13 Oct, 2025 - 18:23

La rinascita del terrore: i talebani pakistani, un allarme per la sicurezza globale

La rinascita del terrore: i talebani pakistani, un allarme per la sicurezza globale

Negli ultimi mesi, la regione al confine tra Pakistan e Afghanistan sta vivendo una crescente instabilità dovuta alla rinascita della militanza talebana pakistana, nota come Tehreek-e-Taliban Pakistan (TTP). Questo gruppo, emerso nelle aree tribali pakistane all’inizio degli anni 2000, è tornato a rappresentare una delle maggiori minacce alla sicurezza nazionale pakistana e, più in generale, un allarme per la stabilità regionale e globale.

Crescente instabilità lungo il confine tra Pakistan e Afghanistan

La regione al confine tra Pakistan e Afghanistan è colpita da un'ondata di militanti talebani, trasformandosi in una delle più grandi minacce alla sicurezza nazionale pakistana.

L'11 ottobre 2025, le forze talebane in Afghanistan hanno attaccato le postazioni militari pakistane lungo il confine nord-occidentale. Secondo le accuse del regime talebano, nei giorni precedenti il Pakistan avrebbe condotto attacchi aerei sul territorio afghano, colpendo anche aree vicino alla capitale Kabul.

Questi due episodi hanno aumentato le tensioni tra i due paesi. In risposta, il Pakistan ha lanciato attacchi di rappresaglia contro gli avamposti dei talebani afghani lungo il confine. Gli scontri hanno così accresciuto i timori di un nuovo ciclo di escalation militare tra le due nazioni.

Il confine, lungo circa 2.600 chilometri, è caratterizzato da un terreno montuoso e impervio. Da quando il regime talebano è tornato al potere in Afghanistan nel 2021, Islamabad ha rivolto accuse verso Kabul, sostenendo che il governo afghano stia offrendo rifugio ai talebani pakistani noti come Tehreek-e-Taliban Pakistan.

L’aumento della violenza

Il TTP viene ritenuto responsabile di un aumento significativo e mortale degli attacchi nella regione di confine del Khyber Pakhtunkhwa in Pakistan. La sicurezza nelle zone di confine è peggiorata notevolmente con un incremento delle attività dei gruppi estremisti.

Negli ultimi quattro anni, i militanti del TTP hanno condotto migliaia di attacchi prendendo di mira principalmente polizia, paramilitari e esercito pakistano.

Il governo pakistano manifesta una crescente frustrazione nei confronti del regime talebano afghano, accusato di chiudere un occhio sui campi di addestramento dei militanti, di fornire finanziamenti e armi ai combattenti del TTP, che poi compiono attacchi in Pakistan.

Islamabad chiede ripetutamente ai talebani afghani di non ospitare i militanti del TTP, mentre il gruppo talebano pakistano continua a minacciare il controllo statale nelle aree tribali.

La storia e il ritorno del TTP

Il Tehreek-e-Taliban Pakistan risale ai primi anni 2000. Fondato nel 2007, il gruppo raggruppa diversi nuclei ribelli pakistani, con legami ideologici con i talebani afghani e, in passato, con Al-Qaeda.
Nel 2010, gli Stati Uniti hanno designato il TTP come organizzazione terroristica straniera, mentre nel 2011 anche Regno Unito e Canada hanno seguito la stessa classificazione.

Negli anni 2010, il gruppo era estremamente attivo, conducendo attacchi suicidi, imboscate e attentati contro civili, forze di sicurezza e infrastrutture pakistane. Proprio in questo periodo Islamabad ha lanciato operazioni militari su vasta scala per contrastare il TTP.

Nel 2015, il governo pakistano ha dichiarato un “successo fenomenale” nello sradicamento dei militanti del TTP. Tuttavia, non si è trattato di una vittoria definitiva. Il gruppo, pur limitato nelle capacità operative, ha subito una trasformazione e ha continuato a rappresentare una minaccia.

Secondo i dati dell’Armed Conflict Location & Event Data, nel corso del 2025 il TTP ha compiuto oltre 600 attacchi segnando il livello di violenza più alto registrato negli ultimi dieci anni.

Gli analisti ritengono che il ritorno del TTP coincida con il ritorno dei talebani alla guida dell’Afghanistan. Inoltre, fattori interni alla politica pakistana, come l’incarcerazione dell’ex primo ministro Imran Khan, potrebbero aver influito sulla rinascita del gruppo. Khan, figura politica popolare proveniente proprio dal Khyber Pakhtunkhwa, potrebbe aver avuto un ruolo indiretto nella perdita di fiducia verso il governo centrale e nella nuova spinta del TTP.

La rinascita della violenza lungo il confine riflette la fragilità della regione, dove conflitti irrisolti e interessi geopolitici si intrecciano alimentando tensioni pericolose. Senza una soluzione politica e un coordinamento regionale serio, la situazione rischia di degenerare con ricadute pesanti sulla popolazione civile e sulla sicurezza internazionale.

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