Volodymyr Zelensky intensifica i contatti con Donald Trump nel tentativo di ottenere i missili a lungo raggio Tomahawk. Due telefonate in meno di 48 ore testimoniano l’urgenza di Kiev di rafforzare le proprie difese e cambiare il corso della guerra contro la Russia.
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha annunciato di aver parlato con Donald Trump per la seconda volta in due giorni.
Kiev mira a intensificare la comunicazione con Washington nel tentativo di ottenere i missili a lungo raggio Tomahawk considerati un possibile punto di svolta nella guerra contro la Russia.
L’obiettivo di Zelensky resta quello di costringere Mosca a sedersi al tavolo dei negoziati.
Già nel 2024, con la presentazione del suo piano di pace, il presidente ucraino aveva proposto un approccio simile, sebbene allora i Tomahawk non fossero ancora al centro della discussione. Da allora, però, il contesto è cambiato radicalmente: le forze russe hanno riconquistato i territori occupati dagli ucraini nella regione di Kursk. Hanno anche portato avanti una nuova offensiva estiva che ha permesso a Mosca di consolidare il controllo su diverse aree strategiche.
Parallelamente, la Russia ha intensificato gli attacchi aerei su larga scala, colpendo anche infrastrutture civili e militari. In questo scenario, Zelensky sta cercando di rafforzare la posizione negoziale con Mosca attraverso un aumento significativo della capacità militare, puntando sui missili a lungo raggio come possibile elemento decisivo. Questo riflette il cambiamento tattico nel conflitto.
Durante l’Assemblea generale delle Nazioni Unite del 23 settembre 2025, il presidente ucraino ha formalmente chiesto a Trump di autorizzarne la fornitura.
Con l’arrivo dell’inverno, Mosca ha aumentato i raid contro le infrastrutture energetiche ucraine mettendo a dura prova il paese.
Mentre l’attenzione internazionale si concentra sul cessate il fuoco a Gaza, Zelensky cerca di mantenere alta la consapevolezza globale sulla situazione ucraina.
L’11 ottobre, Trump e Zelensky hanno avuto una prima telefonata incentrata sullo stato della rete energetica ucraina, sul rafforzamento delle difese aeree e sugli sforzi diplomatici statunitensi in Medio Oriente.
Zelensky, in un post su X, ha spiegato che la conversazione ha riguardato accordi concreti per garantire la protezione del paese e per rafforzare le capacità difensive di Kiev.
I had a call with US President Donald Trump—a very positive and productive one. I congratulated @POTUS on his success and the Middle East deal he was able to secure, which is an outstanding achievement. If a war can be stopped in one region, then surely other wars can be stopped… pic.twitter.com/gDuEANq2e6
— Volodymyr Zelenskyy / Володимир Зеленський (@ZelenskyyUa) October 11, 2025
Secondo quanto riportato da Axios, citando fonti vicine ai colloqui, i due leader avrebbero discusso anche la possibile fornitura di missili Tomahawk all’Ucraina. L’ipotesi, ancora non confermata ufficialmente, rappresenterebbe un salto qualitativo significativo nella cooperazione militare tra Washington e Kiev.
Il giorno successivo, il 12 ottobre, Zelensky e Trump hanno avuto una seconda telefonata su questioni specifiche pianificate durante la chiamata precedente, segno di un dialogo sempre più intenso tra le due capitali.
I have just spoken with @POTUS – for the second time in two days – and today’s conversation was also very productive.
— Volodymyr Zelenskyy / Володимир Зеленський (@ZelenskyyUa) October 12, 2025
Yesterday, we agreed on a set of topics to discuss today, and we covered all the aspects of the situation: defense of life in our country, strengthening our… pic.twitter.com/ZVs0cLicIL
Nel suo aggiornamento pubblico, il presidente ucraino ha riferito di aver discusso con Trump tutti gli aspetti chiave della situazione ribadendo le priorità militari ed energetiche del paese.
I due leader hanno parlato del potenziamento delle capacità difensive ucraine, con particolare attenzione alla difesa aerea, alla resilienza delle infrastrutture e alla possibilità di ottenere armi a lungo raggio. Sono stati trattati anche temi legati alla sicurezza energetica e alla necessità di mantenere stabile il sistema elettrico nazionale in vista dell’inverno.
Zelensky ha poi sottolineato che Trump è “pienamente informato su tutto ciò che accade in Ucraina”, lasciando intendere che il presidente americano segue da vicino gli sviluppi del conflitto.