Avrebbe ucciso la sua ex compagna con un "numero smisurato" di coltellate durante un litigio, per poi chiamare i carabinieri e minacciare di togliersi la vita. L'orrore è andato in scena a Castelnuovo del Garda, in provincia di Verona, nella notte tra il 27 e il 28 ottobre 2025: il presunto femminicida è un cittadino brasiliano di 41 anni, Reis Pedroso Douglas.
La vittima, la connazionale Jessica Stapazzolo Custodio de Lima, aveva 33 anni. L'uomo era già indagato per maltrattamenti aggravati e lesioni volontarie: prima del delitto si sarebbe liberato del braccialetto elettronico.
Reis Pedroso Douglas ha diversi precedenti. Come riferito dall'Arma dei carabinieri in una nota, annovera una condanna per il rifiuto dell’accertamento dello stato di ebrezza e risulta che facesse uso di alcol e droghe, diventando violento.
Non era la prima volta che il 41enne si accaniva contro la vittima: da tempo avevano un rapporto altalenante, segnato da violenze.
L'uomo, infatti, era già indagato per maltrattamenti aggravati e lesioni volontarie ai danni di Jessica (reati commessi da agosto 2024 ad aprile 2025) e sottoposto a procedimento penale.
Il 21 aprile scorso era stato arrestato dopo l'ennesimo episodio contro la 33enne: l'aveva gettata a terra, trascinandola per i capelli sull'asfalto, colpendola in viso e al collo con la chiave della sua auto.
Due giorni dopo il GIP aveva convalidato l'arresto, disponendo il divieto di avvicinamento alla persona offesa e ai luoghi da lei frequentati.
Non poteva contattarla e gli era stato applicato il divieto di dimora nel Comune di Ponti sul Mincio, in provincia di Mantova, dove la donna era domiciliata. Lo riporta una nota della Procura di Verona.
Il provvedimento era diventato esecutivo il successivo 19 maggio, con l'istallazione del braccialetto elettronico per l'uomo e dell'apparecchio ricevitore per Jessica.
Oltre che dei maltrattamenti contro Jessica, a dicembre 2024 Pedroso è stato accusato anche di violenza sessuale ai danni della sorella della vittima, nonché di resistenza e minaccia ai carabinieri intervenuti.
Il questore di Verona aveva in seguito emesso un provvedimento di ammonimento. Il 17 settembre scorso la procura aveva chiesto al gip il rinvio a giudizio del 41enne per tutti i reati commessi.
Reis Pedroso Douglas ha chiamato i carabinieri intorno alla mezzanotte, dicendo loro che si sarebbe suicidato. Quando i militari lo hanno raggiunto, ha fatto le prime ammissioni. Il cadavere di Jessica Stapazzolo è stato poi rinvenuto nell'abitazione della coppia a Castelnuovo.
Al momento del fermo l'uomo non indossava il braccialetto elettronico: se ne era disfatto, anche se non è noto quando. I carabinieri lo stanno ancora cercando. L'apparato consegnato invece a Jessica è stato trovato nascosto nel garage della madre a Ponti sul Mincio.
Quello di Jessica Stapazzolo è l'ennesimo femminicidio avvenuto in Italia, il sessantacinquesimo dall'inizio dell'anno, che probabilmente poteva essere evitato. Infiamma la polemica: perché il 41enne era a piede libero e sia riuscito a togliere il braccialetto elettronico, senza che nessuno intervenisse?
Il post del presidente del Veneto Luca Zaia sul femminicidio