19 Oct, 2025 - 12:16

Perugia, 23enne ucciso con una coltellata alla gola durante una rissa con i maranza: è caccia al killer

Perugia, 23enne ucciso con una coltellata alla gola durante una rissa con i maranza: è caccia al killer

Si chiamava Hekuran Cumani e aveva 23 anni: è morto nella notte tra i 17 e il 18 ottobre 2025 a Perugia, accoltellato tra la gola e il torace. È stato colpito con un unico fendente, che non gli ha lasciato scampo.

L'aggressione sarebbe avvenuta al culmine di una lite con un gruppo di maranza, tra cui alcuni giovani stranieri. Il fratello della vittima è rimasto ferito.

Ora è caccia al responsabile del brutale omicidio. 

Chi era Hekuran Cumani, ucciso al culmine di una lite con i maranza

Hekuran Cumani era cittadino italiano di origini albanesi: si era recato a Perugia da Fabriano, in provincia di Ancona, dove viveva con la famiglia.

Era partito insieme al fratello e ad alcuni amici intorno a mezzanotte per trascorrere la serata in un locale.

Hekuran lavorava d'estate nel ristorante di famiglia a Senigallia, aveva la passione per i tatuaggi e la palestra e amava molto gli animali. Hekuran era conosciuto come un ragazzo "tranquillo", dal "cuore d'oro" e che "non cercava casini", come evidenziato dal cugino.

Secondo quanto emerso, all'interno del locale sarebbe scoppiata una lite tra il gruppo di Fabriano e un gruppo di ragazzi del posto, tra i quali alcuni cittadini stranieri di seconda generazione, marocchini e tunisini.

Il diverbio sarebbe poi proseguito all'esterno, nel parcheggio nei pressi del Dipartimento di matematica dell'Università di Perugia.

Il 23enne, colpito con una coltellata tra gola e torace, si è spostato per alcuni metri prima di accasciarsi al suolo. Nonostante l'intervento del 118, per lui non c'è stato niente da fare. 

Sarebbe intervenuto per difendere il fratello, rimasto ferito in modo lieve.

Le ipotesi sull'aggressione 

La chiamata ai soccorsi è arrivata intorno alle 4:30. Sul luogo del delitto è successivamente sopraggiunto anche il pubblico ministero, il personale del gabinetto provinciale della Polizia Scientifica, della Squadra mobile e il medico legale.

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, l'aggressione non sarebbe avvenuta per questioni legate alla droga e la vicenda è estranea al mondo universitario.

L'ipotesi è che la lite sia scoppiata per futili motivi, forse per un presunto "sgarro" o per uno sguardo giudicato "di troppo". Probabilmente l'aggressore non aveva il coltello con sé, ma sarebbe andato a prenderlo in un secondo momento, con l'obiettivo di "regolare i conti". 

Caccia all'assassino

In questura sono stati ascoltati diversi testimoni. Come riportano le testate locali, il killer potrebbe essere un giovane tra i 22 e i 24 anni di origine tunisina. 

Continuano intanto le indagini per chiarire la dinamica dell'aggressione mortale e della fuga del responsabile.

Al vaglio degli inquirenti anche le immagini delle videocamere di sorveglianza del locale, sia interne che esterne.

I messaggi di cordoglio

La sindaca di Perugia, Vittoria Ferdinandi, la Giunta e l’intero consiglio comunale “esprimono il più profondo dolore per la morte del giovane trovato senza vita questa mattina (ieri 18 ottobre, ndr)”.

virgolette
Perugia si stringe attorno a chi oggi sta soffrendo e si interroga, con sgomento, su una tragedia che tocca nel profondo la nostra comunità. In un momento come questo servono rispetto, fiducia nelle istituzioni e sobrietà. Riponiamo piena fiducia nel lavoro delle forze dell’ordine e dell’autorità giudiziaria.

Sulla tragedia è intervenuta anche la sindaca di Fabriano, Daniela Ghergo. L'intera comunità è sotto shock.

virgolette
La brutale violenza che spezza una giovane vita rappresenta l’aberrazione dei principi su cui fondiamo la nostra convivenza civile. Esprimo vicinanza e cordoglio alla sua famiglia, anche a nome dell’amministrazione comunale, in un momento così doloroso dove le parole lasciano spazio al silenzio, al rispetto e alla solidarietà di una intera comunità.

Sconvolti dal dolore i familiari e gli amici di Hekuran. Toccanti le parole a lui dedicate su Facebook dall'amico Laurentiu.

"I suoi genitori, che lo hanno amato e cresciuto con dedizione e sacrificio, sono ora avvolti da un dolore profondo e incolmabile, ma anche da un orgoglio e un amore che non si spegne, perché sanno che il loro figlio è stato un dono prezioso, un raggio di sole che ha illuminato le loro vite, e che la sua memoria sarà sempre con loro" si legge sul post.

"E noi, che lo abbiamo conosciuto, ci uniamo al loro dolore e al loro amore, e ricordiamo il suo sorriso, la sua risata, la sua energia e la sua passione (...) La sua memoria resterà con noi, un ricordo indelebile che ci accompagnerà per sempre".

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