Il caso Garlasco si arricchisce di un nuovo capitolo: Andrea Sempio, indagato per l'omicidio di Chiara Poggi, ha deciso di sostituire il proprio storico legale Massimo Lovati affidandosi a Liborio CatalIotti, figura di grande esperienza e notorietà nazionale, conosciuta per aver difeso clienti altisonanti, coinvolti in vicende giudiziarie ad alta esposizione mediatica.
La scelta di Sempio segna una svolta strategica nel processo, dopo che Lovati era stato allontanato per posizioni eccessive e dichiarazioni giudicate sopra le righe, rischiando di minare la credibilità della difesa in un'inchiesta ancora ricca di nodi irrisolti.
Liborio CatalIotti, classe 1966, oggi ha 59 anni. Nato a Reggio Emilia, è figlio di Carmelo Cataliotti, uno dei penalisti più noti della città: la tradizione forense di famiglia si tramanda di padre in figlio e trova nel nuovo avvocato di Sempio uno dei protagonisti principali del foro reggiano.
Cataliotti è fortemente radicato nella sua terra d’origine, dove ha costruito la propria carriera nei tribunali più rilevanti dell’Emilia-Romagna e ha svolto incarichi anche nella politica locale, allineandosi in passato nelle file di Forza Italia, dove è stato consigliere comunale e provinciale.
CatalIotti si è distinto per la partecipazione in alcuni dei casi giudiziari più controversi e discussi in Italia negli ultimi tre decenni. Dopo la laurea in Giurisprudenza, ha portato avanti decine di processi di grande rilevanza mediatica: dal calcioscommesse agli appalti pubblici presso il Comune di Reggio Emilia.
Ha difeso imputati nel processo sulla vicenda Stamina e, più recentemente, si è occupato della difesa di alcuni ufficiali della Guardia di Finanza coinvolti nel procedimento sul naufragio di Cutro del 2023. Tra le altre cause di rilievo, Cataliotti ha seguito la difesa di Danish Hasnain, zio di Saman Abbas, nel noto processo per l’omicidio della nipote.
La sua attività si svolge anche in ambito accademico, con docenze a contratto presso la Scuola di Giurisprudenza dell’Università di Parma, e gode della reputazione di “principe del Foro” non solo per i successi processuali, ma anche per l'autorevolezza riconosciuta dai colleghi. La sua capacità di gestire casi di enorme risonanza mediatica viene considerata un punto di forza nella strategia difensiva scelta da Sempio.
La notorietà nazionale di Liborio Cataliotti esplode soprattutto grazie alla difesa di Wanna Marchi, la celebre teleimbonitrice finita al centro di uno dei processi più spettacolari e seguiti degli anni 2000. Non solo: Cataliotti ha seguito legalmente anche Stefania Nobile (figlia della Marchi) e l’ex compagno Davide Lacerenza, tuttora suoi clienti in vicende recenti come l’inchiesta sulla Gintoneria di Milano.
La sua capacità di maneggiare con sicurezza e fermezza la pressione pubblica e il clamore mediatico dei grandi processi è ciò che più ha convinto Andrea Sempio a cambiare il proprio team legale proprio in questo momento cruciale.
Cataliotti si trova ora di fronte a una delle prove più delicate della propria carriera: riprendere in mano una difesa segnata da controversie mediatiche e giudiziarie, riportando equilibrio e credibilità nella strategia del nuovo imputato centrale del cold case italiano più discusso degli ultimi due decenni.