17 Oct, 2025 - 16:15

Perché Trump ha autorizzato le operazioni segrete della CIA in Venezuela

Perché Trump ha autorizzato le operazioni segrete della CIA in Venezuela

Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha confermato il 15 ottobre 2025 di aver autorizzato la CIA a condurre operazioni segrete in Venezuela segnando una significativa escalation nella pressione degli Stati Uniti contro l’amministrazione di Nicolas Maduro.

Via libera di Trump alla CIA: operazioni speciali in Venezuela

L'annuncio del presidente Trump consente alla CIA di eseguire operazioni letali e attività segrete nel territorio venezuelano e nei Caraibi, con l'obiettivo dichiarato di contrastare il narcotraffico e la migrazione verso gli Usa, sia in autonomia sia in coordinamento con eventuali manovre militari più ampie. Si tratta di un raro riconoscimento pubblico delle azioni segrete dell'agenzia.

Trump ha giustificato questa autorizzazione con due motivi principali: la gestione della migrazione venezuelana verso gli Stati Uniti e il contrasto al traffico di droga.

“Ho dato l’autorizzazione… per due motivi”, ha dichiarato Trump. Ha spiegato di aver preso la decisione perché “il Venezuela ha svuotato le sue prigioni negli Stati Uniti" e perché “una grande quantità di droga proviene dal Venezuela, soprattutto via mare… ma la fermeremo anche via terra”.

Da quando è tornato alla Casa Bianca, il presidente americano ha avviato una campagna di deportazione di migranti presenti nel territorio americano verso El Salvador. Questi erano accusati di far parte della gang venezuelana “Tren del Aragua”, che Trump ha definito un'organizzazione terroristica straniera.

Donald Trump, quando gli è stato chiesto se la CIA fosse stata autorizzata a "eliminare" il presidente venezuelano, Nicolas Maduro, ha eluso la domanda con ironia e sarcasmo. Ha detto di non voler rispondere ad una questione del genere, definendola "ridicola" e ha subito aggiunto che la domanda stessa fosse altrettanto ridicola.

Cosa è successo

L'amministrazione Trump ha già raddoppiato la taglia, portandola a 50 milioni di dollari, per informazioni che portino all'arresto e alla condanna di Maduro, accusato di traffico di droga.

Nelle ultime settimane, le forze militari statunitensi hanno condotto una serie di attacchi mirati nel Mar dei Caraibi contro imbarcazioni sospettate di contrabbando di droga provenienti dal Venezuela.

Il tycoon ha affermato che le operazioni sono necessarie perché il Venezuela è un punto di partenza di ingenti carichi di droga destinati agli Stati Uniti e perché è stata osservata una migrazione significativa di venezuelani verso gli Usa.

Donald Trump ha anche lanciato quella che gli Stati Uniti definiscono un "conflitto armato non internazionale" contro i cartelli della droga legati al Venezuela.

La dichiarazione di conflitto armato non internazionale, che coinvolge gruppi non statali come i cartelli, consente agli Usa di giustificare le operazioni militari senza una vera e propria dichiarazione di guerra formale.

Questa escalation ha creato divisioni anche all’interno del Congresso americano, dove alcuni parlamentari chiedono che Trump richieda l’autorizzazione del legislativo.

Reazione di Nicolas Maduro

Il presidente venezuelano ha reagito con durezza all'annuncio dell'intervento della CIA, condannando le operazioni come un tentativo di colpo di stato.

Maduro ha affermato che “l’America Latina non vuole, non ha bisogno e ripudia i golpe della CIA”.

Ha accusato Washington di usare il pretesto del narcotraffico per giustificare un'operazione di cambio di regime e ha denunciato le azioni statunitensi come una minaccia alla sovranità e alla stabilità della regione.

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