L'intervista rilasciata - a suo dire ingenuamente - a Fabrizio Corona, che lo ha presentato al pubblico di Youtube con il soprannome di "Gerry la Rana"; poi le dichiarazioni in diretta tv sui "Sempio ignoranti come capre" e la pubblicità - neanche troppo implicita - a una clinica odontoiatrica albanese che lo avrebbe ingaggiato "per rifarsi i denti".
Sono stati gli ultimi atti di Massimo Lovati prima dell'uscita di scena come avvocato di Andrea Sempio, che ieri, 14 ottobre 2025, gli ha revocato il mandato per "divergenze nella linea difensiva". Una decisione che era nell'aria e che pure il legale non si aspettava. "Pensavo di essere riconfermato", ha dichiarato a Tag24.
All'indomani della comunicazione ufficiale, ricevuta direttamente da Sempio, l'avvocato Massimo Lovati - che nelle scorse settimane ha fatto molto parlare di sé, per diversi motivi - ammette di essere dispiaciuto per l'addio al caso.
"L'avevo messo in preventivo - dice - però alla fine pensavo di essere riconfermato. Sempio ha fatto una scelta e la rispetto. Magari è sbagliata, magari no. Come si fa a capirlo?", afferma.
Smentendo inoltre l'ipotesi secondo cui abbia volutamente esagerato, per "sfilarsi" dal caso ora che è arrivato in un momento delicato. "Io volevo rimanere, altro che...", dichiara deciso.
A Tag24 le dichiarazioni dell'avvocato Massimo Lovati dopo la revoca del mandato da parte di Andrea Sempio, suo storico assistito.
Pur non facendo più parte del team difensivo dell'attuale indagato, Lovati mantiene una linea chiara e coerente sulla posizione di Sempio. "Non è che credo che sia innocente, è innocente. È estraneo ai fatti", sostiene.
E conferma così la sua fiducia nell'ex assistito, che già nel 2017 - all'epoca della prima inchiesta a suo carico - aveva difeso. Per quanto riguarda il suo successore, non si scompone.
"Può darsi che rimanga solo l'avvocata Taccia (Angela, ndr)", dichiara. "Ho sentito che in ogni caso decideranno questo venerdì". Qualcuno ha fatto il nome di Taormina.
"Come legale è simile a me, quindi se fosse lui meglio. Lo stimo moltissimo, siamo anche abbastanza amici", prosegue Lovati. Confermando che "potrebbe essere una scelta sensata".
Lui di consigli non ne ha dati. Non sulla successione, almeno. Fa sapere però di aver parlato a Sempio della possibilità di "nominare un genetista".
Il motivo è semplice. "Tutti parlano del Dna, anche se è un falso problema". Avere nel proprio team un esperto in tal senso (dopo l'addio di Garofano) sarebbe utile. Soprattutto in vista del 18 dicembre.
In quella data, tutte le parti coinvolte si incontreranno per discutere i risultati dell'incidente probatorio, dopo la proroga concessa ai periti dalla gip Daniela Garlaschelli.
Tra le questioni sul tavolo, proprio quella del Dna rinvenuto sui margini ungueali di Chiara Poggi, attribuito dalla difesa di Stasi (unico condannato per il delitto) e dalla Procura proprio a Sempio.
Lovati ovviamente non ci sarà. Ma sarà impegnato, nel frattempo, in altri procedimenti. Dopo le sue dichiarazioni a "Falsissimo", è infatti stato posto sotto osservazione dall'Ordine degli Avvocati di Pavia.
"Speriamo che me la cavo", ha detto, ironicamente, a Tag24, richiamando il titolo del famoso film con Paolo Villaggio. Sulla possibilità che venga convocato, invece, come persona informata sui fatti nell'ambito dell'inchiesta per corruzione che vede indagato l'ex pm Mario Venditti, ha detto:
"Non credo che lo faranno, anche perché non ho da dire nulla in più di quello che ho già detto e alcune cose sono coperte dal segreto d'ufficio". Se abbia ragione oppure no lo scopriremo nelle prossime settimane.
Intanto, lui ci tiene a ribadire: "Se ci sono stati degli errori, delle lacune nelle indagini, bisogna fare chiarezza. Ma non deve pagarli Sempio, che non c'entra niente".