12 Oct, 2025 - 10:58

Chi era Paolo Taormina, il ragazzo di 21 anni ucciso a Palermo mentre cercava di sedare una rissa

Chi era Paolo Taormina, il ragazzo di 21 anni ucciso a Palermo mentre cercava di sedare una rissa

Si chiamava Paolo Taormina e aveva 21 anni il ragazzo che nella notte tra sabato e domenica è stato ucciso con un colpo di pistola a Palermo. È successo davanti al locale della sua famiglia, "O' Scrusciu", a pochi passi da via Spinuzza, vicino al Teatro Massimo, una delle zone più frequentate dai giovani del posto, soprattutto nel weekend. Secondo una prima ricostruzione, aveva appena tentato di sedare una rissa quando qualcuno gli avrebbe sparato alla testa. Fermato il presunto killer. 

Chi era Paolo Taormina, il ragazzo ucciso a Palermo

Paolo Taormina aveva 21 anni ed era il figlio dei titolari del pub "O' Scrusciu", dove nella serata di ieri, sabato 11 ottobre 2025, si trovava per dare una mano. Secondo chi lo conosceva, era un ragazzo "dolcissimo ed educato", "un gran lavoratore", con ancora tanti sogni da realizzare. 

Una delle sue grandi passioni era il calcio, come dimostrano le poche foto condivise sui social. Nonostante la giovane età, era già stato segnato da un grande lutto: la morte dell'amico Simone Glorioso, pugile di 17 anni, rimasto vittima di un incidente nel 2023, sempre a Palermo. 

L'omicidio nel cuore della movida: fermato il presunto killer

L'agguato che gli è costato la vita si è consumato la scorsa notte tra via Maqueda e via Cavour, a pochi passi dal Teatro Massimo. Paolo, che stava lavorando, sarebbe uscito dal locale dei genitori per tentare di sedare una rissa, salvo poi essere colpito a bruciapelo alla testa.

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In dieci picchiavano un ragazzino. Paolo ha detto loro di smetterla e di spostarsi perché loro dovevano lavorare. Sembrava finita, quando uno lo ha colpito a distanza ravvicinata. Stava lavorando, stava lavorando. Si stava guadagnando il pane,

ha raccontato un suo amico - ancora sgomento - ai giornalisti. 

Quando i soccorritori sono arrivati, allertati dai presenti, per Paolo non c'era già più nulla da fare. Il killer, invece, si era dileguato, seguito dal suo gruppo di amici. Domenica, poco prima di pranzo, è stato rintracciato e fermato nella sua casa in zona Cruillas. Si tratta di Gaetano Maranzano, 28 anni.

Durante la perquisizione, come riportato da Palermo Today, sarebbe stato trovato in possesso di una pistola calibro 9. Portato in caserma per l'interrogatorio, avrebbe confessato tutto. "Ho perso il controllo", avrebbe detto, sostenendo che qualche tempo prima la vittima aveva importunato la sua fidanzata. Ricostruzione che ora dovrà essere verificata.

Nel video dell'emittente locale Tele One, alcune immagini del luogo in cui, nella notte tra sabato 11 e domenica 12 ottobre 2025, Paolo Taormina, palermitano di 21 anni, è stato ucciso a colpi di pistola dopo aver tentato di sedare una rissa. 

Il dolore della famiglia e il cordoglio di un'intera comunità

"Non si può morire così", scrive intanto qualcuno sui social. "Sei andato via troppo presto. Eravamo ancora ragazzi e già mi hai lasciato", aggiunge un amico della vittima. Mentre i familiari si disperano, travolti dal dolore.

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Come si fa  a sparare in testa a un ragazzo? Come faccio a vivere ora? Mi avete tolto la speranza,

ha urlato la madre questa mattina, piangendo, fuori dalla camera mortuaria dell'ospedale Policlinico, dove la salma sarà sottoposta ad accertamenti. Amici, conoscenti, concittadini si sono stretti intorno alla donna e al resto della famiglia, chiedendo giustizia. 

In tanti - oltre a ricordare Paolo - hanno riflettuto sugli altri giovani che, come lui, sono morti per cause banali. Si pensi, tra gli altri, a Rosolino "Lino" Celesia o ad Aldo Naro. 

"Palermo è oramai il far west. Anche la scorsa settimana spari nel centro. Oggi un ragazzo morto. La Sicilia è una bomba ad orologeria, non possiamo far finta di nulla. Il governo deve intervenire", ha tuonato Calenda.

Ma sono in molti a chiedere "misure urgenti". "Dove sono le istituzioni? Palermo è una città insicura e piange ora il suo ennesimo figlio", il messaggio condiviso dalla pagina "Santa Rita al Capo". 

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