Neanche quest’anno ci sarà la tassa sugli extraprofitti delle banche. Per il terzo anno consecutivo, il dibattito all’interno del centrodestra si è concluso con il solito contributo volontario da parte degli istituti di credito.
La montagna ha partorito l’ennesimo topolino. Anche quest'anno ci si è limitati a chiedere alle banche se e quanto fossero disposte a pagare per contribuire ad aiutare il Paese.
Un trattamento di favore che non viene mai riservato ai contribuenti italiani, che continuano a essere tra i più tartassati d’Europa.
Il Consiglio dei ministri ha licenziato la manovra di bilancio 2026 e la proposta di tassare gli extraprofitti delle banche non è passata. Se non fosse tragico, sarebbe una barzelletta.
Da sottolineare la soddisfazione di Forza Italia, battutasi strenuamente per contrastare la misura proposta anche quest’anno dalla Lega. Niente di nuovo, quindi, anche quest’anno è andato in scena il teatrino di sempre.
Nella nuova manovra di bilancio, il governo intende chiedere alle banche un contributo complessivo di 4,3 miliardi di euro per rafforzare i conti pubblici e finanziare la sanità.
Questo contributo arriverà da tre fonti: confermare e aumentare impegni economici già previsti per il 2026 e 2027; introdurre una nuova tassa aggiuntiva (Irap) destinata alla sanità; e offrire alle banche la possibilità di "liberare" utili messi da parte nel 2024 pagando una tassa ridotta.
Niente tassazione obbligatoria degli extraprofitti delle banche, quindi, ma gli istituti che vorranno potranno pagare una tassa ridotta del 27,5% rispetto al 40% previsto per svincolare gli extraprofitti accantonati nel 2024 (6,2 miliardi di euro).
Prevista, infine, anche una nuova aggiuntiva sull'Irap, oltre a quella di 0,75 punti già esistenti, e all'Ires maggiorata di 3,5 punti rispetto alle altre imprese.
Neanche quest’anno ci sarà una tassa sugli extraprofitti delle banche che comunque saranno chiamate a contribuire alla manovra finanziaria. Contributo che secondo il ministro dell’Economia verrà concesso comunque “a malincuore”.
Ha dichiarato Giorgetti che ha evidenziato come l’aumento delle tasse – che comunque scongiura la tassazione degli extra utili - non sia stato accettato di buon grado dagli istituti finanziari.
Per quanto concerne la tassazione sugli extraprofitti, Giorgetti evidenzia come la proposta del governo sia vantaggiosa anche per le banche.
"Abbiamo chiesto al sistema di darci una mano. Gli interlocutori sono stati aperti, poi ci sono state interlocuzioni nella maggioranza. Non temo contraccolpi. Ho trovato una consapevolezza del sistema bancario e sulla volontà di dare una mano. Poi possiamo non essere d'accordo sulla cifra",
ha commentato Giorgia Meloni al termine del Cdm di stamattina. Soddisfatto, invece, il leader di Forza Italia Antonio Tajani.
"Non ci saranno tasse sugli extraprofitti. Mi considero soddisfatto".