20 Oct, 2025 - 17:30

Gaza, Alessandro Orsini smaschera il Trump pacificatore: "Ecco il bluff dell'accordo sulla tregua"

Gaza, Alessandro Orsini smaschera il Trump pacificatore: "Ecco il bluff dell'accordo sulla tregua"

Alessandro Orsini, nella presentazione del libro Gaza Meloni alla libreria Feltrinelli di Largo Argentina a Roma, ha messo in luce le contraddizioni e la complessità della politica internazionale che spesso viene semplificata dai media mainstream.

Trump e la tregua a Gaza

Durante la presentazione del libro, Alessandro Orsini ha espresso una critica durissima verso il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, contestando la narrazione che lo dipinge come un diplomatico abile.

"Trump ha fermato Trump", ha affermato il professore, spiegando che il presidente americano non possiede doti diplomatiche spiccate, citando come esempio la guerra tra Russia e Ucraina, dove, nonostante mesi di sforzi di mediazione, la pace resta ancora lontana. Secondo Orsini, la guerra a Gaza si poteva fermare facilmente perché era alimentata da un solo Stato: gli Stati Uniti.

Il professore ha ricordato che il 19 settembre 2025 gli Stati Uniti hanno posto il veto ad una risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che chiedeva un cessate il fuoco immediato e l’accesso umanitario a Gaza, sostenuta da 14 membri su 15. Questo, secondo Orsini, "fornisce con certezza assoluta la prova che Trump ha lavorato soltanto per lo sterminio dei palestinesi" dal 20 gennaio 2025, data del suo insediamento, fino al veto del 19 settembre.

Per rafforzare il suo punto, Orsini ha citato anche il discorso di Trump alla Knesset del 13 ottobre, in cui il presidente americano disse:

virgolette
Produciamo le armi migliori, ne produciamo molte. Ne diamo molte a Israele. Netanyahu mi chiamava sempre, dicendomi, “dammi quest'arma, quell'arma, di alcune non ho mai sentito parlare”. Abbiamo dato molte armi a Israele e le avete usate bene.

Queste parole hanno avuto risonanza mondiale.

Trump: diplomatico o artefice del conflitto?

Trump alla Knesset ha presentato il raggiungimento di un accordo tra Israele e Hamas come una vittoria diplomatica. Ma Orsini si domanda: “È stata questa una manovra diplomatica decisiva?”

Afferma invece che gli Stati arabi, negli ultimi due anni, avevano già chiesto un cessate il fuoco, ben prima che Trump annunciasse il suo successo diplomatico, e spiega:

virgolette
Trump ha creato il problema, poi lo ha risolto… Noi a Trump dobbiamo la guerra a Gaza, non la pace.

La tregua a Gaza: un’illusione diplomatica?

Orsini sottolinea come la vera manovra diplomatica decisiva sia stata condotta dall’Arabia Saudita dopo il bombardamento israeliano al Qatar, non da Trump. Il paese ha firmato un accordo militare con il Pakistan, entrando sotto il suo ombrello nucleare. 

Anche paesi occidentali come Francia, Australia, Canada e Regno Unito hanno contribuito facendo pressioni diplomatiche e riconoscendo lo Stato di Palestina per inviare un chiaro messaggio a Trump.
Inoltre, secondo Orsini, anche le manifestazioni in Italia hanno avuto un peso, pur non essendo state la causa principale. Ha affermato che la mediazione complessa è stata attuata solo sull’accordo per lo scambio di prigionieri tra Israele e Hamas. Restano invece molti punti del piano di pace di Trump ancora da concordare.

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