11 Oct, 2025 - 10:15

Melania Trump e Putin collaborano per il ritorno dei bambini ucraini: un'alleanza che rompe gli schemi

Melania Trump e Putin collaborano per il ritorno dei bambini ucraini: un'alleanza che rompe gli schemi

Melania Trump e Vladimir Putin hanno aperto un canale di comunicazione diretto per favorire il ritorno dei bambini ucraini deportati in Russia. Un’iniziativa inattesa che segna un raro momento di cooperazione tra Stati Uniti e Russia in pieno conflitto, con risvolti umanitari e diplomatici di grande rilevanza.

Un canale inedito tra Washington e Mosca

La first lady degli Stati Uniti, Melania Trump, ha annunciato l'instaurazione di un "canale di comunicazione aperto" con il presidente russo, Vladimir Putin. La collaborazione riguarda i bambini vittime della guerra tra Russia e Ucraina.

Melania Trump si era già attivata su questo tema durante l’estate promuovendo iniziative a sostegno dei minori colpiti dal conflitto.

Sebbene fosse assente al vertice tra Donald Trump e Putin del 15 agosto 2025 in Alaska, la first lady aveva inviato una lettera destinata al leader russo, consegnata personalmente dal marito. Nella missiva, Melania esprimeva profonda preoccupazione per i bambini coinvolti nella guerra e esortava Mosca a prendere in considerazione l'impatto che ha la guerra sui minori.

La lettera, pur vaga nei dettagli, ha avuto un impatto politico e mediatico notevole. Inizialmente accolta con scetticismo per la mancanza di riferimenti concreti, ha successivamente prodotto risultati tangibili suscitando sorpresa anche tra gli osservatori più critici.

Dalla lettera ai risultati concreti

Parlando alla Casa Bianca, Melania Trump ha dichiarato che Vladimir Putin ha risposto positivamente alla sua iniziativa aprendo così una linea diretta di comunicazione tra i due.

La first lady ha inoltre annunciato che Mosca ha dato il via libera al ricongiungimento di 8 bambini ucraini con le proprie famiglie, dopo mesi di contatti tra l’ufficio della first lady e funzionari russi.

Secondo quanto riferito, i funzionari russi hanno anche fornito aggiornamenti sull’identità di altri minori e sui servizi medici e sociali a cui hanno accesso. Melania Trump ha poi aggiunto che il suo impegno continuerà, concentrandosi anche sul ricongiungimento di coloro che erano minorenni all’inizio della guerra e che ora, divenuti adulti, risiedono ancora in Russia.

L’iniziativa sembra dunque destinata a proseguire rappresentando un raro esempio di cooperazione diretta tra Washington e Mosca in un periodo di forte tensione internazionale.

Il successo diplomatico dell’iniziativa della first lady arriva mentre l’amministrazione Trump prosegue gli sforzi per porre fine al conflitto in Ucraina. La collaborazione tra Melania Trump e Vladimir Putin rappresenta un gesto diplomatico inedito che rompe gli schemi tradizionali e sfida la consueta narrativa di contrapposizione tra Stati Uniti e Russia.

Una sfida umanitaria ancora aperta

Il ritorno dei bambini ucraini rimane una delle priorità assolute per Kiev. La questione è stata affrontata anche nei colloqui diretti tra funzionari russi e ucraini il 2 luglio, quando l’Ucraina ha consegnato a Mosca un elenco di 339 minori chiedendone il rimpatrio immediato e incondizionato.

Nonostante il valore simbolico del ricongiungimento di 8 bambini con le proprie famiglie, la sfida resta enorme. Secondo i dati dell’iniziativa “Bring Kids Back”, sono stati segnalati 19.546 casi di deportazione o trasferimento forzato di minori, mentre solo 1.605 risultano rimpatriati all’11 novembre 2025, un dato in lieve aumento rispetto ai 1.480 registrati il 5 agosto.

La questione si inserisce in un contesto giuridico complesso. Il 17 marzo 2023, la Corte penale internazionale ha infatti spiccato un mandato di arresto contro Vladimir Putin, accusandolo di essere responsabile della deportazione illegale di bambini ucraini, un crimine di guerra secondo il diritto internazionale.

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