02 Oct, 2025 - 21:19

Ucraina, Zelensky trascina l'UE in guerra: "Uniti o sconfitti insieme"

Ucraina, Zelensky trascina l'UE in guerra: "Uniti o sconfitti insieme"

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha sollevato un vero e proprio ultimatum nei confronti dell’Unione Europea, chiedendo unità e azioni immediate contro le crescenti minacce della Russia. Zelensky ha sottolineato l’importanza di una difesa comune, sistemi anti-drone avanzati e il rafforzamento delle sanzioni contro Mosca, evidenziando il ruolo centrale dell’Ucraina nella sicurezza europea. 

L'ultimatum di Zelensky a Bruxelles

Il presidente Zelensky ha incontrato il 2 ottobre 2025 i leader dell'Unione Europea a Copenhagen. L’incontro arriva all’indomani del vertice dei leader del blocco, durante il quale si erano discussi senza risultati concreti il cosiddetto "muro dei droni", i prestiti a Kiev tramite beni russi congelati e l’adesione dell’Ucraina all’UE. La tensione è già alta a causa delle recenti segnalazioni di violazioni dello spazio aereo da parte di diversi paesi membri.

Già durante il viaggio verso la Danimarca, Zelensky non ha chiesto solo il sostegno continuo dei suoi alleati europei, ma ha lanciato un vero e proprio ultimatum a Bruxelles. Ha esortato il Consiglio Europeo a unire le forze per una difesa comune.

Il vertice dei leader del blocco dell’1 ottobre ha messo invece in luce le divergenze tra i paesi membri, tra cui anche Francia e Germania, confermando che la strada verso una risposta comune è lunga e complessa.

L’allarme ucraino e le richieste strategiche

Il leader ucraino ha lanciato un allarme, affermando chiaramente che la Russia avanzerà passo dopo passo se non si agisce subito, aggiungendo:

virgolette
Dobbiamo agire ora, uniti e forti. 

Ha sottolineato, inoltre, che l’Ucraina possiede un’esperienza unica “nella difesa da droni e missili” e quindi deve avere un ruolo centrale nella sicurezza europea.

Zelensky ha ribadito che la sicurezza dell’Europa è interconnessa e ha evidenziato l’urgenza di realizzare rapidamente sistemi di difesa contro i droni.

Ha inoltre chiesto l’attivazione del 19esimo pacchetto di sanzioni dell’UE e ha parlato dell’importanza di limitare le importazioni di risorse russe, in particolare petrolio, per indebolire Mosca.

Una volta giunto a Copenhagen, Zelensky ha alzato i toni, dichiarando:

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Non si è mai trattato solo dell’Ucraina; la Russia ha sempre mirato a distruggere l’Occidente e l’Europa.

Il suo discorso aumenta la pressione politica sull’Europa, sollecitando azioni comuni contro la Russia, il che potrebbe indirettamente coinvolgere i paesi europei in un conflitto più ampio se la situazione dovesse degenerare.

Zelensky non invoca attacchi offensivi da parte dell’Europa; il rischio di coinvolgimento europeo è principalmente strategico e politico: più solidarietà e misure di sostegno all’Ucraina possono esporre indirettamente i paesi dell’UE a ritorsioni o tensioni con la Russia.

Il monito di Putin e il contesto militare europeo

Durante il suo intervento al Valdai Discussion Club di Sochi, il 2 ottobre, il presidente russo, Vladimir Putin, ha avvertito che la Russia osserva con attenzione l’aumento della presenza militare in Europa.

Putin ha sottolineato l’importanza di essere preparati in un contesto internazionale caratterizzato da cambiamenti rapidi e profondi, richiamando l’attenzione sull’imprevedibilità delle attuali dinamiche globali e sulla necessità di assumersi responsabilità personali.

Il discorso di Zelensky aumenta la pressione sull’UE, invitando i leader europei a un’azione unitaria per proteggere il continente e sostenere l’Ucraina. Pur non invocando attacchi offensivi, le richieste del presidente ucraino evidenziano il delicato equilibrio tra solidarietà politica e rischio di tensioni con la Russia. Parallelamente, Putin avverte dell’importanza della preparazione e della responsabilità in un contesto internazionale instabile, indicando come le scelte strategiche europee avranno ripercussioni significative sulla sicurezza del continente.

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