Diventa ogni giorno più avvincente la sfida per la conquista della poltrona di presidente della Regione Campania. Poltrona occupata per dieci anni da Vincenzo De Luca costretto – non senza lottare – ad abbandonarla per la legge sul limite del doppio mandato.
L’ultimo colpo di scena riguarda la discesa in campo dell’ex ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, che nelle ultime ore ha sciolto le riserve e ha accettato di candidarsi come capolista di FdI alle prossime elezioni regionali in programma il 23 novembre.
La decisione del noto giornalista e politico napoletano rappresenta un vero e proprio colpo di scena in un quadro politico già molto movimentato e aggiunge ulteriore carne a cuocere per la sfida ormai inevitabile con Maria Rosaria Boccia. L’imprenditrice campana è candidata con la lista Dimensione Bandecchi, del sindaco di Terni Stefano Bandecchi.
L’affaire Boccia fu, infatti, alla base del tormentato addio di Sangiuliano al Dicastero romano della Cultura.
La candidatura di Gennaro Sangiuliano, annunciata in un’intervista rilasciata oggi – mercoledì 23 ottobre 2025 - al Corriere della Sera, ha scosso le acque di una campagna elettorale che si preannuncia intensa e piena di sorprese.
Dopo aver lasciato la scena ministeriale nel 2024, il giornalista e corrispondente Rai da Parigi ha deciso di entrare direttamente nel vivo della politica regionale, accettando l'invito dei vertici di Fratelli d’Italia a guidare la lista del partito al Consiglio regionale della Campania a sostegno del candidato di centrodestra, Edmondo Cirielli.
La sua scelta sancisce ufficialmente il suo ritorno attivo sulla scena politica. Nato e cresciuto a Napoli, nel cuore del centro storico, Sangiuliano racconta di voler riprendere un dialogo con la sua terra e con i suoi concittadini.
Mettendo al centro temi concreti come la qualità della vita e lo sviluppo locale, il giornalista-politico cerca di superare le ombre del passato, sottolineando che “i fatti mi hanno dato ragione” e che le verità giudiziarie sono ormai emerse.
Il riferimento è naturalmente alle vicende che lo avevano coinvolto e che lo avevano portato alle dimissioni da ministro.
La discesa in campo di Gennaro Sangiuliano ha preso forma nella primavera di quest'anno, quando ha iniziato a confrontarsi con persone a lui vicine e influenti all’interno del centrodestra.
Tra questi, Giovanni Donzelli, Ignazio La Russa e Arianna Meloni, con cui ha discusso approfonditamente dell’opportunità di un suo impegno diretto nella politica regionale campana.
L’attuale corrispondente Rai a Parigi lo ha raccontato nella sua intervista al Corriere. Sangiuliano ha anche consultato Edmondo Cirielli, candidato governatore del centrodestra, trovando una sintonia di idee e progetti.
La scelta di candidarsi come capolista di Fratelli d’Italia nasce quindi da un invito formale dei vertici del partito, che hanno visto in lui una figura capace di rappresentare al meglio il territorio napoletano e di dare nuovo impulso alla campagna elettorale.
Il ritorno in politica di Gennaro Sangiuliano si inserisce in un contesto politico già molto acceso. La candidatura di Maria Rosaria Boccia, imprenditrice campana sostenuta dalla lista Dimensione Bandecchi, ha acceso i riflettori su un vero e proprio “scontro nello scontro”, l’ennesimo di una campagna elettorale che si preannuncia infuocata.
Il dualismo naturale tra Roberto Fico, candidato unico del centrosinistra, e Cirielli non è infatti l’unico confronto in gioco. Fico deve infatti fare i conti anche con l’opposizione interna del governatore uscente Vincenzo De Luca, che non ha mai nascosto le sue riserve sulla candidatura dell’ex presidente della Camera dei Deputati.
Nel centrodestra, invece, la scelta di puntare sul generale dell’Arma dei Carabinieri ha provocato qualche tensione, in particolare all’interno di Forza Italia.
In questo scenario, la decisione di Sangiuliano di accettare la candidatura ha ulteriormente alzato la posta, rendendo la competizione ancora più avvincente.
Interpellata sulla questione, la stessa Boccia ha dichiarato che la candidatura di Sangiuliano non ha influenzato minimamente la sua decisione di scendere in campo:
ha sottolineato il giorno dopo l’annuncio della sua candidatura con il partito di Stefano Bandecchi.