"L'esito delle elezioni nelle Marche ha portato la sinistra a radicalizzare lo scontro", osserva un ministro. Nel giorno delle comunicazioni alle Camere del ministro degli Esteri, Antonio Tajani, sul Medio Oriente e, soprattutto, in vista della mobilitazione convocata per sabato e' palpabile la preoccupazione nel governo e nella maggioranza per un'impennata di tensione nelle piazze dopo il blocco israeliano degli italiani a bordo della Flotilla. E, sottotraccia, c'e' chi paventa il rischio di incidenti e di quel 'clima da Brigate rosse' evocato nei giorni scorsi. Proprio per gli sviluppi della vicenda Flotilla e della situazione internazionale, non e' detto che i leader del centrodestra si ritrovino per trovare un'intesa sulle prossime candidature alle Regionali. Ci sono i nodi di Veneto, Campania e Puglia da sciogliere ed e' soprattutto il primo dossier che blocca ancora l'intesa nella coalizione.
Dal Veneto leghista, dove Alberto Stefani da mesi ormai conduce una sorta di campagna elettorale de facto, in attesa dell'investitura ufficiale, arrivano notizie di un annuncio imminente. Ma la fretta del partito di Matteo Salvini non trova riscontro da parte degli alleati. "La situazione e' logorante, sui territori non si riescono neanche a fare 'santini' e manifesti", si sfoga un esponente della Lega. "Sembra che nessun voglia mollare", dice anche un 'azzurro', mentre una fonte parlamentare FdI sottolinea come il 'pacchetto' debba essere complessivo. Tradotto: occorrerebbe mettere sul tavolo anche la candidatura futura alla presidenza della Regione Lombardia. C'e' chi in FdI ribadisce la volonta' di rivendicare la poltrona del dopo Zaia ("ma qualora si andasse su altre direzioni ne prenderemmo atto", afferma un 'big' veneto di Via della Scrofa), e chi, sempre nel partito della premier, ipotizza un'intesa sulla maggioranza per FdI nel Consiglio regionale. Altro tema spinoso riguarda l'ex leghista Flavio Tosi. Passato da tempo con FI, dopo l'espulsione dal partito di Salvini, Tosi ha intenzione di candidarsi alla guida della lista 'azzurra'. Si profilerebbe, quindi, una sfida tra i due ex 'colonnelli' veneti della Lega degli anni Duemila, Tosi contro Zaia. Ma non solo. Tajani ha anche annunciato che FI intende rivendicare la candidatura a sindaco di Verona nel 2027, il che agiterebbe ancora di piu' le acque.