Nervi a fior di pelle nel centrodestra italiano, dove la mancata revoca dell'immunità parlamentare a Ilaria Salis da parte del Parlamento Europeo ha dato vita a uno scaricabarile di accuse e recriminazioni.
Chi ha votato a favore di Ilaria Salis? La Lega accusa Forza Italia. Forza Italia replica accusando la Lega, ma il risultato non cambia: Ilaria Salis ha portato la maggioranza di governo sull'orlo dello psicodramma.
Botta e risposta a distanza tra i due vicepremier, Antonio Tajani e Matteo Salvini. Note stampa con accuse reciproche e dichiarazioni al vetriolo. Scontri verbali tra gli alleati impegnati a scambiarsi accuse di tradimento.
Nel centrodestra italiano è scoppiato il 'voto-gate' e a causarlo è stato il voto di Strasburgo sul caso Salis.
Il tam tam di sospetti e veleni è cominciato subito dopo la conclusione della votazione di ieri - martedì 7 ottobre 2025 - al Parlamento europeo, quando è apparso subito evidente che nel centrodestra qualcuno non aveva votato come avrebbe dovuto, o si era addirittura astenuto dall'esprimere la propria preferenza.
Qualcuno aveva tradito. Anzi forse più di qualcuno dal momento che all'appello del centrodestra mancavano almeno una quarantina di voti. Quaranta franchi tiratori 'nascosti' nelle file dei gruppi europei che avrebbero dovuto sostenere la revoca dell'immunità all'eurodeputata di AVS (Ppe, Ecr, Patrioti e destre europee).
In base alle dichiarazioni fatte alla vigilia del voto, infatti, quelli contrari avrebbero dovuto essere all'incirca 347, ma alla fine sono stati solo 305. Esattamente 42 in meno, che sarebbero stati più che sufficienti per cambiare l'esito della votazione finale.
Nel centrodestra italiano ed europeo, quindi, è scattata immediatamente la caccia al 'traditore', ma capire chi abbia deciso di salvare l'attivista italiana, tuttavia, è impossibile, poiché il Parlamento ha deciso di votare con lo scrutinio segreto. Circostanza che ha contribuito ad alimentare sospetti e diffidenze.
I primi a battibeccare su chi abbia votato e chi no per Ilaria Salis sono stati i due leader di Lega e Forza Italia: Matteo Salvini e Antonio Tajani.
Salvini ha commentato a caldo su X l'esito del voto accusando 'qualcuno che si dice di centrodestra' di aver votato per salvare 'la signora Salis' dal processo.
Accusata di lesioni aggravate potenzialmente letali e altre condotte criminose in concorso con altri, all'interno di un'organizzazione criminale.
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) October 7, 2025
Ma col trucchetto del voto segreto, richiesto dai gruppi di sinistra, anche qualcuno che si dice di “centrodestra” ha votato per… pic.twitter.com/a0ZHu0c4CZ
Immediata è arrivata la replica di Antonio Tajani che ha dichiarato:
Lo scontro più acceso, però, è stato quello tra l'eurodeputata della Lega e dei Patrioti Europei Silvia Sardone e il vicesegretario nazionale di Forza Italia, Stefano Benigni.
Ricordiamo che in Europa, Forza Italia è esponente di primo piano del Ppe, il partito dei Patrioti europei a cui appartiene anche la Presidente della Commissione Ursula von der Leyen.
Ha dichiarato senza mezze misure la vicesegretaria della Lega ad Affaritaliani.
Alle accuse di Sardone ha replicato Benigni con toni altrettanto aspri:
Benigni ha puntato il dito contro la Lega e contro i Patrioti che avrebbero condizionato il voto con le loro assenza.
Una tesi sostenuta anche dalla delegazione di Forza Italia al Parlamento Europeo che ha diffuso una nota per difendersi dalle accuse dell'alleato di governo:
La Lega accusa Forza Italia, Forza Italia punta il dito contro la Lega. Ma numeri alla mano, resta un dato: qualcuno, tra le fila di chi avrebbe dovuto votare per la revoca, ha fatto una scelta diversa, innescando una velenosa resa dei conti all'interno del centrodestra italiano, diviso tra accuse e sospetti.