17 Oct, 2025 - 12:35

Clamoroso Soumahoro, dietrofront del paladino dell'accoglienza: aiutiamo i migranti a restare in Africa 

Clamoroso Soumahoro, dietrofront del paladino dell'accoglienza: aiutiamo i migranti a restare in Africa 

Aboubakar Soumahoro sorprende tutti e lancia un convegno alla Camera dal titolo eloquente: "Il diritto di restare. Il diritto di rientro. Opportunità per Italia e Africa".

Un evento che sembra segnare un cambio di passo significativo, se non una vera inversione di rotta, per l’ex esponente di AVS – oggi nel gruppo Misto – che per anni è stato simbolo dell'accoglienza e del "diritto ad arrivare".

Il tema dell'incontro, tenutosi giovedì 16 ottobre a Montecitorio, è chiaro: promuovere investimenti e cooperazione tra Italia e Paesi africani per garantire ai migranti le condizioni necessarie a restare nei propri territori d’origine o, eventualmente, a farvi ritorno.

Un'impostazione che richiama da vicino lo slogan "aiutiamoli a casa loro", da sempre cavallo di battaglia del centrodestra, spesso osteggiato proprio da chi sostiene posizioni radicalmente opposte in tema di immigrazione.

Ora, invece, il principio sostenuto nel convegno ricalca quanto il centrodestra – tra le critiche dei fautori dei “porti aperti” – propone da anni: investire in Africa per rimuovere le cause profonde della migrazione forzata. Un approccio che è anche alla base del discusso “Piano Mattei per l’Africa”, promosso dal governo Meloni.

Aiutiamoli a restare in Africa: la clamorosa svolta di Soumahoro sull’immigrazione

Un tempo paladino dell'accoglienza e noto per le sue aspre critiche contro le politiche del governo Meloni in materia di immigrazione, Soumahoro ha recentemente segnato un vero e proprio dietrofront.

Nelle ultime dichiarazioni pubbliche, infatti, l’ex sindacalista ha affermato che è necessario aiutare le persone a non emigrare, creando le condizioni perché possano scegliere di restare nei loro paesi. 

In un video postato sui suoi canali social per presentare il forum promosso alla Camera dei deputati, il parlamentare ivoriano ha spiegato che la vera soluzione alla crisi migratoria non è più soltanto l’accoglienza indiscriminata in Italia, ma soprattutto investire nei paesi africani, creando opportunità concrete di lavoro e sviluppo in loco. 

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“Il diritto di restare non è uno slogan. È una soluzione economica concreta. Quando investi nella terra di origine, crei opportunità locali. Quando dai a qualcuno la possibilità di costruire dove è nato, smetti di creare migranti disperati.”

In un post pubblicato su Instagram, ha messo in parallelo la diaspora giovanile italiana degli ultimi anni con le migrazioni africane, sottolineando come la mancanza di futuro e dignità spinga le persone a spostarsi forzatamente. 

Secondo lui, investire nelle terre di origine significa “non creare migranti disperati” e costruire un futuro condiviso di prosperità economica: un principio semplice ma finora poco applicato dalla sinistra.

Soumahoro abbraccia il Piano Mattei? Dal “diritto ad arrivare” a quello di non emigrare

Sorprende – e non poco – la recente apertura di Aboubakar Soumahoro al principio cardine del “Piano Mattei” del governo Meloni: rafforzare la cooperazione economica con i Paesi africani per limitare le migrazioni alla radice.

Un’idea che per anni è stata bollata come retorica di destra, se non addirittura come pretesto per chiudere i confini. Ora, invece, anche Soumahoro sembra rilanciarla come soluzione concreta per affrontare le crisi migratorie.

Una svolta che ha il sapore del dietrofront. Il deputato – diventato simbolo dell’accoglienza e voce tra le più critiche delle politiche migratorie del centrodestra – oggi pare convergere proprio sulla linea di quel governo che ha lungamente osteggiato.

Certo, non si tratta di un’adesione esplicita al Piano Mattei, ma è evidente il cambio di registro: dalla narrazione del “diritto ad arrivare” al riconoscimento del “diritto a restare” nei propri Paesi.

Chi da anni dice che l’unico modo per aiutare davvero i migranti non è accogliere tutti indiscriminatamente, bensì aiutarli a restare nei propri Paesi, forse aveva un po' di ragione? 

 

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