Si chiude una delle partite politiche più importanti dell’anno per il centrodestra, sebbene l’intesa sia arrivata davvero tardi rispetto ai tempi previsti. La maggioranza è riuscita, dopo mesi di discussioni, a scegliere i candidati per Puglia, Campania e Veneto.
La decisione è giunta a margine di una riunione sulla legge di bilancio nella giornata di ieri, 8 ottobre 2025.
Le tre Regioni andranno al voto il 23 e 24 novembre ed erano da tempo oggetto di dibattito all’interno della coalizione di centrodestra, che alla fine ha preferito candidare un esponente meloniano per la Campania, un candidato civico per la Puglia e, a sorpresa, un leghista per il Veneto.
Una trattativa che punta a soddisfare tutti e tre i partiti della coalizione. Tuttavia, il peso dei candidati non sembra essere quello atteso: per la Campania il nome su cui ha puntato Meloni è il viceministro degli Esteri Edmondo Cirielli, penalizzato dai sondaggi se confrontato con il candidato del centrosinistra Roberto Fico.
In Puglia, dopo mesi di nomi altisonanti, si è giunti alla candidatura di Luigi Lobuono, ex presidente della Fiera del Levante e noto imprenditore barese. Un nome che nessuno si aspettava e che potrebbe diventare facilmente agnello sacrificale contro l’ex sindaco di Bari, Antonio Decaro, dato per vincitore dalla maggior parte dei sondaggi.
Infine, il Veneto, nodo cruciale per la stabilità della coalizione di governo e oggetto di non pochi dissidi. A spuntarla è la Lega con la candidatura di Alberto Stefani, 33enne vicesegretario leghista che potrebbe diventare il secondo più giovane presidente di Regione della storia repubblicana.
Mesi di dubbi, liti, guerre politiche tra Palazzo Chigi e Palazzo Madama, come quella sul terzo mandato, si sono chiusi nella giornata di ieri, quando il centrodestra ha sciolto finalmente le riserve sui candidati alle prossime elezioni regionali in Puglia, Campania e Veneto.
In attesa del voto che riguarderà la Toscana il prossimo 12 e 13 ottobre, il centrodestra può godersi le vittorie nelle Marche e in Calabria e guardare con ottimismo al futuro in Veneto.
Leggermente più difficile ottenere un buon risultato in Campania e in Puglia, dove si prevede una larga vittoria del centrosinistra.
I nomi proposti dalla maggioranza di governo sono per certi versi sorprendenti: l’ex presidente della Fiera del Levante Lobuono correrà per la Puglia, in Campania ci sarà – come si vociferava da tempo – il viceministro degli Esteri Edmondo Cirielli, infine in Veneto correrà il vicesegretario della Lega, Alberto Stefani.
Poco da dire per quanto riguarda Edmondo Cirielli, l’esponente meloniano e secondo di Tajani alla Farnesina. Il suo nome circolava ormai da tempo nella corsa alle Regionali in Campania, tuttavia ci sono stati importanti ritardi dovuti anche alle dinamiche interne del centrodestra locale.
Insomma, mancava solo l’ufficialità, arrivata nella giornata di ieri. La sfida contro Roberto Fico, ex presidente della Camera e candidato del centrosinistra, resta tuttavia molto complicata: i sondaggi premiano l’esponente 5S.
Sorprende il nome che arriva dalla Puglia. Negli scorsi mesi si è parlato tanto della possibilità che si candidasse per la Regione il deputato forzista Mauro D’Attis o il viceministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto.
Alla fine, il centrodestra pugliese ha deciso di ripiegare su Luigi Lobuono. L’ex presidente della Fiera del Levante sfiderà Decaro in una situazione in cui l’ex primo cittadino barese è nettamente favorito.
Infine il Veneto, dove ha avuto la meglio la proposta del presidente della Regione uscente, Luca Zaia: sarà il vicesegretario federale Alberto Stefani, probabilmente con la possibilità che il candidato di centrodestra in Lombardia nel 2028 venga avanzato da FdI.
Di queste tre Regioni, il centrodestra potrà realisticamente ambire solo al Veneto. Stefani è favorito per la successione di Zaia a Palazzo Balbi, anche se non è chiaro con quale percentuale potrebbe arrivarci. Sicuramente sarà difficile uguagliare le percentuali di gradimento del Doge.
Si mette male per Cirielli e Lobuono. In Campania e Puglia il centrosinistra è strafavorito, come hanno dimostrato i sondaggi pubblicati negli scorsi mesi.
Al centrodestra, tuttavia, potrebbe bastare la sola riconferma in Veneto, anche perché, come hanno spiegato i vertici del governo qualche mese fa, le Regionali non condizionano la stabilità di Palazzo Chigi.