per ora) il Pd e il centrosinistra: ecco cosa dicono i numeri

Diversa la situazione all'opposizione uscita sconfitta dalle regionali nelle Marche e in affanno nei consensi.

Il Partito Democratico sale di 0,2 punti percentuali rispetto a due settimane fa e sale al 22%. Troppo poco per impensierire Giorgia Meloni. 

Otto punti di distanza a meno di due anni dalle elezioni sono una distanza considerevole da colmare soprattutto considerando la buona salute di cui sembra godere Fratelli d'Italia che da solo trascina tutto il centrodestra. 

La segretaria del Pd, Elly Schlein, ha molto di cui riflettere in queste ore soprattutto in merito ai compagni di viaggio del campo largo.

Il Movimento 5 Stelle questa settimana è salito al 13,2%, mentre Alleanza Verdi e Sinistra e perde lo 0,4% e scende al 6,3%. In questa formazione il centrosinistra racimola il 41,5% ancora molto lontano per impensierire la maggioranza.

Solo Carlo Calenda può salvare l'Alleanza progressista 

In aiuto dell'alleanza progressista formata da PD-M5S e AVS potrebbero arrivare gli ex partiti del Terzo Polo. Azione, di Carlo Calenda scende al 3,2% (-0,4%), mentre Italia Viva di Matteo Renzi è salita al 2,4%.

+Europa di Riccardo Magi, infine, rimane all'1,9%. In totale raggiungono il 7,5%, sufficiente per consentire al centrosinistra in versione larghissima di superare seppur di misura il centrodestra.

Senza il supporto di Calenda, il campo largo raggiunge il 45,8%, troppo poco per mandare a casa l'attuale governo di centrodestra. Al momento l'unico a poter consegnare la vittoria a Elly Schlein e compagni è il leader di Azione che, tuttavia, non sembra intenzionato a collaborare.

 

 

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