C'è un nesso tra la vaccinazione anti-Covid e la mielite trasversa, una grave patologia sviluppata da una 52enne nel 2022.
Lo ha stabilito il Tribunale di Asti nel primo grado di giudizio, come comunicato dallo studio legale Ambrosio & Commodo di Torino, che ha curato gli interessi di E.G., titolare di una tabaccheria ad Alba, in provincia di Cuneo.
La donna riceverà un indennizzo, come stabilito dalla legge per i danni alla salute n.210/92.
Come riferiscono gli avvocati che hanno seguito il caso – Renato Ambrosio, Stefano Bertone, Chiara Ghibaudo e Stefania Gianfreda – il Ministero della Salute aveva rigettato la domanda nella fase amministrativa.
Riteneva, infatti, che non ci fosse una prova del collegamento tra il vaccino e la mielite trasversa della signora.
Nel processo contro il Ministero e l'AIFA (rappresentati dall'Avvocatura di Stato), i consulenti tecnici incaricati dal Tribunale si sono pronunciati invece a favore della donna, dopo averla visitata e aver studiato la letteratura scientifica.
Una delle tesi dell’AIFA, smentita dai periti del Tribunale, era che ad aver
causato il danno fosse stata la patologia autoimmune di cui la 52enne soffriva.
La donna riceverà quindi un indennizzo - non un risarcimento - di circa 3.000 euro al mese, con versamento bimestrale.
La signora aveva ricevuto due dosi del vaccino Comirnaty, prodotto da Pfizer-Biontech, il 7 e il 28 aprile 2021.
Nel 2022 si era manifestata la mielite trasversa, caratterizzata dall'infiammazione del midollo spinale. La patologia può causare debolezza muscolare, perdita di sensibilità oppure perdita del controllo di vescica e intestino.
La richiesta di indennizzo era scattata dopo un ricovero all'ospedale di Orbassano, in provincia di Torino, dove i medici non avevano escluso "il ruolo scatenante vaccinico".
La donna, oggi 56enne, ha sottolineato l'avvocato Chiara Ghibaudo, ha riportato "danni fisici permanenti davvero gravi": non riesce più a camminare da sola.
"L'indennizzo erogato dallo Stato le permetterà di fare fronte ad almeno una piccola quota di sofferenza" ha aggiunto.
L'Avvocato Stefano Bertone ha spiegato che in letteratura sono stati individuati
La distanza ridotta tra la vaccinazione e la comparsa dei sintomi della malattia è sicuramente stato un elemento determinante per la scelta dei consulenti, ha evidenziato l'avvocato Ambrosio.
Lo studio si occupa "da sempre" di assistere tutti coloro che hanno subito danni gravi alla salute da prodotti farmaceutici e dispositivi medici, ha inoltre evidenziato.
Il database citato dal Tribunale elenca un totale di 593 casi di mielite trasversa registrati dopo la vaccinazione fino al 2022. Di questi, 280 sono stati associati al vaccino.
hanno sottolineato gli avvocati.
Non solo Pfizer è interessato da queste conseguenze.
In un comunicato dell’EMA (European Medicines Agency) sui vaccini anti-Covid 19 Vaxveria e Jannsen si legge che, dopo aver esaminato le informazioni disponibili segnalati a livello mondiale e i dati della letteratura scientifica, il Comitato