09 Oct, 2025 - 16:14

Angela Merkel scarica le sue responsabilità sull’Ucraina: punta il dito contro Polonia e Stati baltici

Angela Merkel scarica le sue responsabilità sull’Ucraina: punta il dito contro Polonia e Stati baltici

Angela Merkel torna al centro dell’attenzione con un’intervista in cui analizza la guerra in Ucraina e il ruolo dell’Europa. L’ex leader CDU evidenzia le difficoltà diplomatiche dovute alla mancanza di coesione tra i Paesi europei e riflette sull’importanza di combinare diplomazia e rafforzamento militare per il futuro del continente.

Il ruolo di Angela Merkel nella politica europea

L’ex cancelliere tedesca, Angela Merkel, torna a far parlare di sé con un'intervista al media ungherese Partizan del 3 ottobre 2025. Tra le altre questioni ha commentato anche la guerra in Ucraina e le difficoltà diplomatiche legate al conflitto.

Merkel ha lasciato l'incarico di capo di governo nel dicembre 2021, dopo 16 anni al potere. Leader di lungo corso dell'Unione cristiano-democratica (CDU), le sue parole hanno una risonanza internazionale e sono destinate a far discutere l’opinione pubblica europea e mondiale.

Da quando Merkel ha lasciato la politica, la scena internazionale è cambiata drasticamente. Oochi mesi dopo, il 24 febbraio 2022, è scoppiata la guerra tra Russia e Ucraina. Durante i suoi anni al potere, Merkel ha avuto un ruolo centrale all’interno dell’Unione europea e nel processo di mediazione tra Kiev e Mosca.

Dopo lo scoppio della guerra in Ucraina nel 2014, Angela Merkel e l'allora presidente francese, François Hollande, furono tra i mediatori principali che portarono al Protocollo di Minsk del 2014, seguito da un secondo accordo nel 2015, con l’obiettivo di porre fine al conflitto armato nel Donbass.

Questi tentativi diplomatici non portarono a una pace duratura ma solo a un congelamento temporaneo della guerra. Merkel ha riconosciuto che i protocolli non erano perfetti ma hanno permesso a Kiev di rafforzare le proprie capacità difensive.

Una delle immagini più iconiche dei suoi anni a Berlino risale all’incontro del G7 del 2017, simbolo sia della tensione sulle questioni commerciali sia della forza europea nel controbilanciare decisioni globali.

L’impatto della pandemia e le difficoltà nel negoziare con Mosca

Secondo Merkel, la pandemia di coronavirus ha avuto un impatto storico sulla scena internazionale. L’impossibilità di incontrarsi in persona nel 2021 e la mancata partecipazione di Vladimir Putin al G20 hanno indebolito i meccanismi di dialogo e compromesso. Per Merkel, le videochiamate non hanno avuto lo stesso peso degli incontri faccia a faccia e questo potrebbe aver influito anche sulla situazione in Ucraina.

"Nel giugno 2021, ho avuto la sensazione che Putin non prendesse più sul serio gli accordi di Minsk", ha dichiarato Merkel. Di conseguenza, l’ex cancelliera ha sostenuto insieme al presidente francese, Emmanuel Macron, la creazione di un nuovo formato di negoziazione in cui l’Unione europea avrebbe trattato direttamente con Mosca. Tuttavia, Merkel ha affermato che questo progetto non ha ricevuto supporto da alcune nazioni, in particolare dagli Stati baltici e dalla Polonia, “perché temevano che non avremmo avuto una politica comune nei confronti della Russia”.

Pur non potendo garantire che avrebbe potuto evitare lo scoppio del conflitto, Merkel ha offerto la propria prospettiva sul ruolo dell’Europa e sul suo impegno per la diplomazia e la stabilità nel continente.

Prospettive future e rafforzamento europeo

Merkel si è espressa su quello che, secondo lei, l’Europa dovrebbe fare nello scenario post-guerra. Ha affermato che il vecchio continente dovrebbe essere più forte dal punto di vista militare senza però chiudere i canali della diplomazia.

Le sfide attuali sono diverse e il peso dell’Europa sembra cambiato rispetto al passato. Uno scatto allo Studio Ovale del 18 agosto 2025, in seguito al vertice tra Trump e Putin in Alaska il 15 agosto, mostra come gli alleati europei sostengano il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ma allo stesso tempo la foto evidenzia uno sbilanciamento del potere.

Durante l’intervista a Partizan, Merkel ha indicato fiducia nella possibilità di cooperazione europea sottolineando l’importanza di un impegno comune.

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