10 Oct, 2025 - 20:10

Storia di Alberto Trentini: età, genitori, lavoro e fidanzata. Le accuse e dove è detenuto

Storia di Alberto Trentini: età, genitori, lavoro e fidanzata. Le accuse e dove è detenuto

In carcere da undici mesi, con capi d'accusa mai formalizzati. Il caso del cooperante italiano Alberto Trentini è iniziato il 15 novembre 2024, giorno in cui è stato fermato e arrestato in Venezuela, dove si trovava per lavoro con l'ONG "Humanity & Inclusion".

Stava viaggiando da Caracas a Guasdualito, nel sud-ovest del Paese per portare aiuti ad alcune comunità di persone con disabilità, quando è stato fermato a un posto di blocco insieme al suo autista.

La prima telefonata alla famiglia, che non aveva più avuto sue notizie da allora, è arrivata dopo oltre sei mesi di prigionia. Finora ha potuto sentire i suoi genitori solo tre volte: a maggio, luglio e ottobre 2025.

La storia di Alberto Trentini: il lavoro che l'ha portato in Venezuela

Originario di Lido di Venezia, dopo la laurea presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia, Alberto Trentini ha deciso di proseguire gli studi all'estero.

Si è specializzato in assistenza umanitaria e in Inghilterra ha conseguito un master in ingegneria delle acque e della salute.

Ha viaggiato molto, operando in Paesi come Etiopia, Grecia, Libano e Nepal, oltre che in Sud America. Può vantare vent'anni di missioni.

In Venezuela era arrivato il 17 ottobre per la ONG francese "Humanity & Inclusion", con l'obiettivo di aiutare persone con disabilità.

Meno di un mese dopo è stato arrestato.

Età, genitori e fidanzata

Originario del Lido di Venezia, Alberto Trentini ha 46 anni: è nato nel 1979. Li ha compiuti in carcere lo scorso 10 agosto.

I suoi genitori, Armanda Colusso ed Ezio Trentini, che abitano ancora a Lido di Venezia, avevano lanciato il loro primo appello al governo italiano lo scorso gennaio, chiedendo " tutti gli sforzi diplomatici possibili e necessari" per riportarlo a casa.

Da allora non hanno mai smesso di tenere alta l'attenzione sulla drammatica situazione del figlio, assistiti dall'avvocata Alessandra Ballerini.

Non si hanno notizie ufficiali in merito alla sua vita privata, né se sia fidanzato o meno.

Le accuse: cosa ha fatto?

Le accuse contro Trentini sono state fin da subito poco chiare. Il cooperante stava svolgendo il suo lavoro a favore delle persone più fragili.

Al 46enne è stato permesso di incontrare il diplomatico italiano Giovanni De Vito solo lo scorso settembre.

A lui ha riferito che, insieme a un altro cittadino italiano rinchiuso nello stesso penitenziario, Mario Burlò, è stato presentato all'autorità giudiziaria venezuelana con le accuse di "cospirazione" e "terrorismo".

In realtà queste accuse non sono mai state formalizzate e sono spesso strumentalizzazioni del regime di Nicolàs Maduro.

Dove è detenuto?

Alberto Trentini è detenuto nel carcere El Rodeo I, che si trova nello stato del Miranda, a circa 30 chilometri da Caracas.

Il penitenziario è noto per le sue condizioni particolarmente difficili, ma anche perché ospita i prigionieri politici del regime.

Tuttavia, durante l'incontro con l'ambasciatore italiano Trentini ha raccontato che mangia regolarmente, ha accesso all'ora d'aria e che viene trattato bene dalle guardie penitenziarie.

È apparso in buone condizioni di salute. 

La pagina Facebook "Alberto Trentini libero"

Per la liberazione di Alberto Trentini è stata lanciata una raccolta firme su Change.org, arrivata a oltre 110mila firme.

Inoltre è stata aperta una pagina Facebook, "Alberto Trentini libero", sulla quale vengono condivisi aggiornamenti sul caso e le varie iniziative per chiedere che possa finalmente tornare a casa.

Dal 5 marzo è in corso "un digiuno a staffetta", come segnale di vicinanza e di solidarietà.

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