10 Oct, 2025 - 13:49

Malumori Lega-FdI, l'avviso di Romeo: "A rischio l’accordo sul candidato sindaco di Milano'

Malumori Lega-FdI, l'avviso di Romeo: "A rischio l’accordo sul candidato sindaco di Milano'

Non accennano a placarsi i malumori della Lega in Lombardia. Dopo l’accordo tra i leader del centrodestra sulle prossime elezioni regionali in Veneto, Campania e Puglia, è ormai chiaro come, alle future regionali lombarde, sarà Fratelli d’Italia a rivendicare la guida della Regione.

A confermarlo è stato lo stesso Matteo Salvini, che ha parlato del “diritto del primo partito della coalizione” a guidare la locomotiva d’Italia. Il voto in Lombardia dovrebbe tenersi naturalmente nel 2028, dopo le elezioni politiche, anche se in ambienti della maggioranza si ragiona sulla possibilità di anticipare la consultazione di un anno.

Le tensioni nate dal solo annuncio sul futuro politico della regione rischiano ora di pesare su un’altra partita cruciale per il centrodestra: la scelta del candidato sindaco di Milano, dove si voterà nella primavera del 2027.

Romeo mette in guardia Fratelli di Italia a Milano

A spiegarlo con chiarezza è stato il segretario della Lega Veneta, il senatore Massimiliano Romeo, che in queste ore si è fatto portavoce dell’insoddisfazione e della rabbia che attraversano il partito lombardo di fronte all’atteggiamento “pigliatutto” di Fratelli d’Italia.

“Credo che FdI abbia sottovalutato le tensioni che le loro pretese possono creare all’interno della Lega e, di conseguenza, nel centrodestra” — ha dichiarato oggi Romeo, indicando chiaramente il rischio di ripercussioni su scelte cruciali, “come quella del candidato alle comunali di Milano”.


Il dibattito sul candidato del centrodestra a Milano

Nonostante manchi ancora un anno e mezzo al voto, il tema del candidato del centrodestra alle prossime comunali di Milano è già da tempo al centro del dibattito nella coalizione.

Forza Italia, in linea con le recenti posizioni espresse per le regionali, ritiene che il candidato debba provenire dal mondo civico, in modo da attrarre il maggior numero di consensi, soprattutto nell’area moderata. Di diverso avviso Fratelli d’Italia e, in particolare, il presidente del Senato Ignazio La Russa, convinto che la candidatura debba essere espressione del mondo della politica.

Il profilo potrebbe coincidere con quello di Maurizio Lupi, leader di Noi Moderati, il cui nome circola da mesi nel toto-candidati, favorito anche per il sostegno del partito di Giorgia Meloni.

La Lega potrebbe ora scegliere di ostacolare questa proposta, magari rivendicando la guida di Milano in cambio della Lombardia, sempre che Forza Italia decida – ipotesi al momento poco probabile – di farsi da parte nella partita.


La frattura sul caso San Siro

A Milano, peraltro, già nelle ultime settimane il clima in casa centrodestra non è stato dei migliori. Solo pochi giorni fa, il voto in Consiglio comunale sulla cessione dello Stadio San Siro e delle aree limitrofe alle società Milan e Inter ha provocato una frattura significativa nel centrodestra milanese.

L’approvazione della cessione, contrastata da Lega e Fratelli d’Italia, è stata resa possibile solo grazie all’astensione di Forza Italia, i cui consiglieri hanno abbandonato l’aula al momento del voto.

“Ormai siete la stampella di Beppe Sala” ha tuonato pubblicamente la leghista Silvia Sardone dopo il voto. “Sei in consiglio comunale per amministrare o per urlare?” le ha replicato il coordinatore lombardo di FI, Alessandro Sorte, rivendicando una scelta compiuta per la città, anche a costo di una frattura all’interno del centrodestra.

Sul tema è intervenuto anche il presidente del Senato, Ignazio La Russa, che cercando di ridimensionare le tensioni e di sminare il campo ha parlato di un errore di Forza Italia “più nei modi che nella sostanza”.


Salvini prende tempo

Le turbolenze degli ultimi giorni complicano, quindi, la trattativa interna al centrodestra. Tuttavia, come ha sottolineato più volte Matteo Salvini, il voto – sia in Lombardia sia a Milano – è ancora lontano. C’è dunque tempo per riparare le fratture e, nelle speranze del leader della Lega, per riequilibrare i rapporti di forza in vista delle prossime elezioni politiche.

Oggi, intanto, i leader del centrodestra si riuniranno a Firenze per la chiusura della campagna elettorale di Alessandro Tomasi, candidato della coalizione in Toscana, al voto questo weekend. Il centrodestra, insomma, continua a marciare unito, nonostante tutto.

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